(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1959
Proprietà: Società Cooperativa
Enologo: Carlo Pigini Campanari e Simone Schiaffino
Agronomo: Agostino Pisani
Addetto al ricevimento: Simone Schiaffino
Ettari di proprietà e/o affitto: 120 ha
Produzione annuale in bottiglie: 1.000.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: La conduzione biologica viene effettuata su circa il 20% dei vigneti, sul restante 80% la conduzione è di tipo convenzionale a basso impatto ambientale.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2012/2013:
Vini Bianchi
81/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante Brut Cuvée Tradition 2011 (Cat. B)
La Cuvée Tradition è la bollicina più “spensierata” di Colonnara, in quanto prodotta con la tipologia Charmat. Il vino gioca tutto sulla piacevolezza e da gustare in ogni occasione. Il suo perlage delicato e le note rinfrescanti di erba falciata e frutta a pasta bianca lo renderanno un perfetto compagno per l’ora dell’aperitivo.
86/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante Brut Riserva Ubaldo Rosi 2006 (Cat. E)
Che il verdicchio sia un vitigno adattissimo alla spumantizzazione non vi era dubbio, ma molto della sua reputazione, la si deve all’azienda Colonnara che fu tra le prime a scommetterci con convinzione. Ubaldo Rosi, grande appassionato di vinificazione e in particolare dei processi di spumantizzazione, sarebbe stato molto onorato nel vedersi dedicare questa cuvée dal color giallo mediamente intenso, fitto di briose bollicine. Al naso ha una bella complessità con note di agrume candito, anice, fiori d’arancio, mela renetta e boulangerie. Al palato ha già un discreto equilibrio con l’acidità smorzata dalla lunga sosta sui lieviti, ma farà ancora molta strada. Perfetta la corrispondenza aromatica in un finale molto saporito e appagante.
84/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante Brut Luigi Ghislieri Cuvée del Presidente s.a. (L. 10/180) (Cat. D)
La cuvée Luigi Ghislieri è uno spumante più delicato, con caratteristiche diverse rispetto al fratello maggiore, ma certamente non meno apprezzate da chi l’ha degustata. Ci siamo trovati davanti a un bel perlage fine che risaltava la brillantezza del colore. L’olfatto seppur non esplosivo si fa apprezzare proprio per l’eleganza e la delicatezza dei profumi di pera, pesca, fiori bianchi, mandarino e note minerali più sfumate. Al gusto è fresco e gustoso con una bollicine croccante che stuzzica il palato. Molto piacevole la salinità che emerge sul finale in compagnia di aromi fruttati di mandorla.
85/100 – Verdicchio dei C. di J. Class. Sup. Cuprese 2011 (Cat. A)
Il Cuprese si conferma come sempre una delle più tipiche espressioni di Verdicchio col suo color paglierino tenue pennellato di verde che rende perfettamente onore al suo nome. E’ giovane e lo si capisce dalla timidezza dei profumi che diventeranno più intensi e col tempo. Percepiamo comunque la ricchezza delle erbe aromatiche unite a note di scorza di limone poi ancora pesca, anice e leggero tocco fumè. Al gusto è fresco ed elegante, appena troppo introverso, ma sappiamo che è solo questione di tempo per dare il meglio di sè. Buona la persistenza perfettamente corrispondente al naso.
86/100 – Verdicchio dei C. di J. Class. Sup. Tùfico 2009 (Cat. B)
Anche quest’anno abbiamo trovato il Tùfico in ottima forma, particolarmente luminoso nel suo canonico limbo tra paglierino e verdolino. L’olfatto si apre col vegetale di salvia, seguito da agrumi e floreale dielicato. Con un po’ di pazienza il bouquet si allarga ulteriormente su note più dolci di caramella al limone, propoli e leggera sfumatura di idrocarburi. Al palato fa sfoggio dell’importante tenore alcolico che viene in parte mitigato dalla vena acida. Persistente e molto appagante grazie alla salinità che gli conferisce il terreno di origine marina da cui proviene.
Vini Rossi
87/100 – Tornamagno 2004 (Cat. F)
Ottima prova per questo blend di Sangiovese e Montepulciano che si presenta con un intenso rosso rubino dal bordo granato. L’intensità del ventaglio odoroso si apre con una moltitudine di frutti scuri come la mora, l’amarena e la prugna per poi continuare con la rosa appassita, la vaniglia ed il cioccolato fondente. Al gusto è altrettanto generoso. Avvolgente ed equilibrato nelle componenti grazie ad un tannino morbido di ottima fattura. La lunghezza della persistenza ci permette di assaporare un finale fruttato più maturo di confettura di lamponi e tocchi di anice.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
78/100 – Offida Passerina 2009 (Cat. A)
Ecco un altro esempio di interpretazione di un vitigno autoctono (che troviamo soprattutto della zona sud delle Marche) meno conosciuto ovviamente dell’onnipresente Verdicchio, noto in loco anche come “biancame”. Giallo paglierino intenso il colore, sia il naso che la bocca propongono accenti fruttati di susina non ancora matura e mela verde, con una striscia di sapidità percettibile in maniera distinta. Vino semplice, dalla beva immediata.
80/100 – Offida Pecorino 2009 (Cat. A)
Ecco l’interpretazione di un vitigno che trova nelle Marche uno dei suoi luoghi storici e di elezione, ed anche alcune tra le sue migliori espressioni. Colore giallo paglierino intenso e corposo. Il quadro olfattivo è davvero grazioso, dove la nota dominante è rappresentata dalla frutta dolce, in particolare modo uva spina, banana, susina. Ci ricorda quasi i profumi di una pina colada! L’analisi gustativa ripercorre questi stessi sentori, è infatti giocata su toni morbidi e burrosi accompagnati da una agrumata freschezza: essenziale ma indubbiamente piacevole.
