Articolo a cura di Maurizio Zanolla.
Referente regionale del Veneto e dell’Umbria.
Siamo giunti al terzo appuntamento dell’edizione 2012 della nostra Guida dei vini on-line dedicata alle sole eccellenze, per quanto riguarda questa splendida regione. Dopo avervi già parlato della Valpolicella e dei Soave, oggi è il turno della zona di Breganze, degli Igt regionali (compresi quelli prodotti in Valpolicella) e di altre “chicche enologiche” meritevoli di essere raccontati.
In questo articolo si parla di: Aldegheri, Allegrini, Ca’ Rugate, Maculan, Masari, Serafini & Vidotto, Tenuta Bastia, Tenuta L’Armonia, Vigneto Due Santi, Zenato, Zymé.
Link diretto per accedere alla recensione precedente:
–Breganze, IGT ed altre eccellenze regionali
Prima di passare al racconto dei vini degustati, riportiamo la piccola legenda per meglio orientarsi nei nostri articoli.
Al primo punto troverete la graduatoria finale che è scaturita al termine delle nostre sessioni, visualizzando i soli punteggi. Tale graduatoria è suddivisa prima di tutto per tipologia e poi per punteggio. In caso di medesima valutazione, si segue il classico ordine alfabetico riferito ai produttori. In rosso sono segnalati i vini che hanno ricevuto il premio speciale, dato all’unanimità dal nostro panel, ovvero l’Altissimo Ceto. Accanto a ogni singolo prodotto troverete segnalata la fascia di prezzo indicativa che potrete trovare approssimativamente sullo scaffale di un’enoteca.
Al secondo punto sarà ripresa la medesima graduatoria, questa volta integrata dalla relativa foto dell’etichetta e le note di degustazione. Ai nomi di ciascun produttore è “linkata” la propria scheda aziendale. Cliccandoci sopra, potrete accedere ai dati, ai recapiti e alle corrispondenti schede tecniche. Tutto questo al fine di avere il massimo delle informazioni relative al vino in questione.
Buona lettura!
1) LA GRADUATORIA:
I Vini Bianchi:
*89/100 – Lugana Riserva Sergio Zenato Zenato 2008 (Cat. C)
85/100 – Breganze Chardonnay Ferrata Maculan 2008 (Cat. C)
83/100 – Veneto Bianco IGT Studio Ca’ Rugate 2010 (Cat. B)
82/100 – Veneto Bianco IGT From Black to White Zymé 2008 (Cat. B)
I Breganze Rosso:
91/100 – Breganze Merlot Crosara Maculan 2008 (Cat. H)
89/100 – Breganze Cabernet Due Santi Zonta Vigneto Due Santi 2008 (Cat. D)
87/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Riserva Tenuta Bastia 2007 (Cat. D)
85/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto Maculan 2008 (Cat. C)
84/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Tenuta Bastia 2010 (Cat. B)
84/100 – Breganze Cabernet Zonta Vigneto Due Santi 2008 (Cat. B)
82/100 – Breganze Marzemino Terrazze Tenuta Bastia 2008 (Cat. A)
80/100 – Breganze Pinot Nero Maculan 2009 (Cat. A)
Gli IGT Rossi ed altre eccellenze regionali:
92/100 – Rosso Veronese IGT Corvina Veronese La Poja Allegrini 2007 (Cat. G)
91/100 – Veneto Rosso IGT Rosso Masari Masari 2008 (Cat. E)
90/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Rosso dell’Abazia Serafini & Vidotto 2007 (Cat. E)
89/100 – Veneto Rosso IGT Fratta Maculan 2008 (Cat. G)
88/100 – Rosso Veronese IGT Villa Giona Allegrini 2006 (Cat. E)
88/100 – Veneto Rosso IGT Kairos Zymé 2006 (Cat. H)
87/100 – Rosso Veronese IGT Palazzo della Torre Allegrini 2008 (Cat. C)
87/100 – Rosso Veronese IGT Corvina Veronese Cresasso Zenato 2006 (Cat. E)
85/100 – Rosso Veronese IGT SengiaRossa Aldegheri 2008 (Cat. B)
85/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Oltre Il Rosso Serafini & Vidotto 2007 (Cat. C)
85/100 – Veneto Rosso IGT Riserva dell’Armonia Tenuta L’Armonia 2010 (Cat. B)
85/100 – Veneto Rosso IGT 60.20.20 Zymé 2007 (Cat. D)
84/100 – Rosso Veronese IGT La Grola Allegrini 2007 (Cat. C)
83/100 – Veneto Rosso IGT Brentino Maculan 2009 (Cat. A)
82/100 – Veneto Rosso Togarello Tenuta Bastia 2008 (Cat. A)
I Vini Dolci:
91/100 – Valle d’Agno IGT Doro Masari 2008 (Cat. F la 0,375)
90/100 – Breganze Torcolato Due Santi Zonta Vigneto Due Santi 2007 (Cat. D la 0,375)
89/100 – Breganze Torcolato Maculan 2008 (Cat. F)
87/100 – Breganze Torcolato Tenuta Bastia 2006 (Cat. E)
84/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro Maculan 2009 (Cat. B)
