La storia dell’Hotel Savoy è strettamente legata al territorio circostante, la bella Piazza del Mercato Vecchio, oggi Piazza della Repubblica, che fu per molti secoli il cuore pulsante della vita pubblica e mercantile della città, nonché primo nucleo della Firenze romana. Riaperto nel 2000, dopo un lungo periodo di chiusura, oggi è caratterizzato dallo stile contemporaneo italiano voluto dalla Director of Design Olga Polizzi, sorella minore di Sir Rocco Forte, presidente del gruppo Rocco Forte Hotels.
Anche l’Hotel Savoy e il suo Ristorante L’Incontro, così come tutto il gruppo Rocco Forte Hotels, possono avvalersi della consulenza dello chef Fulvio Pierangelini, uno dei più grandi custodi della grande cucina italiana. Di seguito il nostro consueto reportage dettagliato…
Il borsino delle guide cartacee 2012
Michelin assegna 4 casette all’hotel e 4 coperti al ristorante (nel 2011 il ristorante era solo segnalato)
Espresso assegna 13/20 (nel 2011 12,5)
Gambero Rosso non segnala
La squadra
Lo staff dell’hotel
General manager: Edward Leenders; F&B: Alessio Risso; Bar manager: Roberto Da Prato; Capo ricevimento: Alberto Gentilini; Chef concierge: Ruggero Vannini; Housekeeping; Anika Liljeros Houskeeping; Sales manager: Francesca
Lo staff di cucina
Executive chef: Remo Vannini (classe ’65); Secondo Chef: Massimo Laise; Sous chef: Victor Elangwan (classe ’77); Capo partita: Maurizio Corsini (classe ’85); Commis: Antonio Lombardi (classe ’92)
Lo staff di sala
Restaurant Manager: Alessio Risso (classe ’77); Maître: Gianmarco Giovannelli (classe ’74); Chef de rang: Alberto Sposimo (classe ’84); Head waiter: Alessio Abbassi (classe ’78); Capo Barman: Roberto Prato
La vista del Duomo dall’hotel
Nel 1893 venne costruito l’Hotel Savoy, su progetto dell’architetto Giuseppe Boccini in sobrio stile poggiano, inizialmente destinato a ospitare la Fondiaria del banchiere ebreo Levi e successivamente acquistato dalla famiglia Chiari e Chiostri e, in onore della casa regnante, chiamato Savoia. La progettazione del nuovo edificio fu opera dell’architetto Vincenzo Micheli, già autore di prestigiosi palazzi fiorentini, che concepì per la struttura uno stile severo, ma al contempo ricco nella sua semplicità.
Nel Novecento Piazza Vittorio Emanuele II fu il centro culturale della città: uno a uno nei suoi palazzi trovarono sede i principali quotidiani fiorentini, da La Nazione al Nuovo Corriere di Bilenchi. Il Savoy era frequentato dalla crema dell’alta società e dall’aristocrazia fiorentina e nel 1934 fu venduto alla R.A.S., pur continuando a essere gestito dai Chiari. Durante la seconda guerra mondiale divenne il quartier generale degli ufficiali dell’armata britannica e, alla fine dei combattimenti, fu chiuso per un restauro globale nel biennio 1946/47, mentre la piazza adiacente proprio nel dopoguerra fu intitolata alla Repubblica, pur conservando i suoi storici connotati con i caffè, le librerie, gli artisti di strada e il grande albergo che la dominava, continuando a restare il cuore pulsante di Firenze.
Nel 1958, all’originario edificio di quattro piani ne venne aggiunto un altro, in uno stile leggermente differente, sebbene semplice e adeguato, con l’offerta di una vista ineguagliabile, dalla Cattedrale e vicino campanile di Giotto fino al Forte Belvedere. Nel 1973 un altro restauro cambiò il look dell’albergo mediante una ristrutturazione che lo ingentilì con nuove soluzioni di arredo, mobili in stile veneziano e in noce classico, mantenendo, in ricordo dell’antico ghetto ebraico, una tela a olio di forma ovoidale situata nella hall.
Il Ricevimento
Lobby lounge
Dettagli d’arredo
Uno dei tanti disegni di calzature che decorano le pareti dell’hotel per rendere omaggio alle grandi maison della città
Il benvenuto in camera
Ciascuna delle 88 camere e delle 14 suite è arredata con uno stile italiano contemporaneo con ceramiche scelte, quadri e tessuti. Coperte di lino ricoprono i letti e i pavimenti sono in parquet. I bagni sono decorati da speciali mosaici e immagini di calzature originali adornano le pareti, in omaggio alla tradizione artigiana della Città.
