Duca di Salaparuta

(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)

Anno di Fondazione: 1824
Proprietà: Illva Saronno Holding – Augusto Reina Presidente
Enologo: Team di tecnici con a capo Francesco Miceli e Giuseppe Spagnuolo
Agronomo: Francesco Pizzo
Addetto al ricevimento: Ilia Asturi
Ettari di proprietà e/o affitto: 155 ha
Produzione annuale in bottiglie: 10.000.000 compresi i brand Corvo e Duca di Salaparuta
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.

Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.

Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2010/2011:

Vini Bianchi

81/100 – Sicilia IGT Kados Tenuta Risignolo 2009 (Cat. A)

Splendida veste sgargiante e paglierina, con classici segni verdolini di gioventù sul bordo. Attacco olfattivo solare di susina mela golden, fiori di eucalipto e sambuco ben amalgamati alla decisa componente minerale, chiude su lampi erbacei. Bocca precisa, essenziale ma tagliente, ed è quello che ci aspettavamo, decisa freschezza coadiuvata da piccante alcolicità. Un Grillo da bersi anche sotto il sole, visto che non impegna la testa, il gusto e le tasche.

Vini Rossi

84/100 – Sicilia IGT Passo delle Mule 2008 (Cat. B)

Il vino si presenta di un vivido manto rubino lucente. Il carattere del Nero d’Avola emerge già al primo naso, con un’apertura dedicata ed un salmastro che quasi ci stupisce. Con l’ossigenazione e l’aiuto dell’impatto acolico, vengono fuori i profumi varietali, ciliegia, mora ed una speziatura dolce che ne fanno, nell’insieme, un vino di discreta complessità e finezza. Bocca veramente piacevole con la mora che ritorna al gusto, accompagnata da una nota di grafite che chiude in retro-olfazione. Vino di corpo, già in equilibrio perfetto, con una vena acida che snellisce un alcol presente ma non eccessivo. Un esempio di leggiadria per molti produttori, che hanno stravolto “l’idea” del Nero d’Avola, rendendolo spesso fin troppo concentrato e pesante nel dinamismo.

84/100 – Sicilia IGT Triskele  2007 (Cat. B)

Bella veste lucente rubino di notevole trasparenza. Attacco di media intensità e con un’articolazione più sottile ma decisamente più dinamica, che viene fuori pian piano con un inizio di mora e ciliegia e netti richiami floreali di viola, ai quali fanno seguito cipria ed una vaniglia che intriga. Bocca regolare e cadenzata dove tutte le componenti seguono una linea già tracciata. Ad una morbidezza alcolica segue una finezza tannica ben centrata nella struttura, con una scia sapida che ricamano finemente un vino di corpo. Riuscito l’assemblaggio dei vitigni utilizzati ed allietante per gusto e freschezza.

83/100 – Sicilia Rosso IGT Nawari 2007 (Cat. E)

Si presenta di colore rubino opaco, con bordi che virano già sul granato in piena evoluzione. Il naso è mediamente intenso, con una complessità di difficile definizione aromatica, mostrando un frutto ed un floreale di sovramaturazione. Il legno amplifica lo spettro olfattivo donandogli le classiche note di speziatura dolce di vaniglia, ma che tendono ad essere un po’ troppo esuberanti. Meglio al palato. La bocca è calda e morbida, con un tannino già perfettamente integrato ed una vena acida che va a sostenere il corpo. La dolcezza del frutto si protrae nel gusto, fragolina di bosco, corbezzolo e chiodi di garofano ed una chiusura di castagna arrostita. Un vino al suo esordio e che dovrà ancora crescere nelle versioni future. L’apice, crediamo, non tarderà ad arrivare visto che confidiamo nell’esperienza e la bravura del team di enologi capitanati da Francesco Miceli e Giuseppe Spagnuolo.

