(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1994
Proprietà: Walter, Paolo, Lucio & Daniela Mastroberardino
Enologo: Lucio e Paolo Mastroberardino
Agronomo: Lucio e Paolo Mastroberardino
Addetto al ricevimento: Daniela Mastroberardino
Ettari di proprietà e/o affitto: 185 ha
Produzione annuale in bottiglie: 1.300.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento. Dal lunedì al venerdì
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Viticoltura tradizionale con alcune metodiche di tipo biodinamico.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
86/100 – Fiano di Avellino Campore 2008 (Cat. B)
Una delle aziende più grandi della Campania, di proprietà della famiglia Mastroberardino e che nonostante i suoi 150 ettari vitati, riesce a creare il giusto mix tra territorio e tecniche di cantina riuscendo ad ottenere grandi risultati. E non stiamo parlando assolutamente di vini “costruiti” per piacere o per accontentare una certa fascia di mercato, ma di un lavoro volto ad impiegare l’innovazione al servizio delle uve stesse. E del territorio di origine. Questo Fiano è la massima espressione aziendale per questo vitigno e si presenta con un bellissimo colore oro pieno, dato dalla concentrazione, dal passaggio in barrique, ma anche dalla surmaturazione dell’uva. Nonostante il legno i profumi sono freschi con note di cedro, fiori bianchi assieme alla mandorla tostata che danno vita ad un bouquet di grande eleganza. In bocca dimostra ancora gioventù, dove una nota “dolce” tesa ad accentuare la morbidezza, deve ancora integrarsi perfettamente. C’è dello spessore sostenuto da molta freschezza. Armatevi di pazienza perchè in questo momento avete ancora un’orchestra dove il suono non ha raggiunto i massimi livelli melodiosi orchestrati da tutti i componenti. E presto vi racconteremo anche le “melodie” delle nuove annate degli altri vini bianchi di questa prestigiosa maison.
87/100 – Taurasi Fatica Contadina 2004 (Cat. D)
Un Taurasi in piena fase della maturazione e della ricerca dell’equilibrio olfattivo. Un naso dominato, ma non oppresso, dalle note del legno. Frutto quindi in divenire, leggere le note speziate per un impianto comunque di grande complessità. In bocca troviamo un’avvolgenza decisa in apertura con il tannino che viene fuori dopo alcuni secondi e che conferisce una certa astringenza e che al momento frena decisamente l’espressività in uscita. La stoffa sicuramente non gli manca e neppure le componenti del vino che devono tuttavia ancora “conoscersi” e creare una sinergia complessiva. Da attendere, al fine di trarre il massimo da questo vino. Almeno a livello emotivo.
88/100 – Taurasi Pago dei Fusi 2003 (Cat. D)
Tutti i “suggerimenti” che possiamo trarre a partire dall’esame visivo e che passano poi attraverso la fase olfattiva, ci parlano di un vino in piena evoluzione. Il suo colore è già granato e al naso è facile imbattersi in note di frutta sotto spirito che cominciano ad avvicinarsi alla confettura e profumi terziari che ci conducono al cacao amaro, al sottobosco ed al cuoio. In bocca ci ha invece piacevolmente sorpreso. Tende a rinsaldarsi e rinvigorirsi con la potenza che si staglia decisa, sovrastando magari l’eleganza, ma esce con vitalità senza facili cedimenti. Lo spessore e la sensazione pseudo-calorica sono quelle da annata calda, ma il tannino è di buonissima fattura, pur non essendo smussato appieno.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Terredora
Via Serra
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Tel: +39 0825 968215
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