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
2) LE NOTE DI DEGUSTAZIONE:
I Vini Bianchi:
*89/100 – Lugana Riserva Sergio Zenato Zenato 2008 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Fortemente voluto, in quanto crediamo che sia uno dei migliori vini della denominazione e desiderosi di inserirlo nel contesto della nostra Guida dei vini by Altissimo Ceto. Questo piccolo gioiello proviene dalle vigne più vecchie del Podere Massoni, le viti crescono su un terreno cretaceo-argilloso, con rese bassissime per ettaro, mentre la vendemmia avviene in fase più tardiva. Le sapienti mani della famiglia Zenato, non fanno altro che impreziosire il tutto, per un vino che porta la dedica del fondatore. Esordisce nel bicchiere con bagliori luminosi che ricordano l’oro zecchino, incanta l’olfatto con copiose note di frutta matura tropicale ed un finale vanigliato che si congiunge a delicati effluvi agrumati. Al palato si concede generoso, senza riserve, in maniera goduriosa ed appagante. Ottimo l’equilibrio tra la componente calorica e la vivace freschezza. Un vino che, siamo sicuri, riuscirà ad emozionare anche il palato più esigente.
85/100 – Breganze Chardonnay Ferrata Maculan 2008 (Cat. C)
Come sempre è un vino che si propone in maniera equilibrata e piacevole, lo Chardonnay Ferrata della famiglia Maculan. Intenso e diretto, arriva dritto al punto. Magari non si distingue per complessità e ricchezza, ma il vino è gradevole e tecnicamente ben fatto. Il calice si veste di un bel giallo paglierino carico, segue uno scenario olfattivo con sentori di pesca, zafferano e miele d’acacia. L’ingresso in bocca è un po’ meno convincente, per via di una sua non lunga persistenza, mentre buona è la coerenza sensoriale e l’equilibrio gusto-olfattivo.
83/100 – Veneto Bianco IGT Studio Ca’ Rugate 2010 (Cat. B)
Studio si propone come una valida proposta interpretativa, di un vino bianco immediato e fulgido al contempo. La veste paglierina intensa, apre la via ad un bouquet di pout-pourri, al quale seguono leggere note di té verde, per chiudere con una composta di frutta a pasta bianca. In bocca il vino è di media persistenza, diretto si ripropone coerente con tutto il suo corredo aromatico e sviluppa un piacevole finale iodato.
82/100 – Veneto Bianco IGT From Black to White Zymé 2008 (Cat. B)
La voglia di sperimentare e di provare qualcosa di diverso, ha portato alla creazione di questo vino bianco, proveniente in origine da vecchi ceppi di Rondinella. Sicuramente ci sarà ancora della strada da fare, per raggiungere un frutto pieno e corposo a tutti gli effetti, ma i presupposti sono sufficienti per poter scommettere che nei prossimi anni avremmo da che divertirci. Nell’immediato possiamo apprezzare briose note agrumate, con vivaci effluvi di menta piperita, mentre in bocca c’è un ritorno fresco ed esuberante che invoglia il sorso.
I Breganze Rosso:
91/100 – Breganze Merlot Crosara Maculan 2008 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Stappare una bottiglia di Crosara, porta sempre ad un vortice di forti emozioni. L’eleganza e il vigore, sembrano continuamente rubarsi la scena, lasciando senza fiato e donando suggestive sensazioni. “Crosare” in dialetto veneto significa incrocio. E’ stato scelto questo nome, perché rappresenta un incrocio di strade, nonché il punto di congiunzione dei due vigneti da dove provengono le uve di Merlot. Mai nome fu più appropriato, infatti la congiunzione tra le due anime di questo vino, è evidente e ben riuscita. Sfarzosa la veste rubino e di grande effetto. La raffinatezza del corredo aromatico è struggente, con ricche note di piccoli frutti rossi e sinuose essenze speziate, che ricordano lontane terre orientali, prima di scorrere ancora su note di caffè e cioccolato. Il debutto al palato è sontuoso e vitale, la bocca viene magicamente avvolta da una bella sensazione pseudocalorica, prima di proseguire con una struttura tannica piacevole, equilibrata e ben integrata. Ricco, profondo e generoso, questa 2008 è un vino indimenticabile che si congeda lentamente, lasciando il palato pienamente soddisfatto.
