(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1650
Proprietà: Francesco Paolo Valentini
Enologo: Francesco Paolo Valentini
Agronomo: Francesco Paolo Valentini
Addetto al ricevimento: il titolare
Ettari di proprietà: 65 ha
Produzione annuale in bottiglie: n.d.
Vendita diretta in Cantina: NO
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Viticoltura a conduzione biologica.
Utilizzo di lieviti selezionati: NO. In azienda non si effettuano nemmeno chiarifiche e filtrazioni.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
92/100 – Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2010 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Pensavamo di aver goduto di tutte le emozioni possibili con il suo Trebbiano, ma ancora non ci eravamo avvicinati al suo Crasuolo 2010. Sicuramente tra i più grandi che la nostra memoria ricordi. Come per il Trebbiano, abbiamo avuto cura di girare la bottiglia perché a noi ci piace gustarlo e valutarlo “torbido”. A nostro modo di vedere, il vino acquisisce maggiore personalità e anche il gusto ne guadagna. Tripudio di sensazioni olfattive in una stratificazione di alti livelli, il frutto è polposo, cangiante e racconta di una fragola matura e di una ciliegia durella che ti viene voglia di morderle con l’immaginazione da quanto sono fragranti. Tratti balsamici di eucalipto che fanno breccia in un quadro speziato piccante e suggestivo. E poi ancora note di grafite, humus, sottobosco, violetta e incenso. Bocca vibrante e sensuale, grinta acido-sapida a supportare un corpo di grande struttura e che lascia una piacevole sensazione pseudo-calorica sul finale. Articolazione di un altro pianeta. Quello su cui vive lo straordinario produttore di Loreto Aprutino.
94/100 – Trebbiano d’Abruzzo 2007 (Cat. E)
Altissimo Ceto
“Il Trebbiano 2007 è un bimbo capriccioso che ancora non ha deciso di crescere” dice Francesco Paolo Valentini della sua ultima creatura in commercio. La sua voce ha al tempo stesso un timbro fermo ed affettuoso, ovvero quella di un padre severo, rigoroso ed esigente, verso quelli che sono considerati come i suoi figli. Figli a cui vuole un bene dell’anima e che pretende solo il meglio per loro. Una qualità senza compromessi quella targata Valentini, ereditata dal padre Edoardo e continuata nel migliore segno della tradizione, senza cambiare una virgola. Se l’uva non è perfetta, non entra in cantina. Se un’annata non ha portato le fenoliche al punto giusto, l’annata non si fa. Se il vino durante l’affinamento prende strane devianze, non si va in bottiglia. Così come può capitare che Francesco Paolo vada in commercio con questa 2007, dopo la 2008 e la 2009. Noi lo amiamo profondamente “il Valentini” per quello che fa, per come lo fa e per quello che ci da. Intransigente, testardo nel senso buono, sempre alla ricerca della migliore qualità. Tutto il mondo ce lo invidia, quello che in Francia fanno con lo Chardonnay a Puligny, lui lo fa con il Trebbiano a Loreto Aprutino e quello che ora brilla nei nostri bicchieri, più che un Trebbiano d’Abruzzo, è un vero inno alla gioia. Per l’assaggio di questo vino, abbiamo ritenuto che il leitmotiv necessario per la degustazione sia: “aspettare con pazienza”. Concedetegli tempo per lasciarlo esprimere al top, consigliandovi anche di girare la bottiglia a testa in giù prima della stappatura, affinché i «lies» (i vini vengono imbottigliati senza filtrazione) avvolgano per bene tutto il vino come un lungo abbraccio. Prendetevi tempo, poiché il rapporto passionale che avrete con questo vino, deve essere lungo e duraturo e non frivolo e sfuggente. Il suo lato capriccioso lo vedi dall’esuberanza agrumata al naso e che precede un ventaglio di tutto rispetto. Da togliersi il cappello. Mela grammy, polpa di cedro, uva spina, floreale di ginestra, miele d’acacia, mandorla tostata, arachide e sul finale un filo di vegetale che ricorda di sfuggita il carciofo. Ce ne sarebbero moltissimi altri di descrittori, tutti messi con eleganza e suadenza su uno spartito come se fossero uscite dalle mani di un grande musicista. Entra al palato in punta di piedi, prima docile e mansueto, poi focoso e incontenibile, prima di sfociare in un tripudio di grande freschezza ed una sapidità a dare il tocco finale a questo capolavoro. Un’articolazione che segna un passo degno di un finale di un grande romanzo, scritto a caratteri cubitali. Fategli spazio nella vostra cantina e lasciatelo ancora qualche anno, raccomandandoci di metterci sopra un cartello con il nostro motto: “aspettare con pazienza”. Non vi deluderà quando andrete a riprendervelo, perché quel bimbo capriccioso qual è oggi, sarà ormai cresciuto.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
89/100 – Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2008 (Cat. E)
Solo un campione da raccontare in questa recensione per l’azienda di Francesco Paolo Valentini, vista l’assenza del suo Montepulciano perchè non prodotto. Non ci resta che parlarvi dunque di questo Montepulciano in versione Cerasuolo. Del quale vi raccomandiamo di avvicinarvi, solo dopo che avrete avuto la cura di metterlo in caraffa, questo per dare modo di dargli un’adeguata ossigenazione. Noi, pertanto, abbiamo preferito degustarlo in un primo momento a bottiglia appena stappata ed poi in seconda battuta, il giorno successivo. In entrambi i casi, capirete cosa vuol dire il “pianeta” Valentini! Vini dallo stile d’Antan, immutato negli anni, ma mutevole (in meglio) a contatto con l’ossigeno. Non un vino da centometrista, predilige andare in affondo solo sulle lunghe distanze, prima di sprigionare tutto l’aroma di fragoline di bosco, fumè (non da botte!), erbe aromatiche, spezie orientali e tutta una serie di sentori che lasciamo a voi il compito di scoprire se capiterete su una di queste bottiglie. La 2008 è un’ottima versione, ma probabilmente non sarà ricordata tra le migliori di questa azienda, come è invece stato per il Trebbiano di pari annata, degustato e raccontato un po’ di tempo fa. Infatti si stabilizza, ad un soffio della soglia della super-eccellenza, anche se i vini di Valentini ci hanno anche abituati a cambiamenti repentini e magari tra qualche anno dovremmo fare pubblica ammenda di quanto asserito ora e rivedere di nuovo il tutto. Il palato appare molto contratto anche a distanza di 24 ore a bottiglia stappata, con una forte imposizione della venatura acido-sapida che tende a dominare la scena. Una scena comunque che ha un forte sapore di Abruzzo.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Valentini
Via del Baio, 2
65014 Loreto Aprutino (PE)
Tel: +39 085 8291138
Fax: +39 085 8291138
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