(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1986
Proprietà: Fratelli Di Meo
Enologo: Roberto Di Meo
Agronomo: n.d.
Addetto al ricevimento: Erminia Di Meo
Ettari di proprietà e/o affitto: 30 ha di proprietà più 20 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: 500.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI.Su prenotazione.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.
Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
87/100 – Aglianico di Irpinia IGT Vigna Olmo 2006 (Cat. A)
Questo vino stacca un po’ dallo stereotipo di aglianico, definito da sempre un vino con tonalità abbastanza “rustiche”. La nota caratterizzante in questo momento, soprattutto sotto il profilo olfattivo, è l’eleganza, con note di geranio in apertura ed un divenire di erbe aromatiche e sentori minerali. Le stesse sensazioni si ritrovano anche al gusto, ma in questo caso il vino “pecca di gioventù”, con un tannino ancora presente e netto, ma che comincia e creare una bella intesa con alcool e acidità dando comunque una piacevolezza complessiva. Dobbiamo avere ancora un po’ di pazienza per poterlo apprezzare pienamente, ma sicuramente ne varrà la pena perché i requisiti per la qualità ci sono tutti, anche se un pizzico di struttura in più gli potrebbe dare maggiore spessore espressivo e longevità.
85/100 – Fiano di Avellino 2008 (Cat. A)
E’ un vino molto particolare, il Fiano dei fratelli Di Meo. Mostra un carattere da Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”, con quell’approccio fine, elegante e molto affascinante. E quando poi incominci a prendere un po’ di confidenza con il bicchiere, ecco che sprigiona tutto il suo carattere, la sua grinta, senza uscire dagli schemi. Il naso è accattivante e di bella complessità, con sfumature agrumate, di camomilla, grandi note floreali e con una chiusura che ci rimanda al miele d’acacia. In bocca si rivela con grande coerenza, equilibrio ed una discreta persistenza, con quel timbro acido-sapido integrato ad una mineralità davvero piacevole.
83/100 – Greco di Tufo 2008 (Cat. A)
Sappiamo che la famiglia Di Meo opera promuovendo molteplici manifestazioni artistiche. Ma non solo, concepisce il vino stesso come una forma d’arte, concentrando tutte le proprie energia nella sua produzione. Basta vedere solo l’azienda per averne la conferma. La cosa che a noi piace, è che non cerca di stupire attraverso i suoi vini, ma si cerca di rispettare una netta collocazione territoriale ed una piacevolezza che è in stretta relazione con le caratteristiche delle stesse uve. Non cerca, se vogliamo collegarci alla grammatica, “paroloni” per esprimere un concetto semplice. Il loro Greco rivela un naso che in apertura ha note dolci e camomillate con sentori di pere ed una buona mineralità. Con un po’ di ossigenazione, esce un frutto dal carattere dato da un buon indice di maturazione. Mentre in bocca si gioca sulla linearità e la suadenza delicata, con la nota di frutta dolce e polposa che ritorna e riesce a trovare la giusta coesione con una freschezza, che resta comunque la regina incontrastata di questo vino.
83/100 – Coda di Volpe d’Irpinia IGT 2008 (Cat. A)
Un vino dal carattere tutto particolare, dove il vitigno Coda di Volpe acquista complessità e ampiezza da una piccola aggiunta di Fiano e Greco. Rispecchia in tutto e per tutto il carattere “non volevamo colpirvi con effetti speciali” dell’azienda, pur rivelando un timbro ambiguo e piacevole allo stesso tempo, dove arrivano nette note di cedro, miele di zagara, iodio e profumi floerali e salmastri che ci rimandano ad una freschezza che ci ricorda una piacevole brezza estiva. In bocca dimostra tutta la sua piacevolezza di beva con una bella acidità, alternata da un carattere minerale di grande interesse.
84/100 – Taurasi Riserva 2003 (Cat. E)
Colore intenso con sfumature porpora nel bordo che denotano una spiccata gioventù così come il naso con note ancora fraganti di marasca e una mineralità spiccata che conferisce discreta eleganza. In bocca tende a deludere un po’ le buone aspettative percepite all’olfatto, soprattutto in relazione alla non perfetta maturazione del tannino che conferisce eccessiva disidratazione e lascia secchezza nel finale. In questo momento l’acidità è frenata e l’alcool non si è ancora integrato con le altre componenti. Di conseguenza non abbiamo ancora la perfetta coesione tra le varie componenti. Anche questo vino dimostra come l’annata 2003 sia stata veramente difficile in un territorio soleggiato come la Campania, dove si raggiungono grosse concentrazioni in alcool che penalizzano le altre componenti. Giusto però non stravolgere l’essenza del vitigno cercando di ammorbidire troppo il vino lavorando eccessivamente in cantina. Caratteristiche che non si addicono di certo a questa prestigiosa cantina, conoscendo la loro storia, dove tendono a privilegiare le personalità del vitigno e le peculiarità date da una specifica annata.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Di Meo
Contrada Coccovoni, 1
83050 Salza Irpina (AV)
Tel: +39 0825 981419
Fax: +39 0825 986333
Sito Web: www.dimeo.it
Indirizzo posta elettronica: info@dimeo.it
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