89/100 – Breganze Cabernet Due Santi Zonta Vigneto Due Santi 2008 (Cat. D)
Altissimo Ceto
Anche se sfiora di un soffio la soglia dei 90 punti, rimane comunque un grande vino. Di ottima fattura presenta un accordo ben riuscito tra Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, con armonia ed equilibrio nell’interpretare la scena da parte di ognuno. Il bicchiere si veste di un profondo ed impenetrabile rosso rubino, mentre l’olfatto sembra rubato ad un sottobosco ricco sia di frutti rossi che di note vegetali mai volgari, che si sposano perfettamente su un altare speziato. Il gusto è pieno, nitido e coerente. Ben marcata è la freschezza e la trama tannica fitta, quest’ultima appare ancora un po’ “verde” in questa fase della maturazione, ma lascia presagire una vita assai lunga a questo vino. Lunga e felice.
87/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Riserva Tenuta Bastia 2007 (Cat. D)
Un’azienda che sta diventando simbolo di qualità e accuratezza per Breganze. Stappando una bottiglia di Mario Saccardo, abbiamo la sicurezza di fare bella figura e degustare un vino ben fatto. Infatti anche questa riserva di Cabernet Sauvignon in purezza è frutto di un lavoro, sia in vigna che in cantina, svolto secondo le regole della tradizione. Si presenta di un rosso rubino di media intensità, vivace e luminoso. Nel quadro aromatico pulsa l’anima del Cabernet Sauvignon, con sferzate vegetali e speziate, seguite un po’ in sordina sulle prime, da un frutto abbastanza maturo. Il sorso risulta piacevole, coeso tra i vari elementi, con una bella sensazione pseudo-calorica. Peccato per un tannino che appare crudo e che dubitiamo possa evolversi bene in futuro, perché lo penalizza di qualche punto. Buona comunque la persistenza.
85/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto Maculan 2008 (Cat. C)
Un Cabernet Sauvignon che non lascia spazio a false interpretazioni. Integro e varietale, gioca un ruolo di attacco olfattivo molto incisivo, soprattutto per quanto riguarda il frutto carnoso e maturo, in cui il legno è presente ma non invadente. Dategli qualche minuto di ossigenazione, per avere una complessità più espressiva e per dare a fondo anche alle sfumature di spezie piccanti. Al palato è profondo, ampio, avvolgente ma al contempo nervoso e vitale, risulta un tannino un po’ grossolano nella forma. Di rilievo la freschezza e la sapidità, di media persistenza il finale.
84/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Tenuta Bastia 2010 (Cat. B)
La genuina passione di Mario Saccardo è riconoscibile anche in questa versione un po’ meno prestigiosa rispetto alla riserva di Cabernet Sauvignon. L’abito è di un rosso rubino profondo, il profilo aromatico denota un frutto polposo in bella evidenza, fragole e prugne creano una composta di frutta matura estremamente invitante. La bocca mette in mostra una buona coerenza, dove un tannino morbido, regala piacevoli sensazioni e si ripropone quanto già preannunciato all’olfatto. Non si imprime con forza e vigoria, bensì con delicatezza e sinuosità. Si congeda però un po’ troppo celermente.
84/100 – Breganze Cabernet Zonta Vigneto Due Santi 2008 (Cat. B)
Vino solido, dotato di grande pulizia enologica, che presenta uno stile molto riconoscibile e personale. Non compie voli pindarici e non cerca di stupire, ma riesce a centrare direttamente il bersaglio se si parla di immediatezza e intensità. Color rosso rubino intenso, intriga l’olfatto con un cestino di piccoli frutti di bosco rossi. Con delicatezza e suadenza ripropone con rinnovata vigoria sensazioni di mora e lampone. L’assaggio si rivela piacevole, avvolgente e ben equilibrato, sia nelle note calde, che in quelle che riguardano la freschezza ed il tannino, anche se quest’ultimo risulta essere ancora un po’ verde. Essenziale ma piacevole, la persistenza gusto-olfattiva.
82/100 – Breganze Marzemino Terrazze Tenuta Bastia 2008 (Cat. A)
Rosso rubino scarico, il frutto si presenta croccante ed integro, con note floreali che si alternano a sferzate di sentori speziati. Un naso estremamente adulatore e originale per via del vitigno di origine. Il palato appare però più sottotono rispetto all’olfatto, dotato di un tannino un po’ troppo astringente che gli fa perdere la scorrevolezza di beva, anche se per quanto riguarda gli altri elementi appare snello e dinamico. Tutto sommato un buon prodotto, pur non dimostrandosi un campione di persistenza.
