(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1976
Proprietà: David & Vittorio Navacchia
Enologo: Vittorio Navacchia
Agronomo: Vittorio Navacchia
Addetto al ricevimento: Famiglia Navacchia
Ettari di proprietà e/o affitto: 54 ha di proprietà e 6 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: 180.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: viticoltura sostenibile.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2012/2013:
Vini Bianchi:
86/100 – Albana di Romagna Vigna Rocca 2011 (Cat. A)
È sempre un tuffo nel passato quando si degusta questa Albana, ricordi che ci portano ai vini dei nostri nonni, vini avvolgenti, grassi e pieni. Così questa Albana mostra una tonalità giallo-dorata, i profumi si prolungano su note di pesca gialla matura e succosa, note di biancospino, camomilla, miele di acacia e fiori di campo, mentre il finale ci ricorda la pietra focaia. La bocca, come anticipato, è ricca e di struttura, su tutti prevale una verve di freschezza sulla sapidità, ma sempre in equilibrio, la chiusura è di ricordi di pesca coerente con il naso. Buona la lunghezza.
86/100 – Colli di Imola Salcerella 2010 (Cat. A)
“Et voilà, rien ne va plus”… Signori e signore, ecco a voi Monsieur Sauvignon nella più mordente e verace espressione romagnola. Poco c’è da dire se non che questo vino stupisce per l’eleganza e la tipicità dell’estrazione olfattiva. Il Sauvignon è un vitigno difficile e spesso o lo si ama incondizionatamente o lo si odia perdutamente. Crediamo che la famiglia Navacchia abbia un’adorazione per questo vino tanto da produrlo con grande classe. Il naso è inconfondibilmente varietale con ricordi che virano alle erbe officinali, il rosmarino, la salvia, il sambuco, un frutto acerbo di pera. La bocca riprende i toni veraci, lontano magari dalla finezza dei grandi Sauvignon di Loira, ma coerente con la terra che lo produce. Insomma, eleganza del vitigno sposato alla rusticità della terra di Romagna.
88/100 – Rubicone IGT Thea Bianco 2010 (Cat. C)
Altissimo Ceto
Il calice ci cattura lo sguardo col suo giallo paglierino intenso con nuancesdorate e preziose. L’eleganza del naso, confermata poi anche nell’eleganza della beva, è complessa e richiama note mature che ricordano la frutta estiva come pesca ed albicocca, fiori di camomilla in appassimento, fiori di ginestra, scorza d’arancia candita, leggera scia mentolata sul chiudere. La beva è appagata dalle componenti che donano morbidezza e elasticità al palato, piacevolmente slanciato dalla spalla acido-sapida cristallina, per un finale a tutto frutto. Vino di grande spessore e pienezza che fa ben pensare ad un’evoluzione nel tempo tesa a migliorare ulteriormente le prestazioni e che ci incuriosisce.
Vini Rossi
89/100 – Sangiovese di Rom. Sup. Riserva Petrignone 2009 (Cat. B)
Altissimo Ceto
Figlio del secondo podere di proprietà di famiglia, sulle colline forlivesi, e figlio di un’annata importante, questa Riserva si presenta rubino impenetrabile, dai riflessi purpurei. Naso complesso nei toni del fruttato sotto spirito, poi bacche, legni leggeri, chiodi di garofano, speziatura “piccante” che ricordano l’anice in una passeggiata nei mercatini di Marrakech… poi ancora la liquerizia, note balsamiche in chiusura sul calare di un ritmo olfattivo appagante. Tutto ciò sprigiona nel calice un’avvertibile sensazione simile ad una corrente d’aria fresca nel bicchiere, snello, slanciato, mantenendo comunque la struttura con freschezza dinamica che rinvoglia il palato ad un secondo sorso. Una versione piacevolmente appagante.
