Situato a Vico Equense, sulla costa rocciosa che si affaccia sul mare del Golfo di Napoli, proprio all’imbocco della penisola Sorrentino, il Capo La Gala è un luxury hotel 5 stelle pensato per andare “incontro a tutte le esigenze di chi sogna una vacanza perfetta”. Ed infatti oltre alle camere e suites, tutte particolarmente luminose ed arredate con uno stile mediterraneo dove sono protagonisti i colori del mare e del sole, l’hotel mette a disposizione dei suoi ospiti un solarium sulla spiaggia rocciosa, una infinity pool, un’area wellness e benessere ed una curata offerta gastronomica che spazia dalla colazione al dopo cena. Fiore all’occhiello della proposta fine dining è il ristorante Maxi, che completa e valorizza la sosta in albergo ed arricchisce al contempo la scena gastronomica della zona essendo aperto anche ad ospiti esterni all’hotel.
La sala, con pavimento in legno e decorazioni che ricordano gli interni di una barca, si affaccia sul Golfo, permettendo agli ospiti di immaginare di cenare cullati dale onde del mare.
La cucina, affidata a Emmanuel Scotti, giovane chef di origine ischitana ma con alle spalle molteplici e significative esperienze, è “contemporanea e originale, e nello stesso tempo strettamente legata ai prodotti del territorio e ai piatti della tradizione”. Il fulcro dei piatti sono le eccezionali materie prime del territorio, pesce verdure e carni in particolare, sapientemente valorizzate attraverso le tecniche, le spezie e gli altri ingredienti conosciuti dallo chef lungo il suo percorso di crescita professionale.
La brigata di cucina
Executive Chef: Emmanuel Scotti
Sous Chef: Carlo Carandente Coscia
Capopartita antipasti: Marianna Ciufo
Capopartita ai primi: Michele Langella
Capopartita ai secondi: Valerio Montuori
Executive Pastry Chef: Carlo Gabbiano
Pasticciera: Yesenia Montes Guzman
Lo staff di sala
Restaurant Manager: Giulia Tavolaro
2° Maitre: Giuseppe Maresca
Sommelier: Mariano Fiorentino
Chef de Rang: Anna De Simone
Commis de Rang: Anna Ingenito
L’accogliente stanza decorata con i colori del mare.
Il piacevole benvenuto a base di frutta e Champagne
L’infinity pool al tramonto
Il suggestivo panorama da bordo piscina
Thomas Perseval – Champagne ” ART TERRE 2020″
Il vino proposto come aperitivo è uno champagne del Domaine Perseval che sorge a Chamery, graziosa cittadina nel cuore del Parco Naturale della Montagne de Reims, opera in regime biologico dalla fine degli anni ‘90 ed è certificata dal 2012.
L’Art Terre è un Pas Dosé da uve 40% Pinot Noir, 40% Pinot meunière e 20% Chardonnay affinato sui lieviti per almeno 24 mesi. Di colore giallo paglierino con perlage fine, al naso offre aromi fruttati, con sentori di brioche. Al palato esprime note sapide e buona struttura.
Amouse bouche
- Croccante di riso al basilico, tartare di sarago e gel al pompelmo
- Tartelletta di sedano rapa, kumquat e latte di bufala tostato
- Cannolo di pasta brick con tartare di beneventana del Sannio, origano e radicchio croccante
Pane e grissini
- Pane di grano arso e noci di Sorrento
- Grissini di semola “Senatore Cappelli”
- Carta musica al rosmarino
I pani sono accompagnati da un extravergine d’oliva letteralmente a km 0, l’olio “Eccolo” prodotto proprio a Vico Equense in località Montechiaro. Quest’olio nasce da alberi secolari, di oltre 400 anni, della cultivar Itrana Gentile, una varietà molto rara e antica usata principalmente come oliva da tavola e poco per la produzione di olio.
Laura De Vito – Fiano di Avellino ” ELLE” 2021
In attesa degli antipasti assaggiamo un vino anch’esso locale, ottenuto da 100% di uve Fiano, prodotto nel piccolo comune di Lapio, da sempre uno dei territori più vocati per la produzione di questo vitigno autoctono perché qui la vite viene coltivata a circa 600 metri di altezza, garantendo così un’ottima escursione termica che, insieme alle caratteristiche del suolo, regalano vini ricchi di struttura, acidità e sapidità. L’azienda di Laura De Vito, seppure di recente ingresso sul mercato, si è già resa protagonista di un’eccellente produzione di solo Fiano di Avellino declinato in quattro differenti etichette.
