(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1855
Proprietà: Alois Lageder
Enologo: Luis von Dellemann
Agronomo: Alois Lageder
Addetto al ricevimento: Ulrike Barcatta
Ettari di proprietà e/o affitto: 60 ha di proprietà più 100 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: ca 1.500.000
Vendita diretta in Cantina: SI – presso la nostra Weinschenke Vineria Paradeis (lunedì – domenica ore 9.00 – 20.00, giovedì fino alle ore 23.00, domenica chiuso, T 0471 809 580, paradeis@aloislageder.eu; http://www.aloislageder.eu/ita/paradeis.php
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: l’azienda si può visitare solo su prenotazione, chiamando lo 0471 809 580 o scrivendo a paradeis@aloislageder.eu da lunedì a venerdì, ore 9.00 fino alle ore 17.00, degustazione dei nostri vini presso la Weinschenke Vineria Paradeis
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: coltivazione biodinamica
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
Vini Bianchi
84/100 – A.A. Chardonnay Gaun 2009 (Cat. B)
Sottile e diretto è il Gaun di Lageder. Non vuole essere paragonabile al fratello maggiore, ma vuole vivere storia a sé. Una storia magari semplice, ma con una scrittura di grande piacevolezza.
90/100 – A.A. Chardonnay Lowengang 2007 (Cat. E)
Bissato il successo dello scorso anno, grazie ad una prova maiuscola per definizione e intraprendenza, pur non possedendo lo stesso charme e la medesima articolazione, in questo caso un po’ frenata da una freschezza che non trova il giusto affiatamento con lo spessore, ma che grazie al consueto apporto sapido, trova comunque il bandolo della matassa per chiudere in bellezza e non stancare la beva. Saporito ed elegante il finale.
84/100 – A.A. Gewuztraminer Am Sand 2008 (Cat. C)
Frutto caratterizzato da una virata citrina e tagliente, anticipa un quadro singolare e abbastanza essenziale nella forma, pur riconoscendogli una validità tipologica. Bocca coerente, ma che tende a congedarsi abbastanza rapidamente.
84/100 – A.A. Pinot Bianco Haberle 2009 (Cat. B)
Colore giallo paglierino sgargiante e luminoso, così come il frutto incisivo e vigoroso, fresco, di frutta a polpa bianca, acacia e biancospino. Bocca semplice ma molto più delineata che in passato. Con una persistenza che non si farà magari ricordare, ma che risulta godibile e beverina.
84/100 – A.A. Pinot Grigio Porer 2009 (Cat. C)
Si pone sullo stesso piano del punteggio rispetto a quanto giudicato lo scorso anno, ma con un pizzico di incisività in più. Frutto percepibile nella sua completezza al quale si aggiungono delle striature floreali e il consueto acuto minerale. In fase gustativa si orienta sui medesimi binari con quel plus di vitalità introdotta in precedenza. Croccante e fresco è il tenore fruttato in chiusura.
Vini Rossi
90/100 – A.A. Cabernet Sauvignon Cor Romigberg 2006 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Saltata la 2005 perché annata non all’altezza, Alois Lageder propone il suo Cor in un millesimo splendido. La 2006 ci regala una delle interpretazioni più dinamiche della storia di questo vino. Un frutto che dovrà dire ancora molto in futuro, ma capace di regalare una precisione nel dettaglio notevole. Bocca in estrema coerenza sensoriale, ma dove le parti dure tendono ad avere la meglio in questo momento e dove il rigore del tannino avrà tutto il tempo per essere mitigato.
85/100 – A.A. Lagrein Lindenburg 2006 (Cat. D)
Più monolitico e più chiuso del solito è il Lindenburg 2006 di Alois Lageder. Tende a rilevare un lieve tocco vegetale a dare maggiore rigidità ad un frutto meno polposo e meno accondiscendente. Al palato si mostra snello, moderato nell’apparire e con una chiusura un po’ precoce di quanto ci saremmo aspettati da questa etichetta.
89/100 – A.A. Merlot Alois 2004 (Cat. F)
Soglia della super eccellenza appena sfiorata per la versione 2004 del Merlot della prestigiosa azienda di Magré. Vino spesso, deciso, espressivo, manca solo in una maggiore cura del dettaglio per essere precisi. Ed è proprio questo che non gli ha permesso di raggiungere un livello più consono ai suoi mezzi. Il profilo olfattivo si mostra già subito aperto e gradevole nell’immediato. Humus e sottobosco ne fanno da puntiglio ad un frutto carnoso e ben eseguito. Bocca per le rime. Agile e accomodante allo stesso tempo. Fino in chiusura.
86/100 – A.A. Pinot Nero Krafuss 2007 (Cat. E)
Di facile e chiara lettura è il Krafuss di Alois Lageder. Sviluppato come sempre intorno al suo carattere fruttato e la notoria matrice caffeosa, mostra un’anima più polposa se paragonato all’edizione precedente. Al palato la trama tannica si sviluppa con equilibrio e con un pizzico di incisività in più. Buona la lunghezza.