84/100 – Sangiovese di Rom. Sup. SoNo 2011 (Cat. A)
Come dice David Navacchia: “ è stata una scommessa vinta!” SOlo prodotti naturali e concimi organici in vigna. NO solfiti aggiunti in cantina, per un vino a base sangiovese prodotto con le tecniche tradizionali. Un’unione che nasce dalla voglia di stare al passo con le richieste di oggi, ma mantenere sempre la tradizione dei vitigni e del territorio che distingue da anni questa azienda. SONO nasce dalle vigne del podere di Imola, anche se è stato studiato essere un territorio più vocato per i vitigni a bacca bianca. In questo vino però, l’impronta del Sangiovese non è tanto nella tonalità, che anzi risultano rubino compatto e poco trasparente, ma lo si avverte nel tripudio di frutta fresca, ciliegie, marasche sottospirito, che si aprono dapprima al naso e proseguono in bocca con morbidezza, e tannini integrati. A testimonianza che il vino è un essere in evoluzione e soprattutto che come alimento è “vivo”, più si ossigena più la sua complessità vira, si modifica, si evolve dandoci sempre sensazioni diverse ma ben distinte. Dapprima restìo a farsi conoscere, timido, con sentori fumè, cenere di camino spento, e con una scia amarognola sul finale. Ma presto ci si accorge del suo potenziale, che come colonna portante ha la fragranza del frutto che ci immerge in “paesaggi natalizi” nei classici bastoncini di frutta caramellata. Una continua evoluzione ad ogni assaggio e riassaggio, per un’ottima interpretazione del “bio” nella tradizione.
90/100 – Sangiovese di Rom. Sup. Riserva Thea 2009 (Cat. C)
Sergio, David e Vittorio: un tris d’assi che ancora vince per capacità, semplicità, amore e dedizione alla propria terra. Questo vino porta il nome della defunta moglie di Sergio, in onore per quello che ha fatto come donna, moglie e madre all’interno dell’azienda stessa. Da allora ogni assaggio è un po’ come ricordarla. Questa riserva 2009, aiutata dall’annata importante, si presenta rubino impenetrabile, con ancora riflessi viola–purpurei. Il naso colpisce per la mineralità in sentori riconducibili ai capperi sottosale, olive nere e macchia mediterranea. Solo in un secondo momento troviamo la mora di rovo e le peonie. La parola chiave di questo vino è eleganza. All’assaggio è morbido, come la seta, la beva crea un’appagante senso di avvolgenza e rotondità. Ed ad un tratto il film si interrompe per dare sfogo alla verticalizzazione acido–sapida e nella ruvidità di sua maestà Sangiovese. Il tutto in un insieme ben fuso ed armonico.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
Vini Rossi
85/100 – Sangiovese di Rom. Sup. Riserva Petrignone 2008 (Cat. A)
Veste rosso rubino corposa e alquanto ricca. Il corredo aromatico si schiude con delle note di testa di fiori rossi tipo garofano e geranio nel pieno del loro fulgore, ma subito queste caratteristiche floreali cedono il passo a frutti di bosco come more mature, mirtilli e poi caramella inglese, con una pennellata di alchermes e soffi di tabacco da pipa. La bocca ripropone con una bella coerenza l’insieme di fiori e frutti rossi che già avevano avvolto la mucosa olfattiva, sfoggiando anche un’alcolicità al sapore di boero discretamente bilanciata da un tannino presente, di fitta trama, ma disteso. Buona la lunghezza.
87/100 – Sangiovese di Rom. Sup. Riserva Thea 2008 (Cat. C)
Tre Monti è composta da due gruppi di poderi: uno sulle colline forlivesi, l’altro sulle colline imolesi, anche se il cuore aziendale è all’interno dei poderi della zona di Imola, dove vengono vinificate solo uve provenienti esclusivamente da vigneti di proprietà. Il “Thea” è ormai una bella conferma, e si presenta subito con un abito rubino pieno e prezioso. Da sempre una delle migliori espressioni del Sangiovese romagnolo. Lo spettro olfattivo ha il suo incipit in note fruttate di amarena e ciliegia matura, ma è la danza condotta dai profumi speziati intrisi di pepe e chiodi di garofano e degli effluvi balsamici di eucalipto che riveste il ruolo di coppia protagonista in una leggiadra girandola. Con queste premesse, ci aspettiamo una bocca ricca, grintosa e morbida al contempo, e così è: il calore si espande sinuosamente sul palato, con il sincrono contraltare di un tannino incipiente ed elegante. Bella persistenza, bel vino.