Il Ponte
Il menù degustazione inizia con un biscotto al panko farcito di alici marinate alla colatura, limone bio di Sorrento e caffè Guatemala di Gianni Frasi.
Si tratta di un piatto “dedicato” al posto del cuore dello chef, Ischia Ponte, sua terra di origine, realizzato con ingredienti che fanno parte sia della tradizione Vicana che di quella Ischitana.
Didier Dagueneau – Poulliy Fumé ” Silex” 2019
Il vino seguente ci porta nella Loira, con una delle denominazioni più conosciute di questa grande area vinicola della Francia, un Pouilly Fume da 100% uve Sauvignon Blanc. Al naso offre aromi di frutta bianca con note sgrumate e leggermente affumicate. In bocca risulta elegante, sapido con finale profondo.
Braciami Ancora
Proseguiamo con il secondo antipasto, dove il pesce locale è preparato con tecnica ispirata al Giappone: un tataki di ricciola, pannocchia arrostita e mandorla tostata
Brezza Marina
Passiamo ai primi piatti con un raviolo ripieno di mantecato di pesce e la sua zuppetta, miso di legumi piccante, pesto di finocchietto marino.
Heinrich – Graue Freyheit 2015
In abbinamento al piatto ci viene servito un vino dalla molteplice personalità, un bianco che è anche un rosato ma anche un orange, decisamente difficile da categorizzare.
Si tratta di un assemblaggio di Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay e Neuburger prodotto dalla cantina austriaca Heinrich, che opera in regime biodinamico, come dimostra anche la bottiglia in terracotta usata come contenitore. Dopo la pigiatura delle uve, la fermentazione avviene in acciaio con le bucce a contatto con il mosto per circa 15 giorni a cui segue un affinamento in anfora e botti di rovere nuovo per 1 anno e mezzo circa. Un vino assolutamente interessante e originale!
Quando Arrivi Manda Un Messaggio
Passiamo quindi ad un risotto alla pizzaiola di seppie.
Si tratta del piatto al quale lo chef è indubbiamente più legato. poiché è l’unione fra due ricette per lui importantissime: il piatto più buono che abbia cucinato per sua madre, un risotto al nero di seppia, unito a quello che immancabilmente sua madre gli prepara quando sa che mangia a casa, le fettine alla pizzaiola.
Coppo – Chardonnay ” Monteriolo” 2007
Torniamo in Italia, e precisamente in Piemonte, con il prossimo vino, uno Chardonnay in purezza prodotto dalla cantina Coppo, realtà storica nel panoramica vitivinicolo piemontese e italiano in generale, essendo attiva dal 1892. Lo Chardonnay, in Piemonte, non è come molti credono un’introduzione moderna. La sua presenza è attestata a partire dalla prima metà dell’Ottocento grazie all’intraprendenza di Filippo Asinari, Conte di san Marzano e Costigliole ed importante figura politica-militare. Al suo rientro dalla Francia, dove aveva collaborato al fianco di Napoleone, portò con sé alcune barbatelle di Chardonnay dalle più famose vigne della Borgogna, per metterle a dimora a Costigliole. La loro presenza sul territorio ancora perdura perché la composizione del suolo e il microclima a loro congeniale ne ha permesso il radicarsi.
Giallo paglierino con riflessi oro, al naso sprigiona note di frutta esotica come mango e banana, fresche sensazioni vegetali di peperone verde. Al palato è sapido con ottima struttura, equilibrata da una vena acida fresca e netta
Intramontabile
Ancora un primo piatto, questa volta ispirato ad in ricetta emblematica della cucina napoletana più tradizionale, ma integrato con tocchi originali che aggiungono una componente “marina” e iodata. Bottoni di coda di manzo alla genovese, iodata di ostriche, ostriche marinate al coriandolo, zuppa di prosciutto e basilico.
Domaine Xavier Durand – Corton Rognet Grand Cru 2016
Con il secondo di pesce ci viene servito un vino rosso, abbinamento ancora non abbastanza diffuso ma sicuramente valido se correttamente scelto. Come in questo caso che prevede un ottimo Pinot Noir di Borgogna, terra di origine e di elezione di questo fantastico e nobile vitigno. Il Cortona Roget, del Domaine Xavier Durand, è un Grand Cru prodotto della zona di Ladoix-Serrigny (Côte-d’Or). Di colore rosso rubino, al naso esprime i caratteristici profumi di frutti rossi, che evolvono verso aromi legnosi. In bocca è intenso e strutturato, con gusto fruttato.
