Emozionante a dir poco la nostra permanenza in piena Via Veneto presso l’Hotel Majestic, partendo da una accoglienza magistrale, passando per una cena a tutta Sicilia e salutandoci con una sontuosa colazione. Di seguito la nostra dettagliata e abituale cronaca di un soggiorno nella nostra meravigliosa capitale.
Le guide cartacee
Michelin segnala il ristorante nella scheda dell’hotel al quale assegna quattro casette
Espresso assegna 13/20
Gambero Rosso non segnala
Touring Club segnala il ristorante nella scheda dell’hotel
Contributo VG-TV: intervista allo chef Filippo La Mantia
Contributo VG-TV: intervista al direttore dell’hotel Andrea Fiorentini
La vista dall’ultimo piano dell’albergo
Camere
Tariffe massime (Rack rate)
Camera Singola Classic: EUR 465
Camera Doppia Superior: EUR 640
Camera Doppia Deluxe: EUR 720
Junior Suite: EUR 980,00
One Bedroom Suite: EUR 1,620,00
Sant’Isidoro Suite: EUR 3,700,00
Via Veneto Suite: EUR 5,900,00
Dettagli
La Suite Via Veneto
Le 98 camere a disposizione della clientela, 13 delle quali sono suite, sono state rimodernate, pur mantenendo l’eleganza originale, la voluta e apprezzata “scelta cromatica” che contraddistingue i vari piani dell’Hotel. Grazie al mix di tradizione e innovazione, punto di forza della struttura, si sono voluti amalgamare servizi moderni quali televisori LCD a schermo ultrapiatto, nuovi e comodi materassi (adattabili a ben otto misurazioni differenti) e caldi e colorati piumini, connessioni veloci a Internet via WI-FI e complementi d’arredo per le sale da bagno, odierni templi dove vivere il relax in attesa del caldo e rilassante abbraccio di Morfeo, a particolari di tradizione quali i tessuti in seta per le poltrone, appositamente disegnati e filati dall’Antico Opificio Serico.
La Suite S. Isidoro
Sala Fitness aperta 24 su 24
ANTEPRIMA: le foto del salone Verdi che da Settembre farà parte del Ristorante dopo la ristrutturazione
Il bel tavolo del ristorante con vista diretta su Via Veneto.
La Terrazza
Qui batte bandiera siciliana!
Notare la splendida foto della siciliana Maria Grazia Cucinotta all’ingresso del ristorante, dove tra l’altro è presenta la cucina a vista del reparto pasticceria.
La sala del ristorante
Ne approfittiamo per una approfondita intervista allo chef
La filosofia dello chef
Il cibo nasce con la vita ed occupa una parte fondamentale della nostra esistenza. L’esperienza derivata da anni di innovazioni e ricerche, ha portato alla necessità di tornare a un consumo della ‘materia cibo’ consapevole e rispettosa del nostro corpo. L’interesse cresciuto attorno al cibo si è trasformato in fenomeno, ma non sempre l’innovazione ha portato a preservare le tradizioni culinarie legate al territorio.
Sono orgoglioso delle mie radici siciliane, la presenza sul territorio di varie popolazioni, ha reso questa terra fertile e generosa di profumi, sapori e tradizioni alle quali mi ispiro ogni giorno per il mio mestiere di cuoco.
La mia grande scommessa è stata l’eliminazione di alcuni elementi solitamente immancabili nella cucina tradizionale italiana, l’aglio e la cipolla. Niente soffritti, ma basilico, menta, capperi, origano, mandorle e cannella. Fondamentali gli agrumi, li uso indistintamente per realizzare ricette salate e dolci. Riscoprire antichi piatti della cucina tradizionale è un viaggio nella storia e nel costume di un popolo. Alcune ricette come la zucca in agrodolce oppure gli anelletti infornati hanno origini umili.
Questa ultima ricetta, preparata con le cotenne di maiale, melanzane fritte, uova e il canestrato, un formaggio molto saporito e poco costoso, scatena in me il ricordo dell’odore che si diffondeva in tutta la casa. Il mio intento in cucina è il ritorno alla semplicità, dalla scelta dell’ingrediente alla lavorazione. Sono fermamente convinto che l’uso dell’aglio impedisca di esaltare i sapori e gli odori ‘naturali’ degli ingredienti. La mia predilezione per gli agrumi segue questa direzione, profumi e sapori che restano indelebili nella memoria e legati al ricordo della degustazione. Non vorrei che si scambiasse questa mia scelta per un atteggiamento o una moda del momento. Nel mio percorso di innovazione, resto ancorato alle tradizioni antiche della mia terra.