80/100 – Breganze Pinot Nero Maculan 2009 (Cat. A)
L’aspetto si rivela assolutamente in linea con il vitigno, rosso rubino scarico, di media trasparenza e consistenza. Il quadro olfattivo denota una leggera nota di riduzione, solo un po’ di ossigenazione tira fuori uno spiccato sentore di frutta cotta, che si alterna con leggeri effluvi speziati. L’ingresso al palato è lineare, esile nella sostanza, sottolineato da una caratteristica freschezza. Anche la persistenza si congeda un po’ troppo frettolosamente, lasciando la bocca non del tutto appagata.
Gli IGT Rossi ed altre eccellenze regionali:
92/100 – Rosso Veronese IGT Corvina Veronese La Poja Allegrini 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Ennesima testimonianza di grande livello qualitativo, per il vino fiore all’occhiello della categoria degli IGT dell’azienda Allegrini. La Poja è un vigneto molto suggestivo, collocato su una piccola terrazza pianeggiante che sovrasta la collina del podere La Grola, dotato di un suolo capace di fare la differenza. Infatti è caratterizzato da un terreno poverissimo e sassoso, con una superficie completamente bianca che riflette i raggi solari, permettendo una maturazione delle uve in maniera integrale. Nella versione 2007 abbiamo calore e concentrazione, senza snaturare l’eleganza del profilo aromatico della Corvina. Il calice si veste di un bel manto rosso rubino, l’impronta olfattiva stupisce per nitidezza e variabilità, profonda e infinita, con un susseguirsi di emozioni che trovano felice traduzione nei sentori di frutta rossa polposa e carnosa, per poi proseguire con note minerali e di grafite. Chiusura dettata da un tocco leggermente vegetale, la quale dona completezza a tutto il percorso aromatico senza risultare invadente. Anche l’ingresso al palato si mostra subito trionfale. Di grande accordo gustativo, la coesione tra i vari elementi oggi è in equilibrio, pur avendo tuttavia da compiere un percorso di crescita per trovare migliore armonia. Grande avvolgenza, tannino mordente e pressante ma elegante, chiude con una ricca vena minerale che lo completano nel migliore dei modi, apportando grande struttura e una gradevole uscita finale.
91/100 – Veneto Rosso IGT Rosso Masari Masari 2008 (Cat. E)
Altissimo Ceto
La grande passione per l’enologia è alla base del lavoro dei bravi Massimo Dal Lago e Arianna Tessari. Attenzione e dedizione nella cura del dettaglio, hanno fatto in modo che il sogno di creare vini dal grande effetto qualitativo nella Valle d’Agmo diventasse realtà. In questo caso parliamo del vino più importante e che porta il nome dell’azienda; il Masari, composto da 70% di Cabernet e 30% Merlot, ha raggiunto il livello di eccellenza desiderato, con dei margini di crescita possibili e auspicabili per il futuro. Di grande impatto visivo, la massa riveste il bicchiere di un rosso rubino profondo. L’olfatto è allietato da aromi che ricordano la sontuosità di un cestino ricco di piccoli frutti rossi maturi, proseguendo poi con verve decisa, verso note di erbe aromatiche e leggeri ed eleganti effluvi speziati. L’entrata in bocca è tale da destare stupore, per via dell’ottima corrispondenza gusto-olfattiva, un tannino dalla trama elegante si concretizza al palato dando larghezza all’assaggio, seguito da una spiccata freschezza che rende vitale e vigoroso il tutto. Lasciatelo riposare ancora qualche anno in cantina e avrete la garanzia di stappare in futuro una bottiglia memorabile.
90/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Rosso dell’Abazia Serafini & Vidotto 2007 (Cat. E)
Il Rosso dell’Abazia di Serafini & Vidotto raggiunge meritatamente anche quest’anno la soglia dell’eccellenza. L’uvaggio bordolese nato sulle colline del Montello trevigiano, è assemblato con grande maestria dai patron Francesco ed Antonello, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti da diversi anni. Rispetto all’annata precedentemente degustata, oggi possiamo riscontrare un frutto anche più convincente sul piano della maturità, rotondo ed incisivo. Dal colore rosso granato, si riesce subito a presagire un naso ricco e variegato, originale e mai stancante. Riesce a spaziare da un goloso lampone al cassis, dalla vaniglia al cacao amaro, passando per sentori di caffè. Robusto e di corpo al palato, domina la scena con una spinta pseudo-calorica importante, ma felicemente rinfrescata dal tenore acido-sapido. Anche il tannino si manifesta con una presenza decisa, pronto ad aggiungere carattere e longevità a questo vino.
