(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1947
Proprietà: Fausto, Angela e Maria Vittoria Maculan
Enologo: Fausto e Maria Vittoria Maculan
Agronomo: –
Addetto al ricevimento: Angela Maculan
Ettari di proprietà e/o affitto: 50 ha
Produzione annuale in bottiglie: 850.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: visite gradite previa prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.30 alle 17.30. Sabato aperti solo per vendita diretta.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: viticoltura di tipo tradizionale
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
Vini Bianchi
85/100 – Breganze Chardonnay Ferrata 2008 (Cat. C)
Come sempre è un vino che si propone in maniera equilibrata e piacevole, lo Chardonnay Ferrata della famiglia Maculan. Intenso e diretto, arriva dritto al punto. Magari non si distingue per complessità e ricchezza, ma il vino è gradevole e tecnicamente ben fatto. Il calice si veste di un bel giallo paglierino carico, segue uno scenario olfattivo con sentori di pesca, zafferano e miele d’acacia. L’ingresso in bocca è un po’ meno convincente, per via di una sua non lunga persistenza, mentre buona è la coerenza sensoriale e l’equilibrio gusto-olfattivo.
Vini Rossi
85/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto 2008 (Cat. C)
Un Cabernet Sauvignon che non lascia spazio a false interpretazioni. Integro e varietale, gioca un ruolo di attacco olfattivo molto incisivo, soprattutto per quanto riguarda il frutto carnoso e maturo, in cui il legno è presente ma non invadente. Dategli qualche minuto di ossigenazione, per avere una complessità più espressiva e per dare a fondo anche alle sfumature di spezie piccanti. Al palato è profondo, ampio, avvolgente ma al contempo nervoso e vitale, risulta un tannino un po’ grossolano nella forma. Di rilievo la freschezza e la sapidità, di media persistenza il finale.
91/100 – Breganze Merlot Crosara 2008 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Stappare una bottiglia di Crosara, porta sempre ad un vortice di forti emozioni. L’eleganza e il vigore, sembrano continuamente rubarsi la scena, lasciando senza fiato e donando suggestive sensazioni. “Crosare” in dialetto veneto significa incrocio. E’ stato scelto questo nome, perché rappresenta un incrocio di strade, nonché il punto di congiunzione dei due vigneti da dove provengono le uve di Merlot. Mai nome fu più appropriato, infatti la congiunzione tra le due anime di questo vino, è evidente e ben riuscita. Sfarzosa la veste rubino e di grande effetto. La raffinatezza del corredo aromatico è struggente, con ricche note di piccoli frutti rossi e sinuose essenze speziate, che ricordano lontane terre orientali, prima di scorrere ancora su note di caffè e cioccolato. Il debutto al palato è sontuoso e vitale, la bocca viene magicamente avvolta da una bella sensazione pseudocalorica, prima di proseguire con una struttura tannica piacevole, equilibrata e ben integrata. Ricco, profondo e generoso, questa 2008 è un vino indimenticabile che si congeda lentamente, lasciando il palato pienamente soddisfatto.
80/100 – Breganze Pinot Nero 2009 (Cat. A)
L’aspetto si rivela assolutamente in linea con il vitigno, rosso rubino scarico, di media trasparenza e consistenza. Il quadro olfattivo denota una leggera nota di riduzione, solo un po’ di ossigenazione tira fuori uno spiccato sentore di frutta cotta, che si alterna con leggeri effluvi speziati. L’ingresso al palato è lineare, esile nella sostanza, sottolineato da una caratteristica freschezza. Anche la persistenza si congeda un po’ troppo frettolosamente, lasciando la bocca non del tutto appagata.