Tariffe:
– Camera Classic Double: 570 € + vat
– Suites: 1645 € + vat
– Top suites: da 1845 € a 2820 € + vat
Servizi dell’hotel:
– Flower shop dell’artista floreale olandese Sebastian Bierings – apertura: marzo 2012
– Curbside (check-in preferenziale) solo per Suite
– Servizio lavanderia con possibilità di consegna in giornata
– Servizio di portineria altamente efficiente. Possibilità di escursioni personalizzate
– Personal shopper su richiesta
– Baby sitting su richiesta
– Guide in tutte le lingue per city tours
– Wi-Fi a pagamento nelle camere e Suites, nelle aree comuni e nel Business Center
– Limousine service per transfer da e per l’aeroporto su richiesta
La scrivania
Frigobar
SUITE REPUBBLICA – La stanza da letto
Il menù dei cuscini
Amenities da bagno
La palestra
La sala del ristorante L’Incontro
Menù
Riportiamo il menù alla carta.
Il menù alla carta
Antipasti
Mozzarella di bufala marinata con panzanella € 15.00
Frittura leggera di calamari e verdure € 21.00
Vitello tonnato € 18.00
Carpaccio di manzo con radicchio, spinaci e formaggio di fossa € 20.00
Insalata di carciofi, grana e fili di zucchine € 15.00
Prosciutto crudo e mozzarella € 15.00
Primi piatti
Spaghetti al pomodoro sciuè sciuè € 16.00
Paccheri con burrata e broccoli € 19.00
Linguine alle vongole veraci € 20.00
Risotto con fili di zafferano, crudo di gamberi rossi e pistacchi € 23.00
Lasagnetta al ragù di chianina € 18.00
Pappa al pomodoro e basilico € 14.00
Secondi
Cotolettine di vitello alla milanese € 23.00
Spigola con crema di patate all’olio extra vergine d’oliva e carciofi € 32.00
Palamita con verdurine caramellate € 32.00
Galletto ruspante con zenzero limone e rosmarino € 24.00
Filetto di manzo all’aceto tradizionale e crema di Parmigiano € 32.00
Rosette d’agnello con agretti e purea di fave € 25.00
Selezione di formaggi italiani serviti con le nostre confetture € 24.00
Dessert
Raveggiolo, miele di castagno e pepe di Sarawak € 12.00
Tiramisù tradizionale € 14.00
Robiola cheesecake all’arancia e sciroppo alla lavanda € 14.00
Macaron al cioccolato fondente, la sua mousse e zuppetta € 14.00
Semifreddo al frutto della passione e salsa di fragole € 12.00
Gelati o sorbetti artigianali a scelta 3 gusti (vaniglia, cioccolato, nocciola, sorbetto limone e arancio) € 12.00
Tartelletta di pasta frolla ai frutti di stagione € 14.00
I fornitori
Vari: Amoretti
Frutta e verdura: Fantappie
Pesce: Effennegi
Carta dei vini [15/20] (dettaglio)
Tra le bollicine più rappresentative segnaliamo: Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore Extra Dry Dei Casel Adami; Trento Doc Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Cantine Ferrari; Franciacorta Docg Brut Montenisa. Tra i vini bianchi: Alto Adige Doc Sauvignon Voglar Peter Dipoli; Toscana Igt Batàr Querciabella; Venezia Giulia Igt Vintage Tunina Jermann. Tra i vini rossi: Chianti Classico Docg Castellare; Alto Adige Doc Pinot Nero Meczan Hofstätter; Brunello di Montalcino Docg Tenuta Col d’Orcia. Tra i vini da dessert: Umbria Igt Muffato della Sala Castello della Sala Antinori; Passito di Pantelleria Doc Ben Ryé Donnafugata. Curiosità: la bottiglia meno cara è Venezia Giulia Igt Pinot Grigio Attems (€ 35), quella più costosa è Toscana Igt Masseto Tenuta dell’Ornellaia (€ 650).
Abbinamento Vini
Optiamo, come di consueto, per il servizio al calice.