89/100 – Veneto Rosso IGT Fratta Maculan 2008 (Cat. G)
La famiglia Maculan è garanzia di qualità da più di tre generazioni. E se solo qualche anno fa questo nome veniva associato perlopiù alla produzione dei vini dolci, oggi questa realtà è sinonimo anche di grandi vini rossi. La versione 2008 risulta meno versatile se paragonato ad altre annate, ma sfiora comunque di un soffio la soglia dei 90 punti per via del suo spessore e per la prestanza messa in campo. Il riscontro nel bicchiere è di un vino dal color rosso rubino con nuances violacee, il profilo olfattivo ruota intorno ad un frutto maturo e carnoso che precede un carattere speziato molto variegato e profondo, virando poi su sentori di cacao amaro in chiusura. Al palato, nota di assoluto pregio, è la grande corrispondenza con quanto già sentito all’olfatto. Polposo e rotondo in bocca, dove la sensazione pseudo-calorica si mostra importante, mostrandosi proprio come caratteristica principale che non gli permette di spuntare maggiore incisività, anche perché il tannino possiede un potenziale espresso solo in parte. Belle comunque le sensazioni sapide regalate insieme ad un finale lunghissimo.
88/100 – Rosso Veronese IGT Villa Giona Allegrini 2006 (Cat. E)
Cabernet Sauvignon, Merlot ed una piccola percentuale di Syrah, sono gli interpreti che compongono il Villa Giona; il vigneto è collocato nelle adiacenze della villa rinascimentale da cui prende il nome e che oggi è adibita a relais di charme. Manto rosso rubino carico, un naso immediato che riesce fin dalla prima olfazione a venir fuori in modo estremamente pulito e composto, incentrando su un fruttato di marmellata di more e lamponi il suo cavallo di battaglia, ma il tutto magistralmente contornato da sentori speziati con pungenti note pepate sul finale. Il palato è sicuramente ben inquadrato e trova una buona corrispondenza gusto-olfattiva, anche se forse non riesce a replicare la pienezza e rotondità dell’ olfatto, soprattutto per quanto riguarda il tannino ancora non nel pieno della sua maturazione. Bella presenza acida che determina un’ottima freschezza e si accompagna da un finale leggermente e piacevolmente sapido.
88/100 – Veneto Rosso IGT Kairos Zymé 2006 (Cat. H)
Il Kairos è frutto della seconda selezione delle uve che compongono l’Harlequin (non inviatoci…), una sorta si “second vin”. Un gran bel vino, tecnicamente ben fatto, anche se non possiede la pienezza e lo spessore della 2005 degustata in precedenza. Lo troviamo un filo più sottile e lineare, con un quadro aromatico molto contratto e che soffre un po’ in questo momento se parliamo di nitidezza e definizione. Di carattere invece è la sfumatura balsamica che imprime vitalità ad un finale cioccolatoso. Palato avvolgente e con una spinta alcolica decisa e risoluta. Trama tannica fitta e mordente di buona fattura, mentre il finale è lungo e promettente.
87/100 – Rosso Veronese IGT Palazzo della Torre Allegrini 2008 (Cat. C)
Palazzo della Torre presenta una nota peculiare che lo contraddistingue dagli altri IGT di casa Allegrini, poiché in fase di raccolta, la maggior parte delle uve viene vinificata subito, mentre una piccola parte viene lasciata appassire fino a gennaio e assemblata in seguito al vino già prodotto, dando inizio ad una seconda fermentazione. Questa caratteristica si fa sentire subito al naso conferendo grande aromaticità e un frutto di spessore, rotondo e vigoroso, con impronta di speziatura dolce e si congeda con un sentore di uva passa. Il tutto in maniera elegante. Accarezza il palato con decisione ed avvolgenza, un tannino indomito ma equilibrato, ci fa capire che questo è un vino lungo, capace di arricchirsi ancora di più negli anni e ampliare il suo ventaglio aromatico. Buona la persistenza con un piacevole ritorno fruttato sottile e delicato.