87/100 – Sicilia Rosso IGT Nerello Mascalese Lavico 2006 (Cat. B)

Alla fine ce l’abbiamo fatta! E’ stata dura! Abbiamo dovuto stappare le tre bottiglie a nostra disposizione per avere il quadro completo, poiché due avevano difetti di tappo. Speriamo che la medesima avventura non tocchi pure a voi. Perché il vino è piaciuto e sarebbe veramente un peccato, trovarsi di fronte a tale scempio. Le promesse ci sono tutte a partire dalla vista, rubino brillante di una trasparenza e di una vivacità strabilianti. Naso di notevole fattura dove si alternano sensazioni di frutta rossa appena colta e note minerali di grafite e sasso bagnato, chiusura di naso con note fumé e di fondo di caffè. Bocca piena, ricca di personalità dove il tannino di grande carattere si amalgama perfettamente alla freschezza sapida di questo vino. Un Nerello Mascalese in pieno stile siciliano, con quella leggiadrìa, piacevolezza e scorrevolezza gustativa che ne fanno il Pinot Nero del sud. Ci piace soprattutto per la tanta frutta espressa caratterialmente e la leggera nota, dolce ed integrata, della barrique che dona profondità.

Vini Dolci

94/100 – Marsala Superiore Riserva Donna Franca s.a. (Cat. D la 0,500)

Altissimo Ceto

Grande espressione della tipologia in questione. Si esprime subito con importanza, sia al colore, quanto al naso, dove ci offre la percezione onirica di entrare in un negozio di antichità, ove i colori del mobilio ricordano l’ambra antico ed il mogano di questo vino. Lento, disegna il bicchiere con degli archetti fitti e precisi, denotando già grande struttura. Naso compatto ed evoluto, “ossidazione” di grande finezza e complessità. Scorze candite di agrumi caramellati, torrefazione, cacao, china, tabacco bruno e marron glacé. Grande complessità ed espressività, di grande impatto. La bocca è la faccia coerente di quanto percepito all’olfatto. Dolce ed avvolgente, intraprende un viaggio tra personalità e territorialità, la spina dorsale è l’acidità che rigenera la beva e dona un finale di agrumi e zagara, fusi a ricordi speziati. Grande è la persistenza e la stoffa di un marsala che si lascia sorseggiare con grande facilità, ma come ogni grande, va scoperto in maniera lenta e inesorabile fino in fondo. Da applausi.

89/100 – Marsala Vergine “Baglio Florio”  1997 (Cat. n.c.)

Un luminoso colore ambra, pieno, vivo e di media compattezza nella profondità cromatica. Lento e consistente nel suo danzare, possiede un naso che caratterizza la forza e la potenza di un grande Marsala. La nota ossidativa è di grande finezza e si esprime tramite sentori di frutta secca, datteri, nocciola e castagna. La complessità da sfogo a note di miele, legno di sandalo e tabacco dolce, esprimendo una territorialità impressionante. La bocca è secca con una grande pseudo-dolcezza data dalla avvolgenza e dalla maturità. Morbido e di grande freschezza salina, scivola via in maniera egregia con sentori di mallo di noce, uva passa ed una solarità dalla grande pulizia.

83/100 – Passito di Pantelleria 2007 (Cat. E la 0,500)

Veste oro in lieve evoluzione, oleoso e denso nelle movenze. Naso pulito, tipico, sentori di frutta gialla, ginestra appassita, nettarine e nespole candite. prosegue poi con note di miele e lieve accenno di cannella. In bocca è dolce nei suoi riverberi, dove tende a farsi valere anche la spinta alcolica, con la vena acida che non riesce a dare forza ed equilibrio. Tuttavia è un prodotto valido e di facile lettura.

 

I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:

Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00

Recapiti:

Duca di Salaparuta S.p.a.
Via Nazionale ss 113
90014 Casteldaccia (PA)

Tel: +39 091 945201
Fax: +39 091 953227
Skype: –
Sito Web: www.duca.it
Indirizzo posta elettronica: info@duca.it

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