86/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Beta Delta Rosso 2008 (Cat. D)
Un naso diretto, compatto e diretto in un tessuto olfattivo e gustativo pimpante e spigliato, più di quanto possa offrire invece la morbidezza e lo spessore. Acidità appuntita in un quadro croccante e fragrante.
87/100 – Vigneti delle Dolomiti IGT Merlot Cabernet Cason Hirschprunn 2006 (Cat. D)
Curioso, atipico e originale come suo solito, è il Casòn Hirschprunn di Lageder. Taglio bordolese arricchito dalla presenza di uve Lagrein e Syrah da vigneti coltivati in biodinamica, la versione 2006 ha dato origine ad un vino riuscito, piacevole e, dicevamo, originale. Frutto ricco, pieno, dotato di un ventaglio speziato allo stesso tempo dolce e pungente. Lo stesso dicasi alla gustativa, dove questa impronta, aiutata dall’acidità e dalla sapidità, ne fanno un vino scattante e apprezzato da chi ama questo genere di vini, piuttosto di quelli che prediligono le rotondità e le morbidezze.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Vini bianchi
90/100 – A.A. Chardonnay Löwengang 2006 (Cat. E)
Altissimo Ceto.
Con l’annata 2006, possiamo tranquillamente affermare che siamo di fronte al vino che tutti ci aspettavamo da Alois Lageder. Persona che non ha bisogno di presentazioni e di cui vi abbiamo abbondantemente parlato sulle nostre pagine. Uno Chardonnay Löwengang inebriante. A cominciare dal trovato equilibrio tra frutto, sostanza e legno. Il profilo aromatico in profondo mutamento verso una maggiore incisività ed una importante personalità. Quest’ultima sicuramente aiutata dalla conversione che stanno subendo i vigneti verso una coltivazione, il più naturale possibile. Fondamentale anche il ruolo che ha giocato l’annata. Figlio di una vendemmia felice, lo Chardonnay colpisce per una veste dorata e vivace, l’impatto olfattivo campeggia con un ventaglio aromatico di carattere esotico, proveniente da un legno, come dicevamo, felicemente integrato. Convoglia melone e ananas sciroppata, che si accompagnano a sensazioni di burro e noce moscata e si ravviva con note balsamiche, vaniglia e cioccolato bianco. Al palato si fa’ subito secco, quasi asciutto, prima di liberarsi nella sua avvolgenza con lo spessore che lo contraddistingue, morbido, caldo e con immensa freschezza. L’intensità del frutto si dipana in maniera larga e sontuosa, un vino immediato e convincente, che si corteggia con un fin di bocca minerale e speziato. Un vino da applausi e che ci auguriamo possa crescere in futuro con il cambiare dei millesimi.
84/100 – A.A. Pinot Bianco Haberle 2008 (Cat. B)
Un vino al tempo stesso, peculiare e speculare… dove i timbri sono molto caratteristici. Provenienti da una varietà che se lavorata al meglio, non può che emergere e far conoscere i suoi tratti fruttati di pesca bianca e agrumi, una florealità che distingue fiori di zagara e gardenia e poi l’apertura dettata da quello stile Alois Lageder, con una gustativa che appare calda e morbida, larga e sapida, cosi da terminare lineare e rinfrescante.
84/100 – A.A. Pinot Grigio Benefizium Porer 2008 (Cat. C)
Un vino che si manifesta all’assaggio con un carattere abbastanza interlocutorio per essere un vino di Lageder. Complessità aromatica che si percepisce attraverso dei canoni che descrivono l’ottima mineralità del calice accoppiata ad un profilo del frutto, con un timbro che lo elegge fresco e beverino, con felici sprazzi di aromi di erbe di montagna. A cui fa seguito uno sconfinamento gustativo, con dei forti richiami di note surmature e pastose. Possiamo considerarlo come un estro nello stile?
87/100 – A.A. Terlaner Thanhammer 2006 (Cat. C)
Altissimo Ceto.
Alois Lageder, non ci stancheremo mai di dirlo, è tra i più efficaci interpreti tra quelli che riescono a “centrare”, in maniera precisa con una affidabilità quasi maniacale, relativamente a quello che è il sottile gioco del legame varietale e territoriale, rilasciando delle brillanti interpretazioni personali di carattere. E quando sembrava che uno dei vini meno compresi, sotto questo aspetto, come il Tannhammer, sembrava soccombere ad una legge involutiva perfida se raffrontato al resto della produzione top di questa cantina, ecco che vediamo Alois tirare fuori il coniglio dal cilindro! Offrendo una prova magistrale e dove avrà bisogno in futuro, di aggiungere solo maggiore dinamismo.