87/100 – Rosso Veronese IGT Corvina Veronese Cresasso Zenato 2006 (Cat. E)
Cresasso prende il suo nome dalla peculiarità del vigneto, posto 300 mt sul livello del mare e che presenta un terreno cretaceo morenico particolarmente ricco di sassi. Una messa a fuoco in particolare su questo prodotto, che vuol enfatizzare una realtà autoctona nel miglior modo possibile, a partire dall’autenticità del terreno e alla veridicità del vitigno, rappresentato da uve di Corvina in purezza. Il colore rosso rubino carico lascia già presagire la compattezza e corposità del frutto, infatti l’olfatto viene investito da copiose note di ciliegia nera, confettura di more e lamponi con sentori di prugna cotta. L’incedere al palato è determinato da un buon equilibrio, di ottima coerenza, risulta una bella nota pseudo-calorica che si accompagna con un tannino delicato non troppo presente, perfettamente coerente con la tipologia del vitigno, in cui la sapidità spicca con piacevoli sferzate minerali che sorprendono e ricordano le pennellate decise di Van Gogh. Di buona intensità, non presenta a nostro malgrado un finale sufficientemente lungo per premiarlo maggiormente.
85/100 – Rosso Veronese IGT SengiaRossa Aldegheri 2008 (Cat. B)
La zona di produzione è famosa nella Valpolicella anche perchè dal terreno si estrae il famoso marmo rosso di Verona. Ottenuto da un blend di vari vitigni, tra cui spicca sicuramente il Merlot, accompagnato da Corvina, Rondinella e altri vitigni autoctoni a complementare l’assemblaggio. Un naso improntato con decisione più sull’incisività del frutto che sulla varietà di profumi, ci fa apprezzare un bel cestino di piccoli frutti rossi del sottobosco, che si propone con grande nitidezza. Il sorso rispecchia bene quanto proposto all’olfatto, lineare e discreto, prosegue tra note morbide alcoliche fino ad un tannino equilibrato, senza grandi slanci emozionali, ma facendo suo un percorso di buona armonia gustativa.
85/100 – Montello e Colli Asolani Rosso Oltre Il Rosso Serafini & Vidotto 2007 (Cat. C)
Uvaggio bordolese di buona fattura, trova riscontro al visivo da una veste di rosso rubino di media intensità. Nel quadro olfattivo viene privilegiata la nota fruttata con una composta di more e lamponi molto intrigante e piacevole. Al sorso la nota vegetale del Cabernet si fa sentire, il tannino è presente, ma non con grande slancio e profondità, buona la freschezza che aggiunge qualcosa in più all’assaggio sul piano del vigore.
85/100 – Veneto Rosso IGT Riserva dell’Armonia Tenuta L’Armonia 2010 (Cat. B)
Un vino all’ insegna della “naturalezza”; infatti questa è la parola chiave per descrivere il percorso dalla vigna alla bottiglia di questo prodotto. Grande dedizione da parte di Andrea Pendin, titolare della Tenuta l’Armonia, il quale crede molto nella sua azienda dispensando non poche energie e soprattutto per questa varietà di uva. I risultati non sono ancora alla perfezione, ma siamo sulla strada giusta notando la concretezza messa in campo da questa versione. Abito purpureo, necessita di un po’ di ossigenazione nel bicchiere prima di aprire il suo ventaglio odoroso molto variegato ed interessante; fruttato, minerale con un leggero ritorno di grafite a chiudere il bagaglio olfattivo. Al palato non conquista per un sorso particolarmente corposo, essenziale e sinuoso, presenta comunque un tannino di buona fattura e soprattutto nota da evidenziare è la sapidità che gli dona un’ impronta del tutto caratteristica e personale. Da seguire.
85/100 – Veneto Rosso IGT 60.20.20 Zymé 2007 (Cat. D)
Il nome singolare dato a questo vino evoca la composizione dei vitigni utilizzati: 60% di Cabernet Sauvignon, 20% di Cabernet Franc e 20% di Merlot, provenienti da un vecchio vigneto sito nella zona dei Colli Berici. Un vino in pieno stile Zymé, dotato di un frutto pieno e deciso, con un profilo di carattere pur nella sua semplicità. Bocca precisa nel dettaglio e salda nel tannino. Offre una chiusura gradevole anche se non particolarmente lunga. Un prodotto che avrà modo di crescere in futuro e da seguire sicuramente nelle prossime versioni.
84/100 – Rosso Veronese IGT La Grola Allegrini 2007 (Cat. C)
La provenienza da uno dei vigneti più prestigiosi della Valpolicella Classica creava sicuramente delle aspettative molto alte, ma solo in parte esaudite da questa versione de La Grola. Il bicchiere racconta di un rosso rubino profondo ed un naso dolce e suadente, preannunciando un frutto maturo che spazia dalle more alla prugna, dal lampone al ribes. La stessa vellutatezza ed avvolgenza la ritroviamo anche in bocca, ove un tannino un po’ grossolano nella formae ancora non perfettamente integrato, toglie qualcosa al punteggio finale, compresa quella venatura “dolciastra” sul finale che tende a frenare la scorrevolezza gustativa.
