“A questo punto non posso non citare la persona che mi ha fatto decidere a fare un cambiamento che poi si sarebbe rivelato molto importante per la mia cantina e per tutta la zona. E parlo di Luigi Veronelli. Veronelli è venuto spesso ad assaggiare i miei vini, gli piacevano molto già nei primi anni Sessanta, però si lamentava perché “non avevano un nome”. Seduti a tavola – mentre mangiavamo assieme i piatti preparati da mia moglie Mariuccia, che quando poteva gli faceva sempre trovare dei tartufi, di cui lui era un grande appassionato – Veronelli continuava a consigliarmi di scrivere in bella evidenza sulle etichette il cru delle mie diverse selezioni. Infatti io, fino ad allora, scrivevo solo il nome del vino (ad es. Barolo o Nebbiolo d’Alba), al massimo arrivavo a scrivere Riserva nelle migliori annate, come ho fatto per la prima volta con il Barbaresco Riserva Speciale 1961.“
Questo è un passaggio della Lectio Magistralis (accedendo al link troverete la versione integrale) di Bruno Giacosa. In questa frase è condensata la storia di un uomo, ma anche di una terra. Una terra, come quella di Langa, unica al mondo. Un territorio che può vantare come poche altre, una storia fatta di umili origini, di uomini veri, di persone che sono prima di tutto dei contadini. Parole umili che sono testimonianza indelebile di una tradizionalità che passa attraverso persone come Bruno Giacosa appunto, ma anche di altri come Bartolo Mascarello e Aldo Conterno, altri due grandi patriarchi del Barolo. Proprio a questi due “artigiani del vino”, produttori che purtroppo non sono più tra noi, è voluto andare il pensiero di Giacosa per dedicare proprio a loro, un riconoscimento così prestigioso.
Ci sono stati tre minuti, dicasi tre, di scroscianti e spontanei applausi, accompagnati da una vera e propria standing ovation di tutto il pubblico presente, nel preciso momento della lettura di questo passaggio con dedica. La Lectio Magistralis di Giacosa, è stata letta dall’autorevole voce di Vittorio Manganelli, da sempre grande amico della famiglia Giacosa, colui che è anche stato per anni pilastro importante per Slow Food, nonché uno dei fondatori dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. E’ stato un plebiscito, quando il corpo docente della prestigiosa Università del Gusto, con sede a Pollenzo, ha deciso fortemente di conferire l’autorevole titolo al Maestro di tutti. Ovvero quel Bruno Giacosa da Neive.
La cerimonia si è svolta lo scorso Martedì 10 luglio 2012, presso il Teatro Sociale G. Busca di Alba (CN), davanti ad una platea composta da tutti (ma proprio tutti) i produttori di Langa, dell’Astigiano e del Roero, giornalisti, amici, ma anche semplici appassionati. Persone che sono accorse per rendere tributo ad una persona che Angelo Gaja ha ricordato essere “non uno dei più grandi, ma semplicemente IL più grande produttore di Langa e Roero”.
Angelo Gaja, durante il suo intervento, non solo ha reso omaggio alla grandezza del personaggio Bruno Giacosa, ma ha voluto esaltare la straordinaria unicità del territorio Langarolo fatta di persone.
Una cerimonia durata più di due ore, iniziata però con l’intervento di Nicola Perullo, ordinario di Estetica del Gusto, il quale ha omaggiato il lavoro fatto da Giacosa in tutti questi anni, seguendo i valori di artigianalità, sentimento di comunità e imprenditorialità d’eccellenza.
Non solo si è reso omaggio a Bruno Giacosa nel corso della mattinata, ma un doveroso pensiero è andato anche a persone come Renato Dominici, scomparso lo scorso anno, a cui è andato l’intitolazione dell’Aula 2 dell’Università del Gusto, con le motivazioni lette attraverso una relazione del docente universitario Prof. Alberto Capatti. Renato è stato un grande ristoratore, per anni alla guida insieme alla moglie Anna del Ristorante La Carmagnole a Carmagnola (TO). Mentre l’intitolazione del Laboratorio di Analisi Sensoriale, è andata al Prof. Marco Riva, attraverso una commovente lettura delle motivazioni da parte del Prof. Alberto Capatti, anch’esso docente universitario.
Il Rettore dell’Università, Prof. Piercarlo Grimaldi, legge le motivazioni del conferimento della Laurea Honoris Causa a Bruno Giacosa.