Vista la bella giornata, il Restaurant Manager Alessio Risso ci fa accomodare fuori, dove ci serve l’aperitivo
Champagne Blason Rosé – Perrier-Jouët
La Blason è una vecchia linea di questa maison bicenteneria, di cui oggi resta in produzione solo il rosé. Rispetto agli altri champagne di Perrier-Jouët, questo si caratterizza subito per l’alta dose di Pinot presente, tre quarti del totale, di cui la metà Pinot Noir. Finissimo e molto elegante per la sua rotondità e il frutto presente, ma mai eccessivo.
Pane [+++++]
Tipologie del pane: alle noci; multicereale; al rosmarino; al farro; rosetta croccante; schiacciata semisalata; schiacciata integrale; schiacciatina toscana; grissini al sesamo.
Aceto Balsamico di Modena Igp e olio d’oliva extravergine selezionati da Fulvio Pierangelini.
Piattooo!
Carpaccio di funghi porcini con fiori d’arancio e mela verde [+++++]
Il gusto dei prelibati funghi resta protagonista e fa da innesto alla stimolante acidità combinata di arancia e mela verde, che all’inizio del pranzo è davvero azzeccata.
Gamberi in tempura con salsa ceasar salad [+++++]
Ridurre il massiccio sapore condito della caesar salad in una delicata salsa è un calembour gastronomico perfettamente riuscito e i gamberi in tempura non possono certo che goderne.
Alto Adige Doc Sauvignon Voglar 2009 – Peter Dipoli
Voglar, in dialetto locale focolare, è il nome della zona presso Cortaccia su cui crescono i vigneti di questo Sauvignon Blanc, in cui la grande maturità del frutto, espressa anche da sentori tropicali, non compromette la gradevolissima acidità tipica del vitigno.
Duetto di crostini: fegatini di pollo e foie gras [+++++]
Una golosissima disfida alla pari tra i nostrani fegatini di pollo su pane croccante e il foie gras su pan brioche.
Mozzarella di bufala marinata con panzanella [00/20]
Con l’ottima mozzarella fa capolino uno degli antipasti toscani più di successo, la mitica panzanella di pomodoro toscano, in questo caso rinfrescata ulteriormente dalla presenza di finocchietto selvatico.
Soave Classico Doc La Rocca 2009 – Pieropan
Leonildo Pieropan è tra le persone che hanno portato massimo lustro al nome del Soave. La Rocca è un Soave fatto con sola Garganega, raccolta con elevata maturazione a fine vendemmia. Questo determina una concentrazione maggiore del frutto, irrobustito dalla fermentazione e dall’affinamento in legno per un anno. Un Soave “sui generis” per la sua autorevolezza.
Vitello tonnato [14/20]
Una ricetta classica eseguita senza sbavature. Molto interessante e sicuramente dal buon esito, l’utilizzo dello yogurt nella preparazione della salsa tonnata.
La ricetta
Ingredienti
Girello di vitello
200 g di tonno
100 g di olio evo
3 filetti di acciughe
1/2 buccia di limone grattata
50 g di maionese
125 g di yogurt naturale
Procedimento
Pulire il girello, farlo rosolare in una padella antiaderente ben calda con olio, rosmarino e timo. Una volta rosolato, togliere le erbe e aggiungere erbe fresche con una noce di burro, nappare il tutto. Metterlo su una griglia in forno a 90° con la sonda a temperatura al cuore di 54°. Raffreddare e mettere sotto vuoto con olio, rosmarino e timo.
Frullare nel cutter il tonno, le acciughe e 50 g di olio; incorporare a mano gli altri ingredienti: olio di capperi; capperi dissalati, tagliati alla vigliacca e allungati con olio. Decorare con foglie di sedano condite con olio, sale Maldon e germogli.
Toscana Igt Batàr 2009 – Querciabella
In Italia l’azienda Querciabella è stata una delle antesignane nel campo del biologico prima e del biodinamico poi ed è sicuramente un punto di riferimento nazionale e non solo in questo ambito. Siamo nella zona del Chianti e il Batàr, unico bianco prodotto, è un vino che non ha bisogno di presentazioni. Nasce originariamente come Pinot Bianco (con un aggiunta di Pinot Grigio nelle prime versioni), ma con gli anni e il perfezionamento si arriva a un bilanciato uvaggio al 50% con lo Chardonnay. L’intera vinificazione avviene in barrique e si protrae per quasi due anni. Uno dei bianchi italiani di maggior spessore e personalità.