84/100 – Verdicchio dei C. di J. Class. Sup. Cuprese 2009 (Cat. A)
Impatto visivo giallo verdolino caratteristico. L’analisi olfattiva svela un naso di lodevole intensità e pulizia, con note agrumate tipo scorza di mandarino e cedro, mentre sullo sfondo si distende un tappeto di erbe aromatiche caratteristiche e la chiusura è segnata da una bella mineralità di grafite. Suggestivo l’impatto gustativo: la prima cosa che colpisce è la netta coerenza con il naso, poi l’ordinata intersezione tra parti dure e morbide, unita ad una discreta persistenza. Il finale di bocca è pennellato ancora dalla punteggiatura minerale, che disegna un quadro sensoriale lineare e frizzante.
84/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante Brut 2005 (Cat. B)
Colonnara nacque nel 1959 dall’unione di 19 viticoltori sotto il nome di “Cantina Sociale di Cupramontana”, mentre oggi se ne contano circa 200. Fin dal principio la produzione di spumante ha rappresentato un vero atout, basti ricordare che già nel 1985 l’azienda ottenne proprio per esso un prestigioso riconoscimento nazionale, che costituì un concreto trampolino di lancio anche per gli altri prodotti della casa. Da questo millesimo, ecco una bottiglia che dichiara in maniera inequivocabile come il vitigno Verdicchio possa esprimersi anche nella versione “sparkling” con standard assolutamente apprezzabili. Cosa che del resto le caratteristiche proprie del vitigno hanno da sempre suggerito agli addetti ai lavori. Il perlage risulta fine e abbastanza persistente, subito spiccano sentori di frutta e fiori bianchi tipo pesca ed acacia, una nota cedrata, e dopo emergono aromi tipici di boulangerie (con un accenno di patisserie, inequivocabile marchio di finezza). In bocca la coerenza è pressoché totale.
78/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante Brut Cuvée Tradition 2008 (Cat. B)
Dalle uve della vendemmia 2008, ecco una cuvée che ben figurerebbe come aperitivo prima di qualunque pasto e sicuramente apprezzabile per ogni tipo di palato. Il colore giallo con sprazzi verdolini è impreziosito da un fine perlage. La proposta olfattiva spazia dalle note citrine, fresche, cedrate ad una discreta mineralità che chiosa l’analisi olfattiva. Beva speculare rispetto al naso, è una beva “verde”, godibile e divertente.
87/100 – Verdicchio dei C. di J. Class. Sup. Tùfico 2007 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Grande prova del Tùfico, proposto nella sgargiante versione 2007. La vista è impreziosita dal giallo paglierino ricco e luminoso. Il naso è un po’ ritroso in un primo momento, ma si intuisce che è questione di minuti prima di vedere tutto il potenziale espresso alla massima espressività. Offre un corredo aromatico capace di mixare sentori esotici a sentori più citrini, con decisa eleganza. Al palato è di estrema coerenza con il plus di spingere sul lato della vitalità, da quel binomio acido-sapido che lo allunga e che lo eleva ad una delle migliori espressioni di questa etichetta.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
85/100 – Verdicchio dei C. di J. Spumante 2004 (Cat. B)
Azienda che rappresenta da molti anni un punto di riferimento della denominazione, soprattutto quando si associa le bollicine al vitigno Verdicchio. Quattro anni passati a soggiornare sui lieviti, garantiscono al prodotto versato nel bicchiere, un perlage di finissima fattura. Al naso si apre con la classica fragranza appena accennata della crosta di pane appena sfornata in combinazione con i sentori della frutta secca sul biscotto alla mandorla e delle erbe aromatiche, dove queste rappresentano una sorta di filo conduttore che riscontreremo molte volte nel corso della degustazione. L’assaggio è di media avvolgenza con un attacco fresco-sapido impareggiabile, in perfetta armonia con la carbonica. Anche questa versione dimostra come in questa tipologia, ci sia molto da lavorare in questo senso, evidenziando l’enorme potenzialità di questa uva.
84/100 – Verdicchio dei C. di J. Classico Superiore Cuprese 2008 (Cat. A)
Ottima versione quella targata 2008 del Cuprese di questa prestigiosa azienda. Una cantina cooperativa che da cinquant’anni lavora per la valorizzazione del territorio, attraverso scelte di viticoltura di tipo biologico e massima serietà nelle rese e nelle maturazioni delle uve. Di grande importanza è diventata quindi la crescita esponenziale qualitativa di questa cantina negli ultimi anni. Al naso abbiamo una pulizia ed una nitidezza riguardevole, con un timbro marcato agrumato e sentori di pesca. Forte ma elegante, alla bocca risulta ben bilanciato da una freschezza e sapidità senza cedimenti. Una perfetta interpretazione di personalità della tipicità del vitigno.
81/100 – Verdicchio dei C. di J. Classico Superiore Tufico 2006 (Cat. A)
Il Tùfico prende il nome dal suolo di origine. Il Tufo infatti regala alle uve delle caratteristiche che ritroveremo nei vini sotto forma di grande freschezza nel frutto, mineralità e sensazioni agrumate. La grande freschezza, questa volta sotto forma di acidità, la ritroviamo anche al palato, alternata da una sapidità degna di nota. Si può andare sul sicuro.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
COLONNARA Soc. Coop. Agricola
Via Mandriole, 6
60034 Cupramontana (AN)
Tel: +39 0731 780273
Fax: +39 0731 789610
Skype: Daniela Colonnara
Sito Web: www.colonnara.it
Indirizzo posta elettronica: info@colonnara.it
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