(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1955
Proprietà: Famiglia Rocca
Enologo: –
Agronomo: –
Addetto al ricevimento: Daniela, Paola e Monica Rocca
Ettari di proprietà e/o affitto: 23 ha
Produzione annuale in bottiglie: 130.000 ca.
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su prenotazione.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: lotta guidata, inerbimento e trinciatura
Utilizzo di lieviti selezionati: Sì. Utilizzo di lieviti selezionati da ceppi autoctoni.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
88/100 – Barbaresco 2008 (Cat. E)
Continua la crescita costante del Barbaresco tout court di Angelo Rocca. Un vino che non possiede il ritmo e la cadenza dei suoi fratelli maggiori, ma che riesce ad accontentare un pubblico più ampio per la sua facilità di lettura e la sua “dolcezza”. Anche sotto il profilo del “legno” è migliorato nel suo equilibrio con il frutto. Tannino graffiante. Di media lunghezza.
91/100 – Barbaresco Ovello Vigna Loreto 2008 (Cat. F)
Tra le etichette proposte dalla famiglia Rocca, il Loreto andrebbe consigliato per chi ama più la classicità. Un po’ rigido, possiede un carattere che da sempre gioca piuttosto sul contrasto. Non possiede quel calore, quella polposità del frutto del Ronchi, ma dal canto suo ha un profilo che dalle prime battute si mostra più completo nell’espressione floreale e speziata, dando l’impressione di essere più pronto alla beva. Anche al palato, possiede un tannino con il rapporto di una pedalata in salita, ma sono quelli che danno linfa e vitalità. Tutto a beneficio del miglior spot del vitigno Nebbiolo. Quello pulito, chiaro e caratteriale.
94/100 – Barbaresco Ris. Brich Ronchi 2006 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Crediamo fortemente di essere di fronte al miglior vino prodotto da Angelo Rocca. Una riserva che prende a braccetto lo stile aziendale sotto l’insegna della suadenza, della polpa e della ricchezza, offrendo il plus di una vitalità ed una profondità davvero rilevanti. Gli estimatori capaci di apprezzare questo vino, magari saranno più delle bottiglie prodotte (solo 2.500) e noi siamo contenti di essere stati tra questi privilegiati, peccato solo che per ovvi motivi, abbiamo dovuto dare fondo ad una stappatura prematura. Impianto olfattivo di grande personalità, pregiato e raffinato nei modi. Palato che sprigiona forza, calore e potenza. Il tutto, con il garbo e la delicatezza di un tannino che sulle prime può apparire un po’ troppo vistoso, ma che tende a frenare la propria irruenza già al secondo sorso. Finale e persistenza da Altissimo Ceto. Per dirla in tre parole… un grande vino.
92/100 – Barbaresco Ronchi 2008 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Passo in avanti anche per il Brich Ronchi della famiglia Rocca. Un vino che può apparire un po’ troppo sdolcinato e ruffiano sulle prime, ma che con il passare dei minuti butta fuori tutta la sostanza che possiede, mostrando nerbo e generosità. Un ventaglio aromatico di buona ampiezza ma con ampi margini di crescita nella maturità. Lo sviluppo al palato sembra essere un po’ più rigido della versione precedente, ma analizzandolo bene nel dettaglio si capisce che c’è maggiore cura, dove pure il tannino appare più cesellato. Articolazione composta e all’insegna del frutto, sulla scia della sapidità. Da applausi.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
87/100 – Barbaresco 2007 (Cat. E)
Da un punto di vista dell’approccio e della semplicità di fruizione, il Barbaresco di Angelo Rocca e figlie, risulta un valido esempio rilevante. Naso diretto, semplice e lineare, tecnicamente ben fatto, pur se risulta privo, in sintesi, di lampi eccentrici e carichi di personalità. Un vino che vuole essere così, anche al gusto con agilità e freschezza di beva e con quel tocco di avvolgenza in più, dato dai valori dell’annata.
89/100 – Barbaresco Ovello Vigna Loreto 2007 (Cat. F)
Profilo olfattivo ricco ed esaustivo anche sul piano della godibilità. Tuttavia risulta di grande sostanza, ma meno incisivo rispetto al Brich Ronchi e alla versione 2006 dello stesso. Frutto maturo, polposo dove la ciliegia sotto spirito domina la scena e trova facilità di espressione con un taglio speziato e balsamico. Bocca in perfetta coesione, così come la trama tannica che come suo solito, risulta più aggressiva e generosa del fratello descritto qualche riga più su.
91/100 – Barbaresco Vigneto Brich Ronchi 2007 (Cat. F)
Ecco il risultato che ci si aspetterebbe sempre dal Brich Ronchi di Angelo Rocca. Capace pure, nel millesimo 2007, di spuntarla sul campione della versione che lo ha preceduto. Di un piano più incisivo e dinamico all’olfatto, il profilo offre profondità e armonia nei diversi stadi. Il tutto con compiaciuta eleganza, che lo rende piacevolmente intrigante. Palato più misurato, che si mostra pieno e avvolgente in prima battuta, salvo poi rinsaldarsi in una forma più contratta, data dalla asperità del tannino bisognoso di rendersi più docile in futuro.
85/100 – Nebbiolo d’Alba 2008 (Cat. B)
Un profilo aromatico, quello proposto dal Nebbiolo d’Alba di Angelo Rocca 2008, più dinamico e più equilibrato con il legno di tante altre versioni del passato. Gustativa dal timbro rampante nella sua giovinezza, di buona lunghezza ed un tannino da integrare.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
90/100 – Barbaresco Vigneto Brich Ronchi 2006 (Cat. F)
Alla fine il verdetto ha decretato un “pari merito” per quanto riguarda i due cru di Angelo Rocca. In una fase abbastanza contenuta a livello aromatico, buona la dinamicità al palato, con la consueta lunghezza sul finale. Da dimenticare in cantina…
90/100 – Barbaresco Vigneto Loreto 2006 (Cat. F)
Più esuberante, aromaticamente parlando, rispetto al fratellino. Al palato presenta la medesima vivacità e con un tannino meno “crudo”. Se dovete proprio fare un “infanticidio” e vorreste aprire un cru di Angelo Rocca oggi, stappate il Loreto.
89/100 – Barbaresco 2006 (Cat. E)
Di solito il Barbaresco “base” di Angelo Rocca non sfigura mai in mezzo ai cru di altri produttori e se vogliamo lavare i panni sporchi in casa loro, devo dire che, se valutato in gioventù, anche lo stacco dal Loreto e dal Brich Ronchi, non sembra poi così sorprendente. La cosa non ci dispiace affatto, proprio perché conosciamo la cura e la maestria che ci mette Angelo nella vinificazione di tutti i suoi vini.
85/100 – Barbera d’Alba 2008 (Cat. D)
Freschezza, vitalità ed energia anche per la Barbera d’Alba “normale” di Angelo Rocca. Giocata anch’essa sul frutto e sull’equilibrio, può apparire, a prima vista, un po’ invasiva per il legno messo in evidenza. Bisognosa di qualche minuto, prima di dare il giusto taglio del suo profilo olfattivo, mentre al palato si offre succosa e morbida.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Albino Rocca
Strada Ronchi, 11
12050 Barbaresco (CN)
Tel: +39 0173 635145
Fax: +39 0173 635921
Skype: –
Sito Web: www.roccaalbino.com
Indirizzo posta elettronica: roccaalbino@roccaalbino.com
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