83/100 – Veneto Rosso IGT Brentino Maculan 2009 (Cat. A)
Stilisticamente parlando, la scelta effettuata per Il Brentino, è quella di produrre un vino dal tipico taglio bordolese ben fatto, lineare e senza sbavature. Pensando anche all’ottica del rapporto con il prezzo di vendita. Essenziale nelle sue sfaccettature, quest’anno si riveste con una maggiore profondità al naso, anche se con qualche nota verde, salvo poi riprendersi con un finale speziato di tutto riguardo. Media avvolgenza in bocca, senza particolari sorprese, dove la compostezza che ci si aspetta è supportata dalla freschezza e dalla sapidità, alternandosi bene tanto da renderlo piacevole ed invogliando la beva.
82/100 – Veneto Rosso Togarello Tenuta Bastia 2008 (Cat. A)
Togarello è al suo debutto con questa produzione targata 2008. Rubino medio, pulito, di buona complessità e leggermente speziato. Al palato è tutto improntato sul vigore e sulla vivacità piuttosto che il spessore, con un tannino non ancora a fuoco. Interessante il finale anche se non particolarmente lungo, ma impreziosito da una vivace freschezza. Aspettiamo fiduciosi le prossime annate.
I Vini Dolci:
91/100 – Valle d’Agno IGT Doro Masari 2008 (Cat. F la 0,375)
Altissimo Ceto
Sensazionale! A dire il vero, Massimo Dal Lago ed Arianna Tessari ci avevano abituati bene anche nelle scorse edizioni, tuttavia in questa versione 2008 abbiamo trovato maggiore carattere e quella spinta dinamica in più che fa la differenza. Su un terreno di origine vulcanica ricco di tufi basaltici da sempre vocato alla viticoltura, i vitigni Durella e Garganega trovano la loro massima espressione. Grazie all’accurata selezione dei grappoli più spargoli e adatti all’appassimento che dura circa tre mesi, il livello qualitativo raggiunge i livelli più alti. Prezioso come l’ambrosia, vero nettare degli dei, il calice si riveste di oro zecchino, deliziando l’olfatto con note profumate di frutta esotica matura, con albicocca disidratata e frutta candita che ne fanno da cornice. L’ingresso al palato è sicuramente dolce, avvolgente e setoso ma senza sopraffare con tutta questa dolcezza. Si muove dinamico, senza cedimenti, regalando fresche sensazioni che rendono l’assaggio energico e piacevolmente equilibrato. La sensazione pseudo-calorica è importante e viene accompagnata da una particolare vena sapida nel lunghissimo finale. Un vino che una volta assaggiato, non si dimenticherà così presto.
90/100 – Breganze Torcolato Due Santi Zonta Vigneto Due Santi 2007 (Cat. D la 0,375)
Altissimo Ceto
Armonia ed eleganza sono le peculiarità che fanno di questo vino un fuoriclasse. I fratelli Zonta curano con profonda dedizione e grande maestria i loro vini proprio a partire dalle vigne, fino ad arrivare al risultato finale in bottiglia. Ci fa estremamente piacere, quando tutto questo zelo da risultati così apprezzabili come in questo caso. Lucente la livrea oro con nuances più profonde che donano riverberi scintillanti. Si muove nel bicchiere lentamente, quasi in maniera vanitosa, tesa a farsi meglio ammirare, si concede misurato ed integro nel suo bagaglio olfattivo che ricorda tanto il miele e viene poi scandito da intensi profumi floreali e di frutta matura tropicale, riuscendo infine a sorprendere con effluvi citrini. L’attacco in bocca è lusinghiero, consistente nelle sue parti morbide, il tenore zuccherino è ben equilibrato da una freschezza che non tarda ad arrivare creando cosi il giusto equilibrio e gratificando il palato. Ottima la persistenza, un vino di temperamento che sa conquistare anche i palati più esigenti.
89/100 – Breganze Torcolato Maculan 2008 (Cat. F)
Il Torcolato di Maculan, ovvero una garanzia nel campo dei vini dolci. Vespaiola in purezza, l’annata 2008 dimostra una profondità maggiore, infatti tutto risulta perfettamente ben integrato, a partire da un colore aureo profondo, che ricorda l’oro antico con quelle sfumature più concentrate ed intense. Apre il suo spettro olfattivo con note di frutta matura meno esotica rispetto alle annate precedenti, ma molto concentrata e consistente, la vaniglia ed il miele non tardano ad arrivare portando con se tutta la piacevolezza di note dolci. Un vino che di scontato non ha niente, anzi riesce a conquistare senza artificio alcuno e che trova nella sua naturalezza la carta vincente. Il palato è di grande coerenza con l’olfatto, ripropone ad uno ad uno tutte le sensazioni precedentemente menzionate. Il rapporto degli zuccheri con l’acidità è magistralmente bilanciata trovando degna conclusione nell’allungo finale.