Vini Dolci
85/100 – Albana di Romagna Passito Casa Lola 2008 (Cat. D la 0,500)
Nuance giallo dorato fitto per questo dolce nettare dai profumi floreali di ginestra, che introducono una serie di frutti tra cui spiccano la mela cotogna ed un corbezzolo non perfettamente maturo, i quali permangono sempre in sottofondo anche quando si stagliano le note di arancia e cedro candito. Il sorso evidenzia una bella freschezza, che bilancia le componenti morbide e determina un vino passito dalla beva decisamente agile.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Vini Rossi
89/100 – Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Thea 2007 (Cat. D)
Che bello questo Thea 2007 dei fratelli Navacchia! Che si presenta in un’espressione alquanto inusuale, conoscendo la sua storia, e abbastanza originale. E’ cresciuto. E di parecchio, visto che ha abbandonato certe essenzialità del passato e anche quel carattere gustativo, un po’ ruvido e asciutto che spesso lo caratterizzava in passato, trovando maggiore compimento sul piano della stoffa, carattere e con tanta eleganza. Questo è dovuto con molte probabilità, al lavoro minuzioso in vigna che stanno compiendo i Navacchia, nella conversione alla biodinamica. Ma anche agli “studi” compiuti in cantina, nell’ambito dalle analisi delle microvinificazioni e che trovano beneficio anche per tutta la produzione aziendale. Il colore è violaceo intenso, profondo e luminoso. Il naso si apre insolitamente su note agrumate, prima di lasciare la scena al frutto carnoso e croccante, che sfodera note di ciliegia matura e prugna. La complessità olfattiva viene esaltata anche da note speziate dolci e piccanti ed un accenno di balsamicità in chiusura. Al palato si mostra ancora un po’ contratto, segno che tutto il potenziale che possiede è espresso solo in parte. Avvolgente e pieno e ben supportato da una freschezza che va al di là di quelle che sono le aspettative di una 2007, vede l’unica nota stonata e che gli ha impedito di spiccare il volo, in un tannino che risulta particolarmente evidente in chiusura e che (crediamo) difficilmente troverà un suo equilibrio in futuro.
87/100 – Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Petrignone 2006 (Cat. B)
La qualità del lavoro che stanno compiendo i fratelli Navacchia può trovare completa incarnazione in questo Petrignone 2006, che si colloca poco più in basso del fiore all’occhiello aziendale. Questo significa che gli sforzi giornalieri compiuti, interessano tutta la produzione e non importa se il confronto può risultare improprio visto che stiamo parlando di due annate completamente diverse. La 2006 imprime meno polpa e più grinta. Il naso è meno ricco, più fine, intenso e gia seduce per un’apertura aromatica completa e suadente. In bocca è di discreto spessore, fresco e sapido, ma con un tannino che si mostra più grossolano.
Vini Dolci
87/100 – Albana di Romagna Passito Casa Lola 2007 (Cat. D la 0,500)
Il passito di casa Navacchia, ha subito un ridisegnamento nella forma. Ha subito una cura dietetica che gli ha permesso di perdere un po’ di peso, rispetto al passato, privilegiando una linea aromatico-gustativa, molto più snella ed elegante. Si è rinfrancato anche sulle tonalità del frutto, caricandolo di sfumature più fresche ed abbandonando alcuni dei segnali ossidativi, che si sono trovati in diverse versioni precedenti. Tutto a beneficio della finezza e della linearità. Piacevole anche per un pubblico che preferisce dei toni più spontanei e meno cerebrali, mentre per chi predilige invece un carattere più moelleux, è pregato di rivolgersi altrove.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Tre Monti
Via Lola, 3
40026 Imola (BO)
Tel: +39 0542 657116
Fax: +39 0542 657122
Skype: TREMONTIWINES
Sito Web: www.tremonti.it
Indirizzo posta elettronica: tremonti@tremonti.it
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