Martedì 17 gennaio 2012 è stato il giorno dell’Ossobuco in gremolata, piatto scelto dalla rete Itchefs-gvci per celebrare la V edizione della Giornata Internazionale delle Cucine Italiane. Il mondo è stato percorso dalla Ola dell’ossobuco! A Milano, presso il Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni, alla presenza di autorità, partner e giornalisti, si è tenuta la cena di chiusura della manifestazione.
Il Grand Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni
Aldo Palaoro tra i promotori e organizzatori della IDIC con Matteo Scibilia, presidente dell’Associazione Cuochi di Lombardia, tirano le somme di una giornata davvero intensa e ricca di soddisfazioni
Maurizio Palazzo (padrone di casa) , F&B manager at Visconti Art Fooding & Creative Banqueting
Con noi al tavolo Cristina Viggè, redattrice e penna di punta del portale Milano da bere, e Davide Oltolini, critico e giornalista enogastronomico
I vini della serata
Eccolo… Ossobuco in gremolata con risotto alla milanese
Dopo l’edizione 2009, in cui si era celebrato il risotto alla milanese, la capitale lombarda torna con prepotenza sulla scena gastronomica internazionale con un altro piatto storico e inimitabile. La gremolada è infatti un tipico condimento dal retaggio medievale a base di prezzemolo, aglio e scorza di limone, finalizzato a sgrassare la succulenta dolcezza del midollo e della carne. Una delle grandi tradizioni della nostra cucina che non trova davvero rivali.
A degustare l’ossobuco al tavolo con noi c’era anche Fausto Arrighi, direttore della guida Michelin
“Bis???”
Il collegamento con Mosca
I ringraziamenti e i saluti del Presidente
La Mappa dell’Ossobuco day
La IDIC 2012 è promossa e coordinata da itchefs-gvci.com, che fa capo a un network di oltre 1800 cuochi, ristoratori e culinary professional che lavorano in 70 paesi del mondo e che, quotidianamente, si ritrovano nel Forum del GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani). È una mobilitazione di base per dire no ai tarroccamenti ai quali la cucina italiana e i prodotti alimentari made in Italy sono sottoposti in tutto il mondo, ma è soprattutto una maniera per promuovere cuochi e ristoratori di cucina italianache nel mondo si battono per la sua autenticità.
La dinamica domanda di cucina italiana nel mondo (al di fuori dell’Italia) alimenta robuste reti di produttori/fornitori di beni e servizi collegati e consumatori. A livello globale, sotto il brand cucina italiana funziona un settore HORECA trasversale nel quale, secondo stime recenti, ci sono almeno 70mila ristoranti o food service outlet. Si stima inoltre che questa rete abbia oltre 800.000 addetti, di cui “solo” poco più di un terzo di origine italiana. Una notevole componente di questi addetti è costituita da cuochi e culinary professional il cui ruolo non è solo determinante all’interno della rete Horeca, ma lo è anche per il mercato dei consumatori di cucina e prodotti agroalimentari italiani in generale, per la indubbia funzione di orientamento (ed educativa) che svolgono.
La manifestazione e le iniziative correlate a New York
A New York, mercoledì 11 gennaio, alcuni incontri hanno segnalato il varo dell’iniziativa fornendo la possibilità a centinaia di appassionati gourmet di seguire le performances di alcuni tra i più noti chef italiani.
Ha aperto la giornata Gianluca Fusto (nella foto qui sopra), forse il pasticcere italiano più noto al mondo, con la preparazione di un dolce classico della tradizione italiana, eseguito sia seguendo la ricetta originale che stupendo tutti i presenti con la sua personale interpretazione. Dopo, si sono passati il testimone Pietro Zito, con una dimostrazione di grande artigianalità nel proporre la sua pasta fatta a mano, Simone Fracassi (qui sotto in foto), mastro di macelleria, e Domenico Crolla, uno dei migliori interpreti della pizza, che dalla sua Glasgow dimostra come le mani di un italiano sanno sempre eccellere.
A New York gli incontri sono proseguiti, con un pubblico entusiasta, mettendo in scena la “Risotto Competition” dove protagonista è stata la migliore eccellenza italiana del riso, Riso Acquerello.
È stata poi la volta di due autentiche star, ovvero gli chef bistellati Gennaro Esposito e Pino Cuttaia (rispettivamente nella foto qui sopra e qui sotto), che si sono cimentati in master class affollatissime.
Le dichiarazioni delle autorità
Guardiamo con interesse alla giornata in difesa della tradizione che ha avuto come protagonista Milano con l’Ossobuco in gremolata alla milanese – rileva Alfredo Zini, vicepresidente vicario di Epam, l’Associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Milano – anche quest’iniziativa va infatti nel solco di quella valorizzazione del nostro patrimonio enogastronomico per mettere sempre più in evidenza l’eccellenza alimentare del territorio man mano che si avvicina l’appuntamento di Expo 2015.
Il 17 gennaio, in tutto il mondo, si è celebreta la V edizione della Giornata Internazionale delle Cucine Italiane, un’iniziativa voluta fortemente dalla rete di cuochi aderente ad Itchefs-gvci allo scopo di difendere i piatti della tradizione italiana dai taroccamenti operati in tutto il mondo.
Quest’anno il piatto scelto è l’Ossobuco in gremolata alla milanese, pertanto, la nostra città è stata protagonista, insieme a tutta la Lombardia.
