Pio Cesare

(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)

Anno di Fondazione: 1881
Proprietà: Pio Boffa
Enologo: Pio Boffa e Paolo Fenocchio
Agronomo: Claudio Pirra
Addetto al ricevimento: Cesare Benvenuto
Ettari di proprietà e/o affitto: 60 ha
Produzione annuale in bottiglie: ca 400.000
Vendita diretta in Cantina: NO
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.

Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: agricoltura integrata.

Utilizzo di lieviti selezionati: SI.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2011/2012:

89/100 – Barbaresco 2007 (Cat. F)

Vino in pieno stile Pio Cesare. Uno stile fatto di equilibrio e precisione che potrà far storcere il naso a chi cerca temperamento e carattere, ma che riesce a mettere d’accordo un pubblico di ampie vedute e per chi vuole una maggior facilità di lettura. Sia ben chiaro, stiamo parlando di un bel vino di sostanza e articolazione, capace di mettere in luce quel carattere caldo e avvolgente del frutto di un’annata come la 2007 ed un finale vanigliato che non sbilancia il contrappeso a favore del legno. Bocca fresca e avvolgente data dalla spinta alcolica ed un finale che si ripropone sui medesimi tratti distintivi.

93/100 – Barbaresco Il Bricco 2007 (Cat. G)

Altissimo Ceto

Un vino che entrerà a pieno merito nel palmares dei grandi vini della prestigiosa cantina albese. Un vino che è un tuffo nel passato che impersonifica uno stile longevo abbastanza usuale per la Pio Cesare, ma anche ricco e articolato già dalle prime battute.. Un vino capace di attirare le grazie di molti appassionati. Potenza in un guanto di velluto, croccantezza del frutto, ma anche polpa, spezie e tanta balsamicità. Bocca eccelsa nella cesellatura del tannino e roboante nella propagazione del calore e dell’articolazione. Da tenere via per svariati anni se vorrete goderlo al meglio.

90,5/100Barolo 2007 (Cat. F)

In questo millesimo abbiamo trovato un Barolo di Pio Cesare più cauto e riflessivo nell’approccio, ma decisamente più saldo e compatto di altre edizioni. Note di frutta matura appena colta e di speziatura pungente, il profilo olfattivo si offre largo e completo. Bocca coerente per quanto riguarda la perseveranza, tanto agile, quanto macchinoso in certi ingranaggi, bisognosi solo di tempo per essere “oliati” al punto giusto e trovare così maggiore dinamismo. Chiusura bella ed efficace.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2010/2011:

89/100 – Barbaresco 2006 (Cat. F)

Lo stacco tra il cru ed il “classico” di casa Pio Cesare è più siderale di quanto non fu riscontrato invece con la 2005. E strizzando l’occhio all’annata, diremo che è anche abbastanza normale. Non tanto sul piano dello spessore o della struttura, ma quanto su un diverso approccio stilistico dei due vini presi in considerazione e che vuole, nel caso del “base” trovare quell’armonia e quell’equilibrio che lo portano ad una soglia di apprezzamento più precoce e che lo rendano più godibile. Tuttavia, gli amanti del genere, dovranno ancora conservarlo qualche anno in cantina, prima di poterlo cogliere al pieno delle sue potenzialità.

92/100 – Barbaresco Il Bricco 2006 (Cat. G)

Altissimo Ceto

Il trend di crescita sostanziale, iniziato qualche millesimo fa da questa prestigiosa cantina di Alba, trova il suo picco massimo con la versione 2006 de Il Bricco e (lo vedremo nei prossimi giorni…) de l’Ornato. Lo stile Pio Cesare, fatto di vini essenziali nel carattere e pieni nella sostanza, aggiungono anche più personalità all’insieme, se paragonati al passato. Può essere che questo giovamento sia riscontrabile nei lavori in cantina che sono stati ultimati e quindi abbiano raggiunto anche un grado di stabilità. Un vino da vedere ovviamente in prospettiva (quello che ha portato a spuntare questo punteggio), così come è solito trovare nel personal style di questa azienda, con un vino che ha allacciato le cinture e si è incamminato per un viaggio lungo. Molto lungo. Anche voi, cari lettori, concedetegli tempo. Giusto quello che serve per fargli terminare il rodaggio e potrete trarre il massimo da questa bottiglia. Anche sul piano emotivo.

89/100 (?) – Barolo  2006 (Cat. F)

Molto restìo nel carattere, sta attraversando una fase dove non riesce ad uscire dal suo guscio con il fine di impressionare il panel e convincerlo che la stoffa e lo spessore sono di gran lunga superiori rispetto a quanto offerto con la 2005 e che si era posizionata su ben altro punteggio. Un 89 sulla fiducia, con il consiglio di aspettarlo ancora un anno prima di capire il suo vero valore. Molto più propositivo ed espansivo è l’Ornato di pari annata.

93/100 – Barolo Ornato 2006 (Cat. G)

Altissimo Ceto

Se c’è un vino che ha fatto un significativo salto in avanti, quanto a maturità e prestanza, quello è proprio l’Ornato di Pio Cesare. E non poteva deludere in questo millesimo, anche se stiamo parlando di un vino che dovrà trovare ancora l’equilibrio più confacente per smorzare il suo stile duro ed ostinato. Infatti, il profilo olfattivo risulta chiuso, pigro a concedersi, a tratti sonnacchioso. Ma sotto, la materia prima, è di quelle cospicue. Ricco, solido e pieno. Complesso e variegato all’olfatto, molto centrato sul frutto, con quel carattere incisivo e tenace, tipico di Serralunga. Ma la prova della saggia maturità raggiunta la troviamo al palato, capace di concedersi con potenza ed eleganza, senza cedimenti e senza intoppi. Facendo breccia su binari non facili, dettati dall’autorevolezza dei tannini e dal lato tranchantdell’acidità. Per gli amanti del genere thriller.

