(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1989
Proprietà: Piero Palmucci
Enologo: Maestro Giulio Gambelli
Agronomo: Dott. Lucio Brancadoro
Addetto al ricevimento: Piero Palmucci
Ettari di proprietà: 12 ha
Produzione annuale in bottiglie: 40.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO. Ma si possono effettuare vendite attraverso e-mail.
Visite in cantina: possibile visita in azienda con tour guidato della cantina e assaggio dei vini in commercio
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: viticoltura biologica.
Utilizzo di lieviti selezionati: NO. Solo fermentazioni spontanee.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
93/100 – Brunello di Montalcino 2005 (Cat. H)
Nel versante meridionale di Montalcino, sui territori di Castelnuovo dell’Abate, si trova questa azienda gioiello. Ormai non stupisce più. O forse sì. Perché annata dopo annata, Piero Palmucci riesce a marcare vini franchi di assoluta precisione territoriale, dove uno dei migliori sangiovese Ilcinesi trova l’espressione ideale di finezza ed eleganza, tenendo il passo con le grandi produzione mondiali legate al concetto, spesso abusato, di terroir. Solo complimenti sentiti perché riuscire a mantenere questi canoni anche in un’annata non facile, vuol dire esperienza di vendemmie e conoscenza del proprio areale, vent’anni investiti in maniera egregia. Scarico nel colore, con un comparto olfattivo che muta ad ogni passaggio dimostrando profondità e varietà, frutti rossi, viola e legno finemente integrato spadroneggiano, al palato scorre come un fiume in piena ma allo stesso tempo è delicato e fresco, l’equilibrio è la dote principale, è un vino di fascino e personalità al quale non si può non resistere.
95/100 – Brunello di Montalcino Riserva 2004 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Decisamente fortunati… Avere l’occasione di degustare un altro capolavoro della storia enologica ilcinese, questa volta portante la firma di Piero Palmucci. Un altro testimonial perfetto. Di un’annata perfetta. Un vino che impressiona attraverso il carattere deciso, dinamico, repentino, unito ad un eleganza classica riferita ad un Sangiovese di Montalcino. Nel bicchiere appare trasparente e lucente nella sua veste rubino, un quadro olfattivo di assoluta nettezza e precisione nei ricordi, che spaziano da freschissimi lamponi alla rosa, da una mineralità iodata a cenni mentolati, china e sottobosco, ancora in crescita nonostante l’ampiezza odierna. Nella beva spicca fluida la ricchezza dell’acidità, assolutamente dominante al momento, uno spessore tannico importante ma di grande finezza, volume ed estratto si riscontrano in abbondanza, impresso a fuoco il marchio territoriale, stoffa da campione. Chiaro, brillante, trasparente nel colore ma soprattutto risulta esserlo nell’identità come nella qualità massima che un territorio di livello può raccontare. Ci aveva già convinto all’inizio, quando ci ha presentato il suo biglietto da visita, ma abbiamo fortemente voluto approfondire la conoscenza, consci del fatto che… amici così si incontrano raramente. E chi trova un amico, trova un tesoro…
88/100 – Rosso di Montalcino 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Emozionati, felici e piacevolmente sorpresi che potesse essere “solo un Rosso”. Scoperta poi la bottiglia, il tempo dello stupore ha lasciato subito spazio a quello delle conferme. Perché non stiamo parlando di un “semplice Rosso”, ma del Rosso di Mr. Palmucci. Ah! Ecco perché! Ok, risolto l’arcano.
Pur non possedendo la profondità del millesimo 2006, ci dice subito di che pasta è fatto. Scarico al visivo, naso ampio, che si dondola tra frutto rosso, sottobosco, macchia mediterranea, susina, cardamomo e liquirizia. Mentre al palato, viaggiando comunque sul medesimo alone divertente ed originale, il discorso si fa più serio, puntando diretto sull’eleganza. Molta eleganza. Di grande freschezza (mai sopra le righe, ne tantomeno “cruda”), ma a rilascio lento e continuo. Tannini perfetti, sinuosi, saporoso e lungo. E sembra non finire mai… Grande equilibrio per un grande vino. Bravi,bene,bis!
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Altissimo Ceto
Setosità, succulenza del frutto, scorrevolezza gustativa, armonia ed eleganza. Che dire di più? Per noi è un “piccolo Brunello”. Di grande equilibrio, dove la qualità tannica è perfettamente integrata con la struttura e ben supportata dalla freschezza. Per chi ama il Sangiovese. Oppure per chi cerca di capire cosa sia il Sangiovese, com’è fatto e per chi è al primo approccio… Questo campione rappresenta un elegante biglietto da visita!
96/100 – Brunello di Montalcino 2004 (Cat. H)
Altissimo Ceto
Pensare ai coniugi Palmucci, che solo nel 1989 hanno acquistato i primi terreni a Castelnuovo dell’Abate e vederli come abbiano raggiunto le posizioni di vertice nel territorio ilcinese in poco tempo, ci fa sicuramente piacere. Così come ci fa altrettanto piacere, assegnare l’Altissimo Ceto ad una versione come la 2004 che, a nostro modesto parere, lo potremmo semplicemente definire (non ce ne vogliano gli altri…): Il Brunello. Come tutti i vini di Palmucci, si offre (indubbiamente) scarico nel colore, quasi a far esprimere il terroir di Castelnuovo dell’Abate in maniera trasparente. Il profilo olfattivo è già fin d’ora di “facile” lettura. Per gli amanti del genere, espressivo nei suoi toni fruttati e floreali con una complessità minuta ma interminabile ed un uso del legno encomiabile. Ma tutte queste sono solo delle “piccole” caratteristiche di quanto poi ritroverete di lì a poco al palato. Capace di esprimere forza, potenza, autorità e carattere, tuttavia conservando quel classico timbro della casa, caratterizzato da uno sviluppo, muovendosi sui binari della leggiadrìa e della scorrevolezza. Sorprende già per il suo equlibrio, per la trama tannica di ottima fattura ed elegante, che fanno da preludio di una persistenza senza fine. A chi pensa, che il Sangiovese sia un cavallo zoppo e che abbia sempre bisogno di “qualcosa” per aiutarlo a stare in piedi, consigliamo di correre ad assaggiare questo Brunello per ricredervi. Certo non sarà un Brunello di facile comprensione, non apparterrà ad un certo tipo di “gusto” e vi risulterebbe difficile piazzarlo in alcuni mercati. Mettiamoci anche le difficoltà che per produrlo così, dovreste avere dei vigneti posti nei migliori cru, coltivarli in biologico, raccogliere le uve a completa maturazione prendendovi qualche rischio e vinificarle con sapienza, attenzione e naturalità. Ma solo allora, potrete concedervi il prestigio e la presunzione di aver prodotto semplicemente… il Brunello!
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Fattoria Poggio di Sotto
Località Poggio di Sotto
53020 Castelnuovo dell’Abate (SI)
Tel: +39 0577 835502
Fax: +39 0577 835509
Skype:
Sito Web: www.poggiodisotto.com
Indirizzo posta elettronica: palmucci@poggiodisotto.com
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