83/100 – Veneto Rosso IGT Brentino 2009 (Cat. A)
Stilisticamente parlando, la scelta effettuata per Il Brentino, è quella di produrre un vino dal tipico taglio bordolese ben fatto, lineare e senza sbavature. Pensando anche all’ottica del rapporto con il prezzo di vendita. Essenziale nelle sue sfaccettature, quest’anno si riveste con una maggiore profondità al naso, anche se con qualche nota verde, salvo poi riprendersi con un finale speziato di tutto riguardo. Media avvolgenza in bocca, senza particolari sorprese, dove la compostezza che ci si aspetta è supportata dalla freschezza e dalla sapidità, alternandosi bene tanto da renderlo piacevole ed invogliando la beva.
89/100 – Veneto Rosso IGT Fratta 2008 (Cat. G)
La famiglia Maculan è garanzia di qualità da più di tre generazioni. E se solo qualche anno fa questo nome veniva associato perlopiù alla produzione dei vini dolci, oggi questa realtà è sinonimo anche di grandi vini rossi. La versione 2008 risulta meno versatile se paragonato ad altre annate, ma sfiora comunque di un soffio la soglia dei 90 punti per via del suo spessore e per la prestanza messa in campo. Il riscontro nel bicchiere è di un vino dal color rosso rubino con nuances violacee, il profilo olfattivo ruota intorno ad un frutto maturo e carnoso che precede un carattere speziato molto variegato e profondo, virando poi su sentori di cacao amaro in chiusura. Al palato, nota di assoluto pregio, è la grande corrispondenza con quanto già sentito all’olfatto. Polposo e rotondo in bocca, dove la sensazione pseudo-calorica si mostra importante, mostrandosi proprio come caratteristica principale che non gli permette di spuntare maggiore incisività, anche perché il tannino possiede un potenziale espresso solo in parte. Belle comunque le sensazioni sapide regalate insieme ad un finale lunghissimo.
Vini Dolci
89/100 – Breganze Torcolato 2008 (Cat. F)
Il Torcolato di Maculan, ovvero una garanzia nel campo dei vini dolci. Vespaiola in purezza, l’annata 2008 dimostra una profondità maggiore, infatti tutto risulta perfettamente ben integrato, a partire da un colore aureo profondo, che ricorda l’oro antico con quelle sfumature più concentrate ed intense. Apre il suo spettro olfattivo con note di frutta matura meno esotica rispetto alle annate precedenti, ma molto concentrata e consistente, la vaniglia ed il miele non tardano ad arrivare portando con se tutta la piacevolezza di note dolci. Un vino che di scontato non ha niente, anzi riesce a conquistare senza artificio alcuno e che trova nella sua naturalezza la carta vincente. Il palato è di grande coerenza con l’olfatto, ripropone ad uno ad uno tutte le sensazioni precedentemente menzionate. Il rapporto degli zuccheri con l’acidità è magistralmente bilanciata trovando degna conclusione nell’allungo finale.
84/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro 2009 (Cat. B)
Fa piacere assistere al continuo progresso e al perfezionamento di un vino. Infatti se paragonato alle annate precedenti, il Madoro, l’ultimo nato di casa Maculan, continua a crescere e raggiungere, “step by step” un livello superiore. Riveste il bicchiere di un profondo manto rubino, scivola nel bicchiere lentamente quasi flemmatico, risveglia l’olfatto con note di ciliegia marasca sotto spirito e accenni quasi green che denotano la presenza ben dosata del Cabernet Sauvignon. L’attacco in bocca è dolce ma non troppo, si fa strada al palato la sensazione pseudo-calorica e ripropone bene sentori di frutta rossa sotto spirito, il tannino resta sempre il punto debole di questo prodotto essendo sempre un po’ grossolano nella forma, buona la freschezza e la leggera nota sapida nel finale di bocca.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Vini Bianchi
84/100 – Breganze bianco ferrata (Cat. C)
Un Sauvignon atipico questo Ferrata, con dei richiami più “bordoleggianti”, dove si riscontra un taglio meno verde e meno grintoso, a favore di sfumature più esotiche, con un palato che si poggia su una discreta morbidezza. Finale di buona uscita, anche se non di lunga gittata.