86/100 – Langhe Nebbiolo 2007 (Cat. B)

Anche quest’anno, questa storica cantina di Alba, ha presentato una linea di vini di tutto rispetto e che avremmo modo di raccontarvi nelle prossime puntate. Il loro Langhe Nebbiolo si colloca solo un punticino sotto rispetto alla 2006 recensita nella scorsa edizione, ma dimostrando la medesima solidità e garanzia. Palato avvolgente e di media persistenza, che chiude pulito ed elegante.

 

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2009/2010:

87/100 – Langhe Nebbiolo 2006  (Cat. B)

Possiamo reputarla una sorpresa, quella di trovare qui, il Langhe Nebbiolo di questa storica casa di Alba. Ma tanto sorpresa non è… vi posso anticipare che la batteria di vini che è arrivata, e che abbiamo già avuto modo di degustare mentre vi sto’ scrivendo,  è di livello molto alto. Si è registrato un cambio di denominazione (prima era un Nebbiolo d’Alba) perché è entrata in produzione una vigna situata nel comune di La Morra. Consideratelo quasi come un buon biglietto da visita, per le descrizioni in divenire… Il naso è stato uno dei più belli incontrati in questa denominazione. Pulito, pieno, croccante con il giusto mix fruttato/floreale/speziato. Ci aspettiamo in futuro solo qualche “Kg” in più di “ciccia”…

91/100 – Barbaresco Il Bricco 2005 (Cat. G)

Altissimo Ceto

Ci sentiamo di asserire che anche Il Bricco 2005 sia uno dei migliori mai prodotti da questa prestigiosa casa. Nella degustazione dei nebbioli, vi abbiamo anticipato che ne avremmo visto delle belle. Incominciamo dal Barbaresco cru, ottenuto da uve che provengono da una delle posizioni più belle della denominazione. Si presenta con un frutto incisivo e dinamico. Al palato è un vino che possiede stoffa, potenza e definizione. Lungo il finale.

90/100 – Barbaresco 2005 (Cat. F)

La stoffa e la struttura che lo dividono dal prestigioso cru, direbbero che la differenza non si dovrebbe riassumere in un solo punticino. Eppure il Barbaresco “base”, seppur molto più longilineo, esprime comunque classe e potenza che gli ha permesso di passare la soglia dei 90 punti.

91/100 – Barolo 2005 (Cat. F)

Non sappiamo se chiamarla rivoluzione, trasformazione, cambiamento, rinnovamento, oppure semplicemente un “ritorno”. Tant’è che anche in questa 2005, si nota quel processo che ha portato questi vini ad acquistare maggiore spessore, solidità e coerenza, che sembrava ormai appartenere al passato oppure ai ricordi nostalgici di quelle emozioni che abbiamo avuto in una recente degustazione, quando abbiamo avuto la fortuna di assaggiare dei ‘61 e dei ‘67 strepitosi. Tornando a questa versione 2005, registriamo un quadro aromatico molto meno speziato ed evoluto ed una vena balsamica abbastanza insolita, difficilmente riscontrabile in passato, nei vini di questa casa proposti nel loro periodo di gioventù.

91/100 – Barolo Ornato 2005 (Cat. G)

Nel caso dell’Ornato il discorso è molto diverso di quanto evidenziato per altri produttori, quando ci siamo trovati a raccontare il loro gap ridotto tra Barolo “base” e Barolo “cru”. Infatti, se da un lato registriamo il notevole passo avanti dal punto di vista qualitativo registrato dalla Pio Cesare negli ultimi due millesimi, dall’altro possiamo dire che ci saremmo aspettati di più da questo vino, dove un’acidità piuttosto piccante ed un tannino abbastanza verde ed asciutto, ne “limita” la piacevolezza in chiusura, che lo avrebbe portato ad una maggiore distensione. E guadagnare anche qualcosina nel punteggio finale.

87/100 – Barbera d’Alba Fides 2006 (Cat. D)

Siamo sempre felici quando troviamo una batteria di vini proposta da un determinato produttore, con sintomi di grande sicurezza e garanzia, in tutti i vini messi in degustazione. Motivo in più, quando si parla di una storica cantina come quella della Pio Cesare di Alba. Sicurezze e garanzie che si attestano su di un livello molto alto e pronti a scommettere che ci rimarranno per parecchi anni. Non chiedetegli però di stupirvi con effetti speciali e non aspettatevi nemmeno delle grosse personalità. Ma un passo avanti è stato fatto nella maggiore precisione stilistica ed in bocca troviamo anche dei sprazzzi di ricchezza che non sembrano mai essere appartenuti.

I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:

Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00

Recapiti:

Pio Cesare
Via C. Balbo, 6
12051 Alba (CN)

Tel: +39 0173 440386
Fax: +39 0173 363680
Skype:
Sito Web: www.piocesare.it
Indirizzo posta elettronica: piocesare@piocesare.it

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