Il clamore creato intorno alla figura dei cuochi star, ha portato a un’esasperazione del fenomeno stesso. Il dibattito sul cibo come opera d’arte, creazione e viaggio nella tradizione di ogni singolo paese, è servito a stimolare nuove idee e concetti. Parlo di cibo come mezzo per viaggiare senza spostarsi, gustando ricette che esprimano una forza interiore originale tale da rendere quell’esperienza unica, una sorta di meditazione.
Amo il mio lavoro ogni giorno di più, mi permette di spaziare con la fantasia e di dedicarmi alle proposte sempre diverse dei miei menu, un omaggio a tutti coloro vorranno far parte di questo viaggio. (Fonte Sito Filippo La Mantia)
La squadra
Lo staff di cucina
Natale Contino (1975)
Tommaso Paolo Gonfiantini (1981)
Simone Santini (1980)
Marco Sangiorgio (1981)
Tiziano Tanteri (1985)
Pasticceria:
Andrea Da Bellis (1979)
Agnese Seccavigne (1978)
Staff di sala:
Khrystyna Grytsychyn (1987)
Valerio Lombardozzi (1985)
Sala e mise en place
Menu
Riportiamo, come sempre, il menu alla carta.
Antipasti
Caponata&Caponata
L’arancina di riso con gli sparaceddi, l’uvetta di Corinto e il ragusano
La seppiolina ripiena di carciofi, menta e pomodorini essiccati
Il panino con l’hamburger di melanzane e patate
La tartare di filetto avvolta nella zucchina grigliata e la salsa allo zenzero
La guancia di vitello in umido con le lenticchie rosse e la crema di canestrato
Il crudo di pesce con la salsa al mandarino
Il macco di fave con crostino al caffè
16 €
Primi
Gli spaghetti alla Norma con la ricotta salata di Modica
I bucatini con le sarde, l’uvetta e i pinoli tostati
Le mezzemafalde con i fagioli, la coda di rospo e il timo
La pasta con il capretto e la salsa della menta e finocchio
Il cous cous con il ragout di polpo e la polvere del cacao amaro
Le linguine con il pesto di pistacchio di Bronte, la cernia e la noce moscata
La pasta con le polpettine di maiale e il calamaro fritto
Le bavette con il pesto di agrumi e la bottarga di tonno
L’Amatriciana seduce la Norma
18 €
Carne
La salsiccia artigianale arrosto, il cardo fritto e la salsa all’arancia
Filetto di manzo con le patate al cartoccio e il pesto di dragoncello e nocciole
Il capocollo di maiale alla birra con la salsa di senape e pere
Lo spezzatino di vitella con i funghi chiodini al timo
Il pollo alla pizzaiola
28 €
Pesce
La rosolata di polpo con le patate, il pomodoro arrosto, i capperi e le olive
La ricciola alla griglia con l’insalatina di finocchi e arance
Il pesce spada all’agghiotta
Lo zuccotto di triglia ripieno di carciofi e menta sul brodo di pomodoro
Il baccalà alla liquirizia con la crema di carote di Ispica e anacardi
30 €
Le frittate
La frittata con le melanzane e il basilico
La frittata con le patate e il ragusano Dop
La frittata con la cicoria e i pomodori secchi
La frittata con gli spaghetti e la ricotta
10 €
Aglio, cipolla, burro e soffritti non sono utilizzati nella nostra cucina.
