(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1890
Proprietà: Leonildo Pieropan
Enologo: Leonildo e Dario Pieropan
Agronomo: n.d.
Addetto al ricevimento: Gemma Forante
Ettari di proprietà e/o affitto: 45 ha di proprietà.
Produzione annuale in bottiglie: 380.000 ca.
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su prenotazione.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.
Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
94/100 – Recioto di Soave Classico Le Colombare 2007 (Cat. E la 0,500)
Altissimo Ceto
Standing ovation in platea signori, per un prodotto che raggiunge dei vertici tra i più elevati nella storia di questo vino. Sul palco, il sipario si apre in maniera maestosa, imponente e nobile. La versione 2007, dicevamo, è tra le più buone di sempre. Si presenta con una scintillante livrea, brillante come l’oro zecchino. Il profilo olfattivo è notevole, sia per la varietà che per la nitidezza, frutta in confettura, miele e spezie dolci sono alcuni dei mille profumi che si possono decantare. L’ingresso al palato è dolcissimo ed avvolgente, mentre la struttura è monumentale, ma senza mai eccedere nel presenzialismo. Lunghissimo, ripropone ammalianti ed eleganti noti dolci prima di congedarsi. Mai stucchevole, con una voglia beva che si presenta con percentuali altissime per via della sua bontà. Unico neo, il contenuto della bottiglia. Troppo poco per saziare la nostra voglia di buono.
87/100 – Soave Classico Calvarino 2009 (Cat. B)
Il Calvarino è da sempre considerato, da parte degli estimatori di questa azienda, l’anima arzilla e vigorosa dei Pieropan. Analizzato sotto il profilo freddo del solo punteggio, il distacco non rende giustizia al reale valore, se paragonato con il La Rocca. Questo vino fa la gioia di chi preferisce un carattere più sottile e più spigoloso. E per chi cerca maggiore freschezza. Luminoso giallo paglierino con riverberi smeraldo, gioca la sua partita tra un connubio di freschi sentori agrumati e mentuccia, frutta esotica e citrina. Ma sicuramente i ruoli da protagonisti sono tutti per le note minerali e iodate. Il terreno, ricco di argilla e di tufi basaltici, è perfettamente declinato e tradotto al gusto, sotto forma di un assaggio che si dimostra “brioso” e fresco, di grande sapidità. Sul finale ritorna a farsi sentire un piacevole ritorno agrumato.
90/100 – Soave Classico La Rocca 2009 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Pieropan, la classica azienda “storicamente leader” della denominazione, possiede uno dei gradi di affidabilità e di sicurezza, tra i più alti in Italia. Da quattro generazioni, i componenti della famiglia si alternano per apportare sempre qualcosa di nuovo al loro modo di fare vino, ma mantenendo sempre la centralità delle considerazioni sul vigneto e sulla costante ricerca di qualità ed eccellenza. La Rocca colpisce subito e arriva dritto al suo interlocutore. Giallo paglierino brillante e vivido, incanta con profumi diretti immediati. Un bouquet ricco e complesso, dotato di un frutto maturo ed intrigante, capace di essere adulto nello spessore e sbarazzino nell’articolazione, tali da renderlo incredibilmente unico nel suo genere. La vendemmia, per certi versi tardiva, permette ai grappoli di essere colti ad un grado di pienezza nella loro maturazione aromatica, creando in bocca sensazioni di velluto calde e avvolgenti, senza mai tralasciare la vena fresca e gli spunti sapidi che supportano egregiamente tutte le parti morbide. Un grande vino che allieterà la serata di chi desidera stapparne una bottiglia. Magari con qualche amico. Magari da solo. Ad ogni modo sarà lui a farvi da compagnia…
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
88/100 – Soave Classico La Rocca 2007 (Cat. C)
