(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1962
Proprietà: Fabrizio e Laura Bianchi
Enologo: Andrea Giovannini
Agronomo: n.d.
Addetto al ricevimento: Veronica Lagi
Ettari di proprietà e/o affitto: 206 ha di cui 72 vitati
Produzione annuale in bottiglie: 400.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su prenotazione
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: viticoltura a basso impatto ambientale
Utilizzo di lieviti selezionati: NO
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
87/100 – Chianti Classico 2009 (Cat. B)
I vini della famiglia Bianchi, o meglio, i vini che nascono dai terreni (siamo a Barberino Val D’Elsa) della famiglia Bianchi trovano come sempre una forte caratterizzazione nel mondo del sangiovese in stile classico. Si diversificano per eleganza, ma soprattutto per una trama tannica massiccia che è uno dei segreti della straordinaria longevità del “Castello” di Fabrizio e Laura. Il loro Chianti “base” è come sempre un’esplosione di frutta fresca come fragolina e lampone che emerge da un color rosso rubino/porpora, testimonial della certificata gioventù. Sul palato è divertente perché non smettereste mai, ma proprio mai, di berlo. Grande freschezza in complicità con quel suo modo di essere un po’ ruffiano, creano un mix di grande piacevolezza. Scheletro comunque robusto, tannini come da copione che si ergono sugli attenti, ma comunque integrati. Finale fresco e fruttato, perfetto per tutte le occasioni e soprattutto non occorre l’abito da sera con lui. Di fronte avete la versione più “casual” del Castello di Monsanto.
88/100 – Chianti Classico Riserva 2008 (Cat. D)
La 2008 è stata per Monsanto un’annata fresca ed anche discretamente piovosa e questo si riflette nella Riserva “classica” in questione. Rubino compatto e vivace, equilibrio tra frutto e legno, che rendono l’approccio olfattivo piacevole e varietale. La vena acida è fresca come un torrente di montagna, tannini sempre presenti, rispetto nella piena tradizionalità. L’annata dimostra una struttura più esile, se paragonato alle due che lo hanno preceduto, rendendolo più godibile nel breve periodo, attraverso un’equazione che si traduce con meno potenza e maggiore scorrevolezza. La costante invece è legata al tratto elegante che rimane intatto, il timbro del Castello di Monsanto.
93/100 – Chianti Classico Riserva del Cinquantenario 2008 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Applausi a scena aperta per un monumento dedicato al Re Sangiovese. Troppo anche chiedergli di identificarsi in una valutazione numerica, poiché qualunque essa sia, non renderebbe merito alla grandezza del vino in questione. Vino? Diremmo opera d’arte piuttosto… Il “Cinquantenario” è un vino celebrativo dell’azienda per festeggiare il traguardo delle cinquanta candeline spente. Prodotto in 2000 bottiglie in un’edizione unica, dalle uve ricavate della migliore parcella (quella ad ovest) del famoso cru aziendale: Il Poggio. In sintesi, il top del top. Infatti la Riserva Il Poggio non verrà prodotta nella versione 2008, è quindi consigliabile a tutti gli amanti della purezza del Sangiovese riuscire a metterci le mani sopra ad una di queste bottiglie, anche se l’impresa risulterà tra le più ardue. Un vino maestoso dicevamo, per ampiezza, complessità, volume, trama e nell’abbondante stoffa paragonabile a del puro lino, tanto è elegante, setoso e raffinato. Al primo impatto ti viene incontro una florealità olfattiva di rosa canina e violetta appena colta, lasciando poi spazio al frutto maturo, prima di un finale che sfocia in una speziatura dolce e di tabacco biondo. Palato inebriante, tosto nell’approccio, ma capace di essere fresco e vitale allo stesso tempo. Lo berresti a secchi. Peccato che questi secchi, si contino sulle dita delle mani.