86/100 – Breganze Chardonnay Ferrata 2007 (Cat. C)
Era già da qualche anno che non lo si vedeva più sulla scena. Dobbiamo dire che la prima impressione è di una crescita sostanziale rispetto alle ultime uscite. Un vino con maggiore spessore e con un legno meno in evidenza. La bocca appare lineare fino in chiusura, senza grandi ostacoli, aiutato anche da una buona freschezza. L’unico neo viene evidenziato da una sensazione “calorica” che viene riscontrata lungo tutto il corso della degustazione, ma crediamo che questo sia più da imputare ad un “limite” dell’annata.
Vini Rossi
80/100 – Breganze Cabernet 2007 (Cat. A)
Vino apprezzabile se tenuto conto della sua aspirazione, che vuole essere piacevole, diretta e soprattutto “popolare”. Niente da criticare sotto questo aspetto, poiché il prodotto è ben fatto, equilibrato e caratterizzato da una facilità di beva considerevole.
91/100 – Breganze Cabernet Fratta 2006 (Cat. G)
Puntuale come un treno svizzero ad ogni sua uscita, il Fratta si colloca tra i migliori Cabernet italiani, considerando che non stiamo parlando di Bolgheri, ma di Breganze. Nelle grandi annate, diventa un punto di riferimento della denominazione, dato ovviamente dalle uve di partenza che hanno raggiunto la maturazione fenolica per riuscire a dare il massimo dell’espressione aromatica, dove il taglio “vegetale” è quasi inesistente. Il palato è saldo è vigoroso, con una massa compatta, tenuta insieme da una trama tannica fitta e minuta. In fase di crescita alla ricerca dell’equilibrio. Molto buona l’articolazione finale.
86/100 – Breganze Cabernet Sauvignon Palazzotto 2007 (Cat. C)
Il Palazzotto si differenzia dagli altri Cabernet della casa, per un carattere più profondo e più sullo speziato, pur tenendo conto comunque delle differenze d’ambizione. Le tonalità fruttate sono meno intensive e più uniformi. La parte gustativa viene cadenzata da una trama tannica più incisiva, in un quadro poliedrico nelle sue sfaccettature. Anche il retro-gusto si distingue per coesione ed eleganza.
90/100 – Breganze Merlot Crosara 2005 (Cat. H)
Polposo e sanguigno, sono due termini che rendono molto bene l’idea di quando andremo a degustare. Una trama colorante purpurea, fitta ed impenetrabile. Il naso è da grande Merlot, dove agli elementi menzionati in precedenza, si vanno ad intrecciare una serie di sfumature che vanno dal cassis, al cioccolato, all’humus ed ai funghi porcini. Ricco ed intenso, trova la medesima coesione al palato, fino a quando entrano in scena i tannini, che tendono a dominare con un grado di asciugatura più decisa di altre versioni. Anche l’allungo è di quelli buoni, ma non così interminabile. E che gli impedisce di andare molto più su.
81/100 – Breganze Pinot Nero 2007 (Cat. A)
Pur tenendo conto delle dovute differenze di ambizioni, il cambio di passo con l’Altura, descritto qualche riga più sopra, è notevole. Lo si percepisce per un quadro aromatico che esprime buona intensità, ma abbastanza monocorde nell’espressione. Palato snello e lineare, chiude su un’amarognolo piuttosto accentuato.
89/100 – Breganze Pinot Nero Altura 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Gran bel risultato, questo 2007 dell’Altura di Maculan. Ha stupito in maniera positiva tutto il panel, in quanto non ci sembra di averlo mai testato in così splendida forma. Naso variegato e non scontato, un frutto fragrante ed incisivo. Stuzzica la memoria con un savoir-faire di grande finezza. Palato coerente e sempre in linea con l’espressività che mettono in evidenza una freschezza acido-sapida di grande rilievo ed una mineralità degna di menzione.