La nostra pasticceria
Quas’at
La cassata siciliana con la salsa di pistacchio e la frutta candita
Cannola
I cannoli con la ricotta e le scorzette di arance candite
Cuscus
Il Cous cous con la crema di mandorla tostata e la zuppetta di pistacchio
Varcocu
Crema di ricotta al limone, tartelletta di pasta frolla, albicocche cotte al vapore e gelato di albicocca e vaniglia
Marenata
Mousse di amarena Fabbri, biscotto morbido al pistacchio e cannella, gelato di pistacchio
Pausa caffè
Mousse alle nocciole, crema al caffè, crumble al cacao e gelato di cappuccino
Da Mohac a Balarm
Mini cassata e mini cannolo, biancomangiare, impanaticchi e arancino di cioccolato
Sette (Belli) pensieri
Cremoso di fondente e nocciola, biscotto al cacao e croccante, gelato di nocciola
La nostra gelateria
I gusti:
Pistacchio di Bronte
Nocciola del Piemonte
Vaniglia Bourbon
Cioccolato
Cappuccino
Le granite:
Limone
Pistacchio
Mandorle
Cioccolato e panna
Caffè e panna
Sorbetti:
Mela verde
Albicocca e vaniglia
Fragola
Mango e pesca
I fornitori
Fracassi per la carne
Azienda agricola Abate Franca Alba per l’olio d’oliva
Altamarea e Dibo Fish
Garofalo per la pasta
Carta dei vini (dettaglio)
Tra le bollicine più rappresentative segnaliamo: Brut 2006 Tasca Almerita; Charme bianco e rosé s.a. Firriato; Petali Brut Fazio Casa vinicola in Erice. Tra i vini bianchi: Guardiola (chardonnay) 2008 Andrea Franchetti; Grillo di Mozia 2010 Tasca d’Almerita; Pietranera (zibbibo) 2009 Marco De Bartoli. Tra i vini rossi: Rosso di Verzella Etna rosso (Nerello mascalese, Nerello cappuccio) 2007 Benanti; Pinot nero 2009 Cusumano; Rosso di Marco (Merlot, Syrah) 2006 Marco De Bartoli. Tra i vini da dessert: Diamante (Moscato, Traminer aromatico) Tasca d’Almerita 2007; Ben Ryè (zibbibo) 2008 Donna Fugata; Josephine Rouge (Nero d’Avola) 2004 Marco De Bartoli. Curiosità: la bottiglia meno cara è “Cosi è” (Grillo) 2008 Compagnia Siciliana Enologica € 15,00, quella più costosa è Rosso del Conte 1998 Tasca d’Almerita (Nero d’Avola) € 140,00.
Abbinamento Vini
Optiamo, come di consueto, per il servizio al calice. I prezzi vanno dai 6 agli 8€.
Aperitivo
Charme di Sicilia – Firriato
Pane
Tipologie di pane: panini di uvetta di Corinto; grissini con i semi di papavero; filoncini con le mandorle d’Avola e filoncini con l’uva di Zibibbo; al cioccolato; con i pomodori essiccati. La farina utilizzata è quella del Mulino Bongiovanni. Il pane viene preparato da Tiziano Tanteri.
Panelle
Piattooo!
Caciocavallo all’argentiera
La ricetta
Ingredienti:
– Caciocavallo ragusano
– Mollica del pane
– Pistacchi sgusciati
– Uova
Per la salsa agrodolce:
– 1 l. aceto
– 1 kg. zucchero semolato
Procedimento
Tagliare delle fette di caciocavallo di forma triangolare dello spessore di 1 cm ciascuna. Frullare insieme la mollica e i pistacchi. Sbattere le uova. Passare le fette di caciocavallo nell’uovo sbattuto e nella mollica con i pistacchi. Ripetere il procedimento una seconda volta per ottenere una panatura uniforme.
Salsa agrodolce:
Unire in un pentolino l’aceto e lo zucchero e portare a ebollizione. Far restringere la salsa fino a ottenere la consistenza desiderata.
Friggere in abbondante olio di semi le fette di caciocavallo fino a ottenere una completa doratura. Guarnire con la salsa agrodolce.
Nozze d’oro Tenuta Regaleali 2009 – Tasca d’Almerita
Cannoli salati
La ricetta
Ingredienti:
– Ricotta di pecora
– Olive
– Pomodori secchi
– Pinoli
– Uvetta
– Menta
– Pomodorini pachino
– Sale, pepe, zucchero
Per i cannoli:
500 gr. semola rimacinata
2 tuorli
2 uova intere
100 ml. marsala
20 ml. grappa
140 gr. zucchero
120 gr. strutto
1 cucchiaino di caffè
1 cucchiaino di cacao
Un pizzico di cannella
Procedimento
24 h prima preparare l’impasto con tutti gli ingredienti. Il giorno seguente stenderlo con la sfogliatrice per la pasta all’uovo, formare i dischi che poi verranno avvolti intorno all’apposito stampo e successivamente fritti.
Lavorare la ricotta con una frusta e amalgamarla con le olive, i pinoli, l’uvetta e qualche fogliolina di menta spezzettata.
Tagliare i pomodorini pachino a metà, disporli su una teglia ricoperta di cartaforno, ungerli con un filo d’olio d’oliva e condirli con sale, pepe e una spolverata di zucchero. Mettere in forno preriscaldato a 180 gradi per 40 min circa.