Poche aziende possono vantare una storia così prestigiosa come quella della famiglia Pieropan. Da ben quattro generazioni, hanno dato lustro al lato buono della denominazione nei quattro angoli sparsi del pianeta. Da sempre, La Rocca e Calvarino, sono considerati tra i migliori bianchi italiani e stappare una di queste bottiglie è sempre una garanzia per il consumatore. Ci sono alle spalle condizioni, caratteristiche ed esperienza che fanno sì che ogni annata ha sempre qualcosa di diverso. Dalle annate meno fortunate (provate a stappare oggi un loro 2002…) a quelle importanti. Questo comporta anche che il pubblico da loro si aspetta sempre il massimo, e quest’ultimo potrà ritenersi raggiante davanti agli apici toccati per esempio dalle versioni 2006. Anche se queste possono aver creato qualche “problemino” di posizionamento alle 2007 in degustazione, le quali si trovano a cedergli qualche linea dinamica nei tratti. Se paragonate a loro. Cominciamo con la descrizione del La Rocca, ritenuto dal panel un vino solido e compatto e che si posiziona come sempre tra i migliori della categoria. Un legno che nel corso degli anni, ha trovato più integrazione nel frutto, grazie all’uso di botti grandi e tonneaux. Detto questo, quando questo si trova in equilibrio con un indice di maturità molto più caldo ed esotico dato dall’annata di riferimento e per una raccolta per certi versi tardiva, ecco che perdiamo un filo di grinta ed incisività, pur non intaccando la finezza e la classe, propria del vino. In bocca è un vino di stoffa e di carattere, mette in gioco avvolgenza in perfetta armonia con la venatura acido-sapida che ne insaporiscono il gusto e che ne fanno una delle versioni degli ultimi anni più propense all’apprezzamento, di una stappatura alquanto precoce.
87/100 – Soave Classico Calvarino 2007 (Cat. B)
Altissimo Ceto.
Il Calvarino si posiziona una linea sotto al suo compagno di viaggio La Rocca, anche se si guadagna un Altissimo Ceto più che convinto per aver influito in maniera positiva sui giudizi emotivi del nostro panel. Scopriremo pure l’acqua calda, ma quello che ce lo ha fatto preferire è da cogliere in un frutto grintoso ed energico. Un mix aromatico di grande classe che emoziona per sensazioni che vanno al citrino-agrumato, a quelle più calde ed avvolgenti dell’ananas e della frutta esotica. Inoltre, il naso è impreziosito da venature balsamico-floreali che non ci fanno staccare il naso dal bicchiere e che ci stimola a ricercare sempre nuove sfumature. In bocca è decisamente più prematuro nell’apprezzamento generale rispetto al La Rocca, garantita da una freschezza del tutto simile ad un grande Riesling teutonico, pur non contrastando l’equilibrio in chiusura, tutto in scioltezza ed eleganza.
91/100 – Recioto di Soave Classico Le Colombare 2006 (Cat. E la 0,500)
Altissimo Ceto.
Non sarà un campione di grassezza oppure un mostro di concentrazione, eppure questa versione de Le Colombare piace. E parecchio! Con questa 2006 si porta ad evidenziare un carattere molto giocato sulla determinazione espressiva slanciata ed energica, soprattutto nel frutto, molto improntato sulla croccantezza che sull’evoluzione. Note balsamiche e iodate, fanno da sfondo ad un corredo aromatico di grande freschezza dove, in chiusura, è un gioco da ragazzi fare uscire il carattere minerale del vino. Al palato colpisce in un primo istante per un carattere piuttosto asciutto, prima di sprigionare tutta la dolcezza che possiede in grande equilibrio con la concentrazione ed un profondo equilibrio con l’acidità che non si fa sorprendere. Sarebbe da lasciare ancora qualche anno in cantina… ma come si fa???
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Pieropan
Via Camuzzoni, 3
37038 Soave (VR)
Tel: +39 045 6190171
Fax: +39 045 6190040
Skype: –
Sito Web: www.pieropan.it
Indirizzo posta elettronica: info@pieropan.it
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