87/100 – Breganze Torcolato Tenuta Bastia 2006 (Cat. E)
La dimostrazione di un valido Torcolato, nell’espressione della Tenuta Bastia Saccardo. Non vuole stupire per opulenta ricercatezza, bensì con coerenza e pulizia, mettendo in risalto il valore della tipologia legato alla sua tradizione. Di bell’impatto cromatico, scalda lo sguardo con ardenti sfumature oro. L’esordio al naso è mite, quasi timido, vengono alla luce profumi di miele di acacia e poi a seguire un simposio di frutta secca in cui spicca l’uva sultanina su tutte. Sul finale emergono delle piccole sensazioni di medicinale, che non volgarizzano l’espressività aromatica ma che sicuramente ne frenano la profondità. Il gusto si mostra comunque un po’ sottotono rispetto a quanto proferito al naso, non tanto per quanto riguarda l’equilibrio o la freschezza sempre ben presente ed integrata, quanto per il congedarsi un po’ troppo frettolosamente e senza lasciare alle sue spalle un convincimento unanime.
84/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro Maculan 2009 (Cat. B)
Fa piacere assistere al continuo progresso e al perfezionamento di un vino. Infatti se paragonato alle annate precedenti, il Madoro, l’ultimo nato di casa Maculan, continua a crescere e raggiungere, “step by step” un livello superiore. Riveste il bicchiere di un profondo manto rubino, scivola nel bicchiere lentamente quasi flemmatico, risveglia l’olfatto con note di ciliegia marasca sotto spirito e accenni quasi green che denotano la presenza ben dosata del Cabernet Sauvignon. L’attacco in bocca è dolce ma non troppo, si fa strada al palato la sensazione pseudo-calorica e ripropone bene sentori di frutta rossa sotto spirito, il tannino resta sempre il punto debole di questo prodotto essendo sempre un po’ grossolano nella forma, buona la freschezza e la leggera nota sapida nel finale di bocca.
Articolo redatto da:
Maurizio Zanolla
Referente regionale del Veneto e dell’Umbria.
Sommelier Professionista, Degustatore Ufficiale e Relatore ai corsi Sommelier e titolare dell’Accademia dei Palati di Firenze.
Miglior Sommelier di Toscana 2005. Vice-campione Master del Sagrantino 2009.
Ringrazio i componenti del panel di degustazione del portale Viaggiatore Gourmet-Altissimo Ceto per aver preso parte alle sessioni di assaggio. Un particolare ringraziamento va anche agli amici che hanno contribuito alla degustazione e alla realizzazione di questo articolo: Costanza Androsoni, Dario Fabbri, Iacopo Tonelli e Giacomo Vannicelli.
Di seguito, potete trovare gli altri post inerenti la nostra Guida dei Vini on-line:
EDIZIONE 2012:
PIEMONTE
VENETO
EDIZIONE 2010/2011:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo ed i Nebbiolo d’Alba
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico
-I Vini Bianchi (Seconda parte)
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
EMILIA-ROMAGNA
TOSCANA
-I Rosso di Montalcino, Sant’Antimo ed i vini a IGT
-I Brunello di Montalcino e le Riserve
MARCHE
SICILIA
EDIZIONE 2009/2010:
PIEMONTE
-I Langhe Nebbiolo e Nebbiolo d’Alba.
-Le Barbere d’Asti e altre Barbere.
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO-ADIGE
-Le “bollicine” metodo classico.
VENETO
FRIULI VENEZIA-GIULIA
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – prima parte.
-I Vini Bianchi del Friuli V.G. – seconda parte.
-I Vini Rossi ed alcune “chicche” dolci.
EMILIA-ROMAGNA
-Sangiovese di Romagna, Albana di Romagna passito e altre eccellenze.
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-Le produzioni IGT del Chianti Classico ed alcune eccellenze di zone limitrofe.
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-Le eccellenze della “Costa” (prima parte): I vini bianchi, Bolgheri e Montecucco
-Le eccellenze della “Costa” (seconda parte): Scansano, Val di Cornia e le produzioni ad I.G.T.
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-Il vitigno Verdicchio nelle sue sfumature.
ABRUZZO
CAMPANIA
SICILIA
-I Vini bianchi e rossi dell’Etna.
-I Vini bianchi e rossi della Sicilia.
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