Risotto con fili di zafferano, crudo di gamberi rossi e pistacchi [14,5/20]
Connubio meravigliosamente riuscito in cui la freschezza marina dei crostacei integra il sapore secco e delicato dei pistacchi. Il risotto giallo scelto come base dà il giusto spessore all’armonica struttura.
Spaghetti al pomodoro sciuè sciuè [16,5/20]
Gli spaghetti al pomodoro erano ai tempi del pluripremiato Gambero Rosso di Fulvio Pierangelini il piatto più caro in carta, quello per cui lo Chef riteneva ci volesse il massimo impegno e passione. Questi impeccabili spaghetti sono conditi non con un sugo vero e proprio, ma con i pomodori ancora belli interi, fatti al volo, in napoletano appunto alla sciuè sciuè.
Toscana Igt Giovin Re 2009 – Michele Satta
L’azienda del bravo Michele Satta si trova proprio nel cuore del Bolgheri, a Castagneto Carducci. Questo vino è un Viognier in purezza che si contraddistingue per un ampio profilo che intercala le sensazione di frutta a complesse impressioni speziate.
Spigola con crema di patate all’olio extravergine d’oliva e carciofi [14,5/20]
Da un lato i carciofi con la loro freschezza, dall’altro la strepitosa crema di patate all’olio con la sua morbidezza: il filetto di spigola ha così un contesto su misura per risaltare al meglio.
Toscana Igt Magari 2008 – Ca’ Marcanda – Gaja
Dopo quella principale a Barbaresco, Ca’ Marcanda a Bolgheri è forse la tenuta più famosa di Gaja. Il Magari è un classico uvaggio supertuscan per la metà a base Merlot e il resto diviso tra Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Elegante, morbido e, come tutte le creature del buon Angelo Gaja, tecnicamente inappuntabile.
Rosette d’agnello con agretti e purea di fave [15/20]
La purea di fave sgrassa e lava la pienezza gustativa della carne dell’agnello, mentre la cicoria profumata con la menta, regala un’elegante chiusura amara e balsamica.
La ricetta
Procedimento
Per la purea di fave mettere le fave la sera precedente a bagno con acqua minerale. La mattina scolarle e sciacquarle con acqua corrente molto a fondo e cuocerle con acqua minerale e una punta di sale. Una volta cotte scolare il tutto e frullare a caldo nel bicchiere. Servire le costine di agnello con purea di fave mantecata con olio. Saltare gli agretti con olio, aglio e poco sale. Tagliuzzare la menta alla vigliacca e mischiare con olio.
Sorbetti assortiti [+++++]
Buoni tutti e quattro i gusti: frutti di bosco, fragola, limone e ananas.
Amaro – Nonino
La couverture serale
La colazione [+++++]
Cucina
La consulenza di Fulvio Pierangelini, giunta ormai al terzo anno, sta dando i suoi frutti: la selezione attenta delle materie prime e la semplicità delle proposte sono due inconfondibili marchi di fabbrica dello chef, che lui, con il valido apporto dello chef resident Remo Vannini, utilizza per tirare fuori il meglio dalle ricette della grande tradizione culinaria nazionale e in particolar modo quella toscana.
Servizio
Puntuale, cortese e preciso sotto l’attenta direzione del restaurant manager Alessio Risso.
Accoglienza
Tante attenzioni volte a rendere confortevole e piacevole l’experience sia dentro che fuori l’hotel con una serie di servizi cuciti su misura per visitare la città e i dintorni.
Conclusioni
Location situata nel cuore di Firenze, a due passi dalle principali “attrazioni” della città. La struttura, le coccole, i servizi e un approccio cortese ed ospitale da parte di tutto lo staff rendono il soggiorno al Savoy un’esperienza esclusiva.
Valutazioni: [* * * * *]
Cucina – Servizio – Location – Cantina – Coccole
Viaggiatore Gourmet
Hotel Savoy e Ristorante L’Incontro
50123 Firenze
Piazza della Repubblica, 7
Tel. 05527351
Tel. ristorante 0552735891
E-mail: reservations.savoy@roccofortehotels.com
E-mail ristorante: fb.savoy@roccofortehotels.com
Sito internet: www.hotelsavoy.it
Sito internet ristorante: www.lincontrorestaurant.it