Il momento della consegna della LAUREA
Infine il doveroso intervento di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Presidente d’onore dell’Università. Nel suo discorso Petrini ha voluto simboleggiare il lavoro di Bruno Giacosa e di tutti i viticoltori attraverso la forte immagine di Don Chisciotte. Immagine di un personaggio valoroso, che deve essere come un esempio forte per tutti i giovani di oggi, i quali sono costretti a trovare nuove idee per riuscire ad uscire da una crisi – a detta di Petrini – che è epocale e chiudendo con un messaggio chiaro e ambizioso: “Il più importante è il ritorno alla terra, riconciliarsi con la natura; i prodotti agricoli, in primis il vino, non sono commodities, ma valori. Senza valorialità perdiamo il senso del passato e la visione del futuro”.
Di seguito il servizio del TG regionale Piemonte, a sintesi della cerimonia del mattino:
UNISG – Laurea Honoris Causa a Bruno Giacosa (TGR)
Una volta terminata la cerimonia, la festa è continuata con il pranzo che si è tenuto presso La Ciau del Tornavento di Treiso (CN). Pochi gli invitati, questo per mantenere il clima di convivialità e familiarità che da sempre si respira all’interno della famiglia Giacosa.
La Ciau del Tornavento vanta una delle viste più belle di tutta la Langa.
Bruno Giacosa con l’inseparabile figlia Bruna
Prima di iniziare il pranzo, Bruna Giacosa ha voluto ringraziare gli amici presenti con un breve discorso
Il “piano di battaglia”…
…e le “munizioni.
Selezione di pane
Carlo Petrini fondatore di Slow Food, accanto a Mariuccia Giacosa moglie di Bruno
E ora… Piattooooo!
Peperone alla Langarola
Nadia Benech, squisita padrona di casa alla Ciau e grande esempio di professionalità in sala, serve lo spumante a Carlo Petrini
Spumante Extra-Brut Bruno Giacosa 2006 in Jeroboam
Roero Arneis Bruno Giacosa 2011
I Gamberi di San Remo marinati con sorbetto al frutto della passione
Pochissime volte mi è capitato di vedere Bruno Giacosa commosso come in questa occasione…
Anguilla in carpione di Arneis, cipolle glassate
Barbaresco Riserva Etichetta Rossa Asili Az. Agr. Falletto 2007 in magnum
Tagliolini al ragù di coniglio e fiori di zucchino
Capretto da latte al forno, Rosti di patate e zucchine trombetta
Barolo Riserva Etichetta Rossa Le Rocche del Falletto Az. Agr. Falletto 2001 in magnum
Macedonia di frutta e verdura con sorbetto alla mela e fave di Tonca
Lo Chef Patron Maurilio Garola abbraccia Bruno Giacosa
Torta di Laurea
Foto di gruppo di Bruno Giacosa con la figlia Bruna, il nipotino, Carlo Petrini ed il rettore dell’Università Piercarlo Grimaldi
I coniugi Giacosa con Roberto Voerzio…
…ed infine con Enzo Vizzari, direttore delle Guide L’Espresso
Una giornata meravigliosa che entrerà di diritto nei ricordi del sottoscritto e di tutto il pubblico presente, come uno dei più belli in assoluto dal punto di vista professionale. Doveroso riconoscimento, a chi ha contribuito a rendere grande l’enologia italiana. Il Maestro. Il più grande produttore di Langa e Roero. Colui che, con voce sussurrante, ti dice: “i primi profumi che ho sentito, sono il latte di mia mamma ed il vino di mio nonno”.
Tanti complimenti Dottor Bruno Giacosa!
Di seguito trovate i contributi dell’intervista video realizzata a Bruno Giacosa, durante una delle nostre numerose visite in cantina.
Intervista a Bruno Giacosa-Prima Parte
Intervista a Bruno Giacosa-Seconda Parte
Recapiti:
Casa Vinicola Bruno Giacosa
Via XX Settembre, 52
12057 Neive (CN)
Tel. +39 0173 67027
Fax +39 0173 677477
Sito internet www.brunogiacosa.it
E-mail brunogiacosa@brunogiacosa.it
Ristorante La Ciau del Tornavento
Piazza Baracco, 7
12050 Treiso (CN)
Tel. +39 0173 638333
Fax +39 0173 638 352
Chiuso Mercoledì tutto il giorno e Giovedì a pranzo
Sito internet www.laciaudeltornavento.it
E-mail info@laciaudeltornavento.it
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