(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1960
Proprietà: Giorgio Pelissero
Enologo: Giorgio Pelissero
Agronomo: Giorgio Pelissero
Addetto al ricevimento: Cristina Pelissero
Ettari di proprietà e/o affitto: 35 ha
Produzione annuale in bottiglie: 250.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: coltura vinicola ragionata e rispettosa
Utilizzo di lieviti selezionati: SI. Utilizzo di lieviti selezionati da ceppi indigeni.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
91/100 – Barbaresco Tulin 2008 (Cat. E)
Giorgio Pelissero purtroppo ci ha inviato un solo Barbaresco. Il Tulin non è il cru aziendale più prestigioso, ma è stato quello che negli ultimi anni ha compiuto dei passi da gigante nel suo percorso di crescita, tale da posizionarsi oggi saldamente oltre la soglia dei 90 punti. Si propone nel millesimo 2008 con un carattere profondo e godurioso nell’immediato. Piacevole già dal primo impatto, anche se con l’ossigenazione (e con il tempo) avrà modo di ampliarsi. Piacevole la nota di eucalipto, capace di dare vigore ad un frutto pieno e di buona ricchezza. Palato grintoso, grazie anche ad un grip del tannino energico e che dona articolazione in chiusura.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
89/100 – Barbaresco Tulin 2007 (Cat. E)
Il Tulin è un po’ il ragazzaccio di casa Pelissero, quello un po’ esuberante, quello che non ha la conoscenza ed il savoir faire dei modi garbati, anche se un po’ “vanitoso”, del Vanotu, ma detiene un carattere più “effervescente” e spensierato. Un vino senza tanti se e tanti ma, capace di invecchiare ma che può essere già pronto da cogliere al volo ed apprezzato da chi si vuole concedere qualcosa di non troppo banale. O scontato.
91/100 – Barbaresco Vanotu 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Bellissima prova messa in campo quest’anno, per quanto concerne il Vanotu di Giorgio Pelissero. Ci pare di capire tra le altre cose, che stiamo parlando di una delle migliori versioni. Il profilo olfattivo è dinamico e ritmato nella successione aromatica, capace anche di non “sottomettersi” troppo al diktat dell’annata, sfoderando lampi balsamici che danno vigore e non appesantiscono la sua evoluzione nel bicchiere. Palato carnoso, con tannini che hanno bisogno ancora di fondersi e con una chiusura ammandorlata del frutto.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
86/100 – Langhe Nebbiolo 2007 (Cat. B)
Sinceramente ci piacerebbe trovare, in un prossimo futuro, nei vini di Giorgio Pelissero, più articolazione e più dinamismo. Vini che esprimano frutti meno “dolciastri” e con un bagaglio aromatico meno giocato sui legni. Parliamo quindi di questo Langhe Nebbiolo, che se non fosse stato per un palato che ci ha riconquistati per la sua vivacità e freschezza, lo avremmo trovato sicuramente in alcune posizioni più in basso.
90/100 – Barbaresco Tulin 2006 (Cat. E)
Un Barbaresco di buona sostanza, nel quale è molto ridimensionato l’uso del legno rispetto al passato. Presenta meno polpa, ma maggiore vigoria rispetto al Vanotu e ciò gli ha permesso di passare la soglia dei 90 punti. Poteva ambire a qualcosa in più se non avesse avuto un tannino un po’ asciutto.
89/100 – Barbaresco Nubiola 2006 (Cat. D)
In questo caso ci sentiamo di aprire una parentesi proprio parlando dei Barbaresco di Giorgio Pelissero, anche se lo facciamo alla luce della bella riuscita nella valutazione generale del suo Tulin, descritto in precedenza e del Nubiola adesso, che ripetto al fratello soffre un po’ il carico di note aromatiche un po’ troppo “dolci”. Tuttavia, tutti i vini sono piaciuti e le conseguenti valutazioni sono lì a dimostrarlo, nulla ci vieta però di auspicare in una maggiore caratterizzazione, nonché una maggiore “riconoscibilità” territoriale, che si avverte proprio quando questi vini sono sottoposti in degustazioni coperte in comparazione con altri vini della stessa denominazione.
89/100 – Barbaresco Vanotu 2006 (Cat. F)
Stesso discorso del Nubiola, dove aggiungiamo che il Vanotu è sicuramente su un altro piano, strutturalmente parlando, rispetto al Nubiola. Per questa ragione, questo vino avrebbe dovuto estrarre maggiore incisività ed eleganza.
86/100 Langhe Rosso Long Now 2006 (Cat. D)
Un vino ottenuto da uve nebbiolo e barbera, colpisce al primo impatto per la sua veste molto carica, quasi impenetrabile, al naso il frutto fatica a fare capolino. Ci vuole tempo. Quasi il nome evocasse proprio il preciso intento di attesa per averlo in piena forma. In fase olfattiva deve trovare la giusta armonia, soprattutto sull’asse frutto-legno. Al palato troviamo consistenza, mole, sostenuto da una buona freschezza. Un vino tutto sommato di buona fattura, dove vorremmo trovare un pizzico di energia e vigore in più.
86/100 – Barbera d’Alba Piani 2007 (Cat. A)
Lo stile è quello di sempre. Confermato anche nella 2007, dove lo “spirito” Pelissero c’è tutto. Un frutto deciso e concentrato, succoso e polposo ed il lato speziato appena accennato. Il tutto sotto la solita chiave di lettura in tutta dolcezza, dove la venatura vanigliata data dal legno tende a giocare il solito ruolo da comprimario. In bocca è avvolgente, calda e morbida e con un tannino che chiude sull’amarognolo.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Pelissero
Via Ferrere, 10
12050 Treiso (CN)
Tel: +39 0173 638430
Fax: +39 0173 638431
Skype: pelissero
Sito Web: www.pelissero.com
Indirizzo posta elettronica: pelissero@pelissero.com
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