Finche’ c’e’ Verde… c’e’ Speranza
Passiamo ai secondi con un San Pietro arrostito in foglie di limone, fagiolini, zucchine verdi e salsa di lattuga di mare.
La Grande Bellezza
Agnello Laticauda in doppia cottura; coscio pressato, carré alla brace, melanzane al cioccolato e arancia. Questo piatto, oltre alla grande tecnica dello chef, esprime anche la sua meticolosa attenzione alla qualità e all’origine della materia prima impiegata. La razza Laticauda è infatti rara e pregiata ed originaria proprio della Campania. Si tratta di un agnello a presidio “Slow Food”, allevato allo stato semi-brado, caratterizzato dal manto bianco. Il nome deriva dalla sua caratteristica più particolare: la coda grassa e larga (dal latino “Latis” che significa larga e “cauda” che significa coda) che funge da riserva di grasso e di acqua.
Una foto con la brigata di cucina…
…e altre con lo staff al completo!
Una foto anche con l’amico Mario Acampora, resident Manager Capo La Gala Hotel.
“Cocco bello, cocco di mamma”
Bavarese alla vaniglia, cremoso al caffè e gelato al cocco.
Una morbida e dolce chiusura finale del degustazione.
Chiudiamo con un panettone pesca e cioccolato al latte 35% ed una sfogliatella al limone come cadeau finale.
Un ottimo caffè.
…ed un rinfrescante gin & tonic finale.
Al mattino un CLAMOROSO buffet di torte ci attende nella sala colazione.
Grazie alla splendida giornata, andremo a gustare la colazione sulla terrazza con vista mare.
Spremuta, cappuccino e viennoiserie.
Apprezzatissime coccole ESPRESSE dalla cucina! Per quei risvegli davvero UNICI.
Coccola dolce… la Graffa!
Coccola salata… La Montanarina!
… pancakes con frutti di bosco.
Una colazione decisamente ricca e appagante!
La cucina
La filosofia di cucina del ristorante è evidentemente basata sulla continua ricerca dell’eccellenza, con una particolare attenzione alle materie prime, in prevalenza del territorio, che vengono valorizzate attraverso ricette che si rifanno alla tradizione campana, interpretate e arricchite con tecniche moderne e ingredienti “complementari”. Come dichiarazione d’intenti, chiaramente espressa dallo chef nell’introduzione al menù, c’è la volontà di porre al centro della scena, come su un palcoscenico, i pescatori, gli allevatori e gli agricoltori “grazie ai quali possiamo assicurarci le protagoniste indiscusse: materie prime di qualità eccellente”.
I nomi dei piatti sono evocativi di luoghi, momenti, esperienze e ricordi, vicini e lontano, dello chef. Il menu cambia con le stagioni e propone solamente formule degustazione per offrire agli ospiti “un percorso, del volersi sedere a tavola per appagare si il palato, ma anche il cuore e l’anima”. Le opzioni proposte sono quattro, una delle quali lascia completamente mano libera allo chef mentre un’altra, simpatica ed originale, fa scegliere ai commensali un antipasto e un primo piatto dai menu degustazione proposti affidando allo chef il compito di completare il resto del pasto.
Accoglienza e servizio
La gestione della sala è affidata alla fuoriclasse Giulia Tavolaro che coordina una squadra attenta ed affiatata, unita dallo spirito e dal desiderio comune che alla fine della serata gli ospiti possano anch’essi “avere una storia da raccontare”.
Conclusioni
Una serata al Maxi garantisce certamente un’esperienza enogastronomica di assoluto livello. Ma non si limita a questo: il suono delle onde accompagna la serata, le luci che illuminano il Golfo fanno da scenografia ad una romantica cena sulla riva del mare. E per coloro che lo desiderano l’hotel Capo La Gala che ospita il ristorante, con le sue stanze ed i suoi servizi di eccellenza, offre la possibilità di trascorrere non solo una serata ma una vacanza da ricordare in uno degli angoli più suggestivo della costa italiana.
Altissimo Ceto per Capo La Gala & Maxi! Accorrete!
Informazioni:
Maxi dell’Hotel Capo La Gala
Indirizzo: Via Luigi Serio, 8 – Vico Equense (NA)
Tel: +39 0818015758
E-mail: info@hotelcapolagala.com
Sito web: https://www.hotelcapolagala.com/
Orari
Da lunedì a sabato: 19:30-21:45
Domenica Chiuso