91/100 – Chianti Classico Riserva Il Poggio 2007 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Monsanto-Style come sempre al servizio della Riserva Il Poggio. Una versione 2007 succosa e goduriosa come non mai, per uno dei capostipiti dei cru Chiantigiani. Una volta che le uve raggiungono le vasche in acciaio per la vinificazione, l’anima de Il Poggio prende forma e “temprato” nello spirito. Assume il suo carattere combattivo, quell’anima di rara forza, decisione e durezza. Questo oggi, poiché ci vorranno anni prima che il vino assumi equilibrio, completezza e sensibilità e distendersi con maggiore articolazione. Sarete quindi investiti da una cascata di Toscanità, di territorio, di Sangiovese come raramente capita. Imponente ed esplosivo all’olfatto come al gusto, viola e ciliegia, tannini e freschezza a iosa, ricchezza e vigore a riempire il palato. Una gioia di vivere che lo porterà lontano. Più di una degustazione, ha dimostrato che siamo di fronte ad uno dei vini toscani con la maggiore durata nel tempo. Nessun segreto, nessuna alchimia. Solo il carattere magico di un terroir (raccontato qui), coccolato dalle amorevoli mani di Fabrizio e Laura Bianchi. Questo è Il Poggio. Un vigneto, un vino, un must.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
87/100 – Chianti Classico 2007 (Cat. B)
Altissimo Ceto.
Se dovessimo fare una hit-parade dei vini chiantigiani dal forte richiamo territoriale ed una grande caratterizzazione del Sangiovese, Monsanto occuperebbe sicuramente le primissime posizioni. Sia nel caso di questo vino, sia nelle Riserve descritte in seguito. L’espressività ed il profilo olfattivo, formano un notevole vantaggio, capace di differenziarsi da tanti altri vini e che vanno oltre da quello che viene limitato con un punteggio in centesimi. Scarico nel colore, come è giusto che sia in vini con queste caratteristiche, ed un frutto aperto e fragrante. Di grande sviluppo aromatico nello speziato e nel tabacco. Al palato mostra da subito la medesima finezza, di livello assoluto. Un vino che non potrà colpirvi per grandi avvolgenze e concentrazioni, ma che lo fa con nerbo, spessore e grande saporosità nella chiusura di bocca. Ancora giovane con tanta strada da percorrere, ma godibilissimo già da oggi.
90/100 – Chianti Classico Riserva Il Poggio 2004 (Cat. F)
Altissimo Ceto.
A Barberino Val d’Elsa si fanno le cose per bene dal 1962, merito della famiglia Bianchi e grazie alla passione che hanno sempre messo al servizio della causa. Il Poggio è il cru aziendale di Chianti Classico più importante. Si potrebbe tranquillamente usare la visione della più corretta rappresentazione dell’innovazione nel rispetto della tradizione. A memoria, dovrebbe essere il primo esempio di vinificazione di uve da singolo vigneto in terra chiantigiana, senza l’impiego di uve bianche. Primi ad introdurre i tini tronco-conici in vinificazione e vedere come questi siano stati sempre messi al servizio, con ottimi risultati, del vitigno Sangiovese. Il Poggio ’04 è trasparente al visivo, con una prova olfattiva di livello, frutto rosso aperto fresco e fragrante, mineralità che ci piacerebbe definire quasi didattica (chi non ha ancora afferrato il concetto di mineralità infili pure il naso in questo bicchiere) e finale legato ad una spezia dolce e ben integrata. Al gusto si sente ampiamente che è figlio della sua annata, attraverso il sorprendente equilibrio ottimale nella qualità tannica, che la freschezza ben integrata. Caratteristiche reponsabili di una felice beva nel breve periodo, ma capace di sorprenderci con la consueta longevità a cui Il Poggio ci ha sempre abituati.
85/100 – Chianti Classico Riserva 2006 (Cat. D)
Una Riserva decisamente d’impatto, di carattere e personalità. Si mostra ancora un tipo duro, che non si perde in fronzoli e orpelli vari ed è capace di arrivare dritto al punto. Al palato si evidenzia nella sua indole giovanile, con acidità e tannini vivaci ed appuntiti, troverà la sua più naturale fisionomia tra qualche tempo, pur essendo gradevolissimo oggi, grazie anche ad un equilibrio con il legno che non copre l’espressione varietale del sangiovese. E magari doverci ricredere tra qualche anno per una sua rivisitazione, sul piano del punteggio. In positivo…
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Castello di Monsanto
Via Monsanto, 8
50021 Barberino Val d’Elsa (FI)
Tel: +39 055 805900
Fax: +39 055 8059049
Skype: –
Sito Web: www.castellodimonsanto.it
Indirizzo posta elettronica: monsanto@castellodimonsanto.it
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