84/100 – A.A. BD 2008 (Cat. B)
Abbiamo come l’impressione, che ne sentiremo parlare molto di questo vino in futuro. Nello stato attuale in cui si trova, esibisce una posizione di lavori in corso e che ciò che ci verrà regalato con le prossime versioni, sarà di tutt’altra caratura. BD sta per Biodinamico ed è il progetto chiaro, preciso ed intenzionale delle idee di Alois Lageder, di ricercare un legame più profondo con la “sua” terra. Luminosa la tonalità dorata a cui segue una profumazione che elegge frutta esotica e deliziosa speziatura. Non di grandissima complessità, ma un vino che si lascia apprezzare per un ritmo graziatamente fresco e per un’identità che richiama armonie e piacevolezze di beva.
83/100 – A.A. Riesling Rain 2008 (Cat. B)
Il Rain di Lageder si conferma perfettamente in linea con la direzione impostata dal suo titolare. Tuttavia, non riesce ad incidere in maniera importante, come è capitato con altri vini, non andando oltre alla soglia della correttezza aromatica-gustativa. Sappiamo che Alois è capace di marchiare a fondo i suoi vini con la sua personalità. Cosa che auspichiamo avvenga presto anche con questa tipologia.
Vini Rossi
89/100 – A.A. Cabernet Cor Romigberg 2004 (Cat. F)
Ci troviamo di fronte sicuramente ad una delle più belle espressioni mai fatte del Cor di Lageder, ma anche quello che ha destato non pochi problemi in fase di degustazione, per via di alcune sue reticenze e che possono avere influito (in termini di pochi centesimi) nel suo giudizio finale. Un vino alla ricerca di un suo equilibrio e di una sua dimensione, ma dove non manca personalità ed intraprendenza, con quel carattere aromatico di prugna, cassis e legno di cedro. Bisognoso, ne siamo certi, di tempo per comunicare tutto ciò che ha da dire, per il volume e per gli elementi che contraddistinguono potenziale e apprezzamento. In fase gustativa, punta molto i piedi per il suo tannino presente, minuto e di grande importanza, che lo rende adatto (al momento) solo per palati forti, che incide anche in fase di valutazione dell’analisi della profondità post gustativa.
85/100 – A.A. Lagrein Lindenburg 2005 (Cat. D)
Si è mostrato un vino abbastanza rigido nello sviluppo e teso nell’espansione del frutto. Chiuso ed introverso, probabilmente generato da alcuni “durismi” dell’annata, con richiami aromatici che dettano susina, nespola e sfumature di pomodoro cotto. La disposizione palatale è invece molto soave e vellutata, con un tannino fine e levigato, ma la dinamicità appare frenata per un’acidità che presenzia ma non articola, dove la corposità è misurata e con un finale fruttato molto più disposto di quanto percepito all’olfatto.
88/100 – A.A. Merlot 2003 (Cat. F)
Molto più propositivo ed esuberante del Cör Romigberg, molto più estroverso e cordiale del Lindeburg, il Merlot di Alois Lageder. Complice un’annata come la 2003 che gli ha donato ampiezza ed avvolgenza, calore (ma non cottura) e rindondanza del frutto, a preludio di un approccio gustativo, ove un tannino mai cosi inserito, si fa strada attraverso un circuito che percorre una sfera fruttata e sostenuta da brillante acidità, che esalta un bouquet di fiori secchi, sottobosco e note fumose. E dal congedo vigoroso e armonico.
87/100 – A.A. Pinot Nero Krafuss 2006 (Cat. E)
Stimolante personificazione della versione 2006 del Pinot Nero a cui Lageder lascia tutto l’aspetto ed il consueto fascino misterioso, tipico del Krafuss. Diretta la profumazione, incentrata molto sul frutto, con caffè e viola che dettano il tema nello sviluppo. Poi nell’assaggio si configura come un elemento dapprima alienante e poi con una carica che manifesta precisione di esecuzione, ad affiancare un tannino fine e un carattere balsamico sul finale.
87/100 – A.A. Casòn Hirschprunn 2004 (Cat. D)
Vino che evolve con convinzione ed esaurienti finiture di esecuzione, tanto da dimostrare un frutto di grande carattere e vitalità, alternato ai tratti speziati e floreali, più soffusi, ma presenti e ben articolati. Al palato, tannini e acidità appaiono dotati e misurati al tempo stesso e si distendono in equilibrio attraverso un tessuto senza eccessi, che esalta fruttosità e media lunghezza, in un finale sapido e gradevole.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Tenuta Alois Lageder
Tòr Löwengang,
Vicolo dei Conti 9
39040 Magré sulla strada del vino (BZ)
Tel: +39 0471 809 500
Fax: +39 0471 809 550
Skype: –
Sito Web: www.aloislageder.eu
Indirizzo posta elettronica: info@aloislageder.eu
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