(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1985
Proprietà: Marco e Tiziana Parusso
Enologo: Marco Parusso
Agronomo: Marco Parusso
Addetto al ricevimento: Tiziana Parusso
Ettari di proprietà e/o affitto: 13 ha di proprietà più 10 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: 110.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: viticoltura di carattere biologico
Utilizzo di lieviti selezionati: No
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
91/100 – Barolo 2007 (Cat. E)
Non crediamo di avere mai avuto a che fare con un Barolo così buono in casa Parusso. Almeno per quanto riguarda quello più “classico”. Pieno, ricco e di sostanza. Il quadro aromatico si apre con sensazioni dolci e speziate in prima battuta, prima di vedere emergere il frutto con il passare dei secondi. Più godibile e meno teso è anche al palato, dove si allarga con maggiore generosità, anche grazie ad una trama tannica di maggiore velluto.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
89/100 – Barolo 2006 (Cat. E)
Possiamo tranquillamente ufficializzare che il nuovo corso ha trovato la sua più alta espressione con la batteria dei 2006 proposta, la quale supera di gran lunga la pur ottima 2004. E dove incominciare a parlarne, se non dal suo Barolo “classico”? Vino che incide e si fa notare solo dopo l’ossigenazione (impressionante la tenuta anche di più giorni a bottiglia aperta), rispecchia fortemente il carattere dato da Marco Parusso in perfetta simbiosi con l’annata 2006. Frutto polposo ed incisivo, con note di frutta matura da mordere e di spezie pungenti, gli donano un’indole un po’ troppo nervosa al primo approccio. Palato coerente e perfettamente in linea. Avrà bisogno ancora di un anno di bottiglia prima di addomesticarsi. Cinture allacciate, perchè nei prossimi millesimi si sarà molto da divertirsi…
94/100 – Barolo Bussia 2006 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Marco Parusso è sapiente vigneron in quel di Monforte d’Alba. Attivo ed instancabile come pochi, continua a sperimentare, studiare, testare ciò che è meglio per arrivare ad una sempre maggiore espressività dei suoi vigneti. La 2004 aveva segnato una tappa fondamentale, poiché i vini hanno tracciato una linea di demarcazione. Vini più cerebrali, affusolati ed istintivi. Meno dolci e suadenti di un tempo, guadagnano in allungo, con un frutto più evoluto di altri vini degustati in queste sessioni, ma non per questo meno propensi alla tenuta del tempo. Certo, le durate sono tutte da verificare, ma le basi dicono così. Vini di personalità, quindi i Barolo di Marco, lineari e scorrevoli, si ricordano al palato per avere una suadenza in grande stile, data soprattutto dalla maturità estrema del tannino. E con il Bussia a capeggiare la fila con grande tenacia. E fascino.
92/100 – Barolo Le Coste-Mosconi 2006 (Cat. G)
Un po’ meno intrigante del Bussia, ma ugualmente profondo, intenso ed appassionato nell’anima. Meticoloso e di grande definizione aromatica, con quel carattere generoso e cortese nell’approccio. Frutto macerato, ciliegie sotto spirito, cioccolato e spezie. Legno perfettamente giocato, solo bisognoso di tempo per equilibrarsi. Bocca con un pizzico di terrosità sul finale, in seguito ad una linearità agile e disinvolta. Ma con quel pizzico di spessore in più, che caratterizza il Le Coste-Mosconi. Da sempre.
91/100 – Barolo Mariondino 2006 (Cat. F)
Disinvolto, spontaneo, spensierato e spigliato. Sono solo alcune tra le definizioni che potrebbero rendere l’idea del Mariondino di Marco Parusso. Il più sottile e lineare dei Barolo 2006 di Marco, da uve provenienti da Castiglione Falletto. Sicuramente meno profondo dei suoi fratelli, possiede però in cuor suo, quel carattere appuntito e dinamico già da subito, che ne fanno un Barolo di buona prontezza e di facilità di beva. Grazie ad una freschezza di grande rilievo, senza essere troppo snervante. Per tutti.