Il Comune di Milano ha festeggiato questa giornata, con una serie di manifestazioni, invitando tutti i cittadini, al ristorante o a casa propria, a consumare, quel giorno, questo piatto tradizionale, uno dei simboli del nostro territorio.<
Siamo convinti che la cultura di un popolo passa anche attraverso la tavola e non c’è niente di meglio di un buon piatto di risotto, un ossobuco, un panettone, per far conoscere meglio Milano ai turisti che vengono da ogni parte del mondo.
Abbiamo accolto con piacere l’invito dei cuochi virtuali che da tutto il mondo è come se, idealmente, con la celebrazione di questa giornata, ci fossero messi in mano il testimone con il quale cominciamo la nostra strada verso l’Expo del 2015. (Franco D’Alfonso – Assessore Attività Produttive, Commercio, Turismo e Mareketing Territoriale, Comune di Milano)
I vincitori dei Grana Padano ICWA 2012
Il 12 gennaio 2012, nel corso della conferenza stampa di lancio dell’Ossobuco Day, durante i collegamenti con New York e Mosca, sono stati annunciati i Grana Padano Italian Cuisine Worldwide Awards, gli Oscar della Cucina Italiana nel mondo, aventi scopo di onorare quei singoli individui che hanno dato un contributo all’introduzione, diffusione e salvaguardia della cultura del cibo e vino italiani, nei Paesi in cui risiedono o in un contesto globale.
I premi, promossi da itchefs-gvci.com, sono assegnati ogni anno a chef, scrittori, giornalisti e uomini d’affari, per il lavoro svolto l’anno anteriore o durante le loro intere carriere.
I candidati sono frutto delle nomination fatte degli oltre 200 cuochi del circuito ICMC (Italian Cuisine Master Chef) che lavorano in 70 paesi del mondo e sono stati selezionati da una giuria di professionisti ed esperti composta dai giornalisti enogastronomici: Luigi Cremona e Paolo Marchi, dal direttore dell’IDIC (International Day of Italian Cuisines) Rosario Scarpato e da Vinicio Eminenti (Delegato Accademia della Cucina Italiana in Cina).
I vincitori del 2012 sono Silvia Bernardini (Messico), Umberto Bombana (Hong Kong), Donato De Santis (Buenos Aires), John Mariani (USA) e Andrey Kovalev (Russia).
Un premio speciale alla carriera è stato assegnato a Mario Caramella, chef del Ristorante Forlino di Singapore, che ha ricevuto il più alto numero di nomination.
Silvia Bernardini
Insegnante, ricercatrice gastronomica e cuoca, originaria di Milano, ha un ristorante (L’invito) a Veracruz, in precedenza a San Miguel de Allende. Silvia educa all’autentica cucina italiana e ai valori di Slow Food.
Veracruz è una delle città più tormentate dalla lotta tra bande narcos messicane. Il 2011 è stato un anno difficile per il suo ristorante a causa del contesto di violenza, ma lei è riuscita a tenerlo aperto, salvaguardando la sua oasi di pace e piacere. È riuscita anche pubblicare un libro “La cocina italiana con ingredientes criollos” (in collaborazione con la madre, la scrittrice Lidia Vigliardi Paravia) proprio per avvicinare il grande pubblico messicano alla cucina italiana.
Nel 2011 Umberto, a coronamento di una carriera finora eccellente, ha ricevuto una serie di prestigiosi riconoscimenti: la terza stella Michelin per il suo ristorante italiano di Hong Kong (unico cuoco italiano al di fuori dell’Italia a ottenerla con un ristorante italiano) ed è stato votato Chef degli Chefs (Premio Miele).
Il cuoco milanese (di origini pugliesi) Donato De Santis si è confermato nel 2011 il più efficace comunicatore di cucina italiana, non solo in Argentina, ma in tutto il Sudamerica di lingua spagnola, grazie ai sui libri e soprattutto ai seguitissimi programmi del Canale El Gourmet. Il suo Cucina Paradiso è stato incoronato miglior ristorante italiano dell’Argentina 2011 (Guia Oleo).
Imprenditore russo, vive a Mosca. La sua passione lo ha guidato a pubblicare una rivista in russo Buona Italia, dedicata esclusivamente all’enogastronomia italiana. Un progetto unico nel quale ha investito non solo in termini economici, ma anche in quelli culturali.
Giornalista enogastrnomico, collaboratore di prestigiose testate, autore di libri. Nel 2011 ha pubblicato How Italian Food Conquered the World, un eccezionale libro che è già un classico per chi si occupa di enogastronomia italiana nel mondo. La tesi di fondo è che la cucina italiana ha cambiato la maniera di mangiare di molte nazioni del mondo.
Chef/Patron del Forlino Restaurant (Singapore). È stato un precursore della cucina di qualità italiana in Asia. Con oltre 30 anni di esperienza culinaria a capo di numerosi ristoranti italiani in Asia, come il Mistral e Grissini a Hong Kong, è stato recentemente Executive Chef dell’Hyatt. È il presidente del GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani – Gruppo Virtuale Cuochi Italiani).
Complimenti a tutti! Alla prossima edizione!
Viaggiatore Gourmet
Il programma completo degli eventi e la cartina della ola globale nel mondo con i suoi protagonisti su www.itchefs-gvci.com
Per ulteriori informazioni: www.itchefs-gvci.com/IDIC2012
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