Mettere la ricotta condita in un sac à poche e riempire i cannoli. Guarnire un lato del cannolo con un pomodorino confit e l’altro lato con pistacchi tritati.
L’arancina di riso con gli sparaceddi, l’uvetta di Corinto e il ragusano
Caponata&Caponata
Cabernet sauvignon Igt Sicilia – Cantine Fina
Gli spaghetti alla Norma con la ricotta salata di Modica
L’Amatriciana seduce la Norma
La ricetta
Ingredienti:
Bucatini
Salsa di pomodoro
Guanciale
Melanzane
Basilico
Pecorino grattuggiato
Ricotta salata a scaglie
Procedimento
Tagliare le melanzane a cubetti e friggerle. Cuocere la salsa di pomodoro con il basilico. Far bollire l’acqua per la pasta e cuocere i bucatini.
Rosolare il guanciale in padella e una volta pronto eleminare la maggior parte del grasso sciolto. Aggiungere successivamente la salsa di pomodoro e infine le melanzane fritte e altro basilico fresco.
Scolare i bucatini nella salsa, maneggiarli e ultimare la mantecatura con il pecorino. Impiattare e decorare con ricotta salata e una punta di basilico.
La rosolata di polpo con le patate, il pomodoro arrosto, i capperi e le olive
Il capocollo di maiale alla birra con la salsa di senape e pere
La ricetta
Persone: 8/10 – Tempo di preparazione: 0:10 – Tempo totale: 4:00
Ingredienti:
1 capocollo di maiale senza osso
3 l. di birra scura doppio malto
50 gr. sale grosso
Olio extra vergine di oliva
30 gr. senape in grani
100 gr. senape
5 pere williams/abate mature
10 gr. acido ascorbico
5 gr. xantano
Procedimento
Pulire il capocollo da eventuale grasso o fibre in eccesso. Scaldare una padella capiente fin quando non diventa rovente, mettere il sale e subito dopo la carne. Far rosolare il maiale 5 minuti per lato, aggiungendo l’olio.
Togliere la carne dalla padella e metterla da parte; nel frattempo con della carta assorbente, ripulire la padella dal grasso, rimettere la carne nella padella, sempre a fiamma viva e bagnarla con 1 l. di birra e coprire. Lasciare ridurre il liquido quasi completamente.
Sistemare il maiale in una pirofila/teglia da forno e coprire fino a metà con la birra, avvolgere con alluminio e infornare a 160C° per 2 ore, dopodiché voltare la carne sottosopra, riavvolgerla e rinfornare per altre 2 ore.
Esaurito il tempo, controllare che la carne risulti tenera al tatto.
Per la salsa
Pulire le pere privandole di buccia e torsolo, avendo cura di metterle a bagno con acqua e acido ascorbico.
Frullare le pere con lo xantano e aggiungere le due senapi.
Pausa caffè: mousse alle nocciole, crema al caffè, crumble al cacao e gelato di cappuccino
Quas’at. La cassata siciliana con la salsa di pistacchio e la frutta candita
Caffè e coccole finali
Tipologie della piccola pasticceria: cioccolatini modicani; piccole mousse di cioccolato, caramello, caffè o pistacchio di Bronte; tartellette di frutta fresca; pasticcini alla mandorla e arancia.
Lo Chef si presta per numerose campagne a sfondo sociale e benefico
La couverture al nostro ritorno in camera
La colazione… anche qui la Sicilia la fa da padrona
Che bontà!
Dolce!
Anche salato…
Note Positive
Davvero una bella casa l’Hotel Majestic. Strepitosa location per un hotel davvero attuale. Il personale preparato ed esperto saprà coccolarvi a dovere per una permanenza di assoluto livello. La generosità, il calore, dello Chef Filippo La Mantia faranno il resto.
Conclusioni
Soluzione di pernottamento e di ristorazione decisamente consigliata per i nostri Amici Gourmet. Bravi!
Valutazioni: [* * * * *]
Cucina – Servizio – Location – Cantina – Coccole
Viaggiatore Gourmet
Ristorante e Terrazza Filippo La Mantia dell’Hotel Majestic
00187 Roma
Via Vittorio Veneto, 50
Tel. 06.421441
Fax 06.4885657
Tel. Ristorante 06.42144715
E-mail Ristorante: chef@filippolamantia.com
Sito internet Ristorante: www.filippolamantia.com
E-mail: hotelmajestic@hotelmajestic.com
Sito internet: www.hotelmajestic.com/ita/