85/100 – Langhe Nebbiolo 2008 (Cat. B)
Naso di un’annata sicuramente meno esuberante di quella raccontata lo scorso anno, ma con un taglio stilistico davvero singolare, dove oltre al solito carattere immediato, croccante e “aromatico” che Marco Parusso vuole imprimere a questa tipologia, troviamo un corredo fatto di erbe aromatiche davvero piacevole. Bocca che gioca in primis sulla dolcezza del frutto, con un buon equilibrio gustativo che ti trascina fino alla fine del bicchiere e che ti viene voglia di riversarne.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
86/100 – Langhe Nebbiolo 2007 (Cat. B)
A partire dall’annata 2004 è iniziata una nuova vita in casa di Marco Parusso. I vini si sono snelliti, appaiono meno “ciccioni” e si sono spogliati di quei sentori di legno che spesso risultavano esibizionisti. Ora troviamo vini più agili ed articolati, anche nel frutto, capaci di tenere anche per più giorni a bottiglia aperta. Se poi, in questa versione, vi dovesse capitare di percepirlo dotato di un frutto molto caldo, la conseguenza è da ricercare nel fatto che Marco decida di applicare una filosofia, estesa su tutte le uve, che lo porta a raccogliere le uve al limite della vendemmia tardiva.
91/100 – Barolo 2005 (Cat. F)
Marco Parusso, ha voluto “festeggiare” così la 35a vendemmia. A detta di lui “con un Barolo come faceva mio padre”. Ottenuto da un blend di uve nebbiolo provenienti dai diversi cru aziendali, anzichè produrli (l’annata per lui comunque non sarebbe stata all’altezza) singolarmente. Ma il vino segna comunque il passo del nuovo corso di Parusso iniziato lo scorso anno, passando ora con questo 2005 e con il culmine che molto probabilmente toccherà con i 2006 il prossimo anno. Dei sistemi di “lavorazione” e “trasformazione” delle uve, che per ora sembrano dargli ragione, visto il vigore e la maturità che hanno i vini, con un beneficio che va’ a toccare soprattutto la qualità dei tannini, che risultano meno verdi e con l’acidità, sempre presente e vibrante, ma meno appuntita.
91/100 – Barolo Riserva Bussia 1999 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Appartiene ancora ad una passata dimensione della vita professionale di Marco Parusso e non a quella nuova che stiamo vivendo con i vini più “giovani”, ma nulla ci vieta di complimentarci per la precisione stilistica e la definizione aromatica, segni di un’uva proveniente da un grande terroir e sapientemente vinificati con grande maestrìa. Anche l’olfatto non sembra per niente penalizzato da tratti dolci derivanti dal legno, cosa che invece ha caratterizzato in passato alcune versioni di questo bravo produttore langarolo. Al palato è largo, arioso e coinvolgente. I tratti vigorosi dell’acidità e del tannino sono quelli che ci piace riscontrare in un 1999, ma con il pregio, riscontrabile nel bicchiere, di fare come le buone ciliegie. Una tira l’altra…
87/100 – Langhe Bianco Bricco Rovella 2006 (Cat. D)
Conoscendo la proverbiale passione dedita alla coltivazione del Sauvignon di Marco Parusso, abbiamo pensato di introdurlo come virus, proprio quì. Insieme ai “mostri” dell’enologia friulana. Con la 2006, Marco raggiunge una delle vette più alte mai prodotte dal suo Bricco Rovella e dove l’annata è stata sicuramente di aiuto, dando quella giusta maturazione al vitigno, in una zona “difficile” come la Langa, visto che siamo vicini al Tanaro e non all’Isonzo o alla Loira. Il frutto è magnificamente in equilibrio con la “dolcezza” del legno. Sensazioni esotiche del vitigno che si fondono con quelle del rovere. Il vegetale che fa capolino senza mostrare cedimenti. Una gustativa lunga, fresca e vivace ed un finale molto elegante. Espressione anch’esso del nuovo corso di Marco Parusso.
88/100 – Barbera d’Alba Superiore Vecchie Vigne Ornati 2006 (Cat. B)
Altissimo Ceto.
A costo di ripetersi all’infinito, sembrerebbe che il “nuovo corso” della storia di Marco e Tiziana Parusso, stia dando i suoi frutti, non solo dal punto di vista del dinamismo e dalla minor concentrazione, ma anche per una maggiore integrazione e “digestione” dei legni e con dei profili olfattivi che segnano un’impronta più originale. Anche per il vino in questione, vale questo. Un profilo olfattivo sempre di buona ricchezza, ma non pesante. Al gusto segna il passo, con maggiore determinazione di quanto registrato al naso, con un finale (come lo definiamo noi…) da Altissimo Ceto.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Parusso
Località Bussia
12065 Monforte d’Alba (CN)
Tel: +39 0173 78257
Fax: +39 0173 787276
Skype: –
Sito Web: www.parusso.com
Indirizzo posta elettronica: info@parusso.com
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