82/100 – Veneto Rosso IGT Brentino 2007 (Cat. B)
Il Brentino, da sempre, è una delle maggiori espressioni del taglio bordolese prodotto in quel di Breganze, proposto ad un prezzo da super competitor. Tecnicamente ben fatto e propenso a reggere per più anni in bottiglia, senza cedimenti. Taglio stilistico come 2007 docet, ovvero con quelle note un po’ surmature, che hanno un loro perché in questo tipo di vini..
I Vini Dolci:
87/100 – Breganze Torcolato 2006 (Cat. F)
Se esiste un vino dolce italiano, capace di mettere d’accordo un pubblico molto ampio, dal consumatore più comune fino all’eno-vip, quello è proprio il Torcolato di Maculan. Capace di proporre un quadro aromatico che si mostra al tempo stesso: ricco, elegante, persuasivo e con quell’aria un po’ snob e ruffiana, ma senza essere mai troppo banale. O troppo scontato. E capace di camaleontizzarsi a seconda dell’annata di origine. Questa 2006 propone grinta e finezza ed una gustativa, meno densa di altre annate, ma terribilmente efficace. Senza cedimenti.
92/100 – Breganze Torcolato Acininobili 2004 (Cat. F la 0,375)
Altissimo Ceto
Difficile che Maculan possa sbagliare un passo quando decide di uscire con il suo Acininobili. Prova che si colloca sicuramente al vertice, almeno per quanto riguarda la produzione italica dei vini botritizzati. Luminoso, splendente e solare già alla vista. Il naso è un tripudio di sensazioni che partono dalle note mielose, per poi sfociare nella frutta esotica, l’ananas, la scorza di cedro carammellata e l’albicocca disidratata. Poi, largo a tutte le nuances floreal-speziate che impreziosiscono l’insieme. Vino di grande finezza ed eleganza questa 2004. Soprattutto al palato, dove viene rafforzato dal sottile, ma deciso, equilibrio tra gli zuccheri e l’acidità, che donano dinamismo ad una grassezza da veri campioni. Interminabile.
83/100 – Veneto IGT Dindarello 2008 (Cat. B)
Molto ruffiano (nel senso buono del termine) ma con una sostanza che si è fatta più ricca e decisa rispetto al passato, tale da portarlo in alto sul piano del punteggio e sulla fruizione piacevole dell’insieme. Tale “visione” dona anche vitalità gustativa, visto che il prodotto ha guadagnato anche nell’equilibrio acidi-zuccheri, che lo rendono meno stucchevole.
82/100 – Veneto Rosso IGT Passito Madoro 2007 (Cat. B)
Ottenuto da uve Marzemino e Cabernet Sauvignon, il Madoro, nel suo piccolo, ha avuto un suo percorso evolutivo. Abbiamo usato il termine “piccolo” in quanto, nell’universo dei vini dolci prodotti da Fausto Maculan, è l’ultimo nato e non gode proprio dei riflettori della ribalta, se paragonato ai suoi fratelli. Pur essendo un prodotto diverso, perché di colore rosso. Rosso violaceo per la precisione. Con quelle tonalità che sono più vicine ad un Sagrantino passito che non ad un Recioto della Valpolicella, tanto per menzionare il vino più famoso, prodotto non così lontano. Sfumature leggermente musqué, ciliegia marasca sotto spirito, un pizzico di vegetale e note tabacco-cioccolatose a chiudere. Bocca che viene scossa da una trama tannica esuberante e da un’acidità rilevante. Fluido e avvolgente fino alla fine.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Maculan
Via Castelletto 3
36042 Breganze (VI)
Tel: +39 0445 873733
Fax: +39 0445 300149
Skype: –
Sito Web: www.maculan.net
Indirizzo posta elettronica: info@maculan.net
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