(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1797
Proprietà: Marchese Alberto Cisa Asinari di Grésy
Enologo: Marco Dotta e Piero Ballario
Agronomo: Marco Dotta
Addetto al ricevimento: Matilde Del Gaudio
Ettari di proprietà e/o affitto: 35 ha.
Produzione annuale in bottiglie: 200.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: L’azienda è aperta alle visite dal Lunedì al Venerdì con orario continuato dalle ore 9:00 alle 17:00. Da Aprile sino a Dicembre l’azienda è anche aperta il Sabato, dalle ore 10:30 alle 16:30. È richiesta la prenotazione, tramite mail a matilde@marchesidigresy.com
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: gestione del vigneto osservando il massimo rispetto dell’ambiente, attraverso severi lavori di potatura primaverile, estiva, invernale, e vendemmia verde, in modo da garantire la perfetta maturazione dell’uva e ottenere vini di altissima qualità, eleganza, finezza, equilibrio e struttura.
Utilizzo di lieviti selezionati: SI.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
94/100 – Barbaresco Martinenga Camp Gros 2007 (Cat. G)
Altissimo Ceto
E’ ormai inutile continuare a sottolineare le grandi prestazioni dei vini dell’azienda del Marchese Alberto. Ogni anno ci divertiamo a mettere in paragone i due cru e vedere quale dei due vince la volata al fotofinish. Purtroppo quest’anno non sarà così, in quanto una grandinata ha precluso l’uscita del Gaiun con il millesimo 2007. Ma quello che ci rimane è un Camp Gros maestoso e nobile. Non nel senso della caratura, ma in quello dell’eleganza. In bocca appare (ovviamente) in ritardo di forma, per quello che promette e per quanto emerso al naso. Dotato di una notevole freschezza e da una piacevole uscita balsamica in grande stile. Quello aristocratico. Quello targato Martinenga.
89/100 – Barbaresco Martinenga 2008 (Cat. F)
L’abbiamo inserito qui, anche se rappresenta un cru a tutti gli effetti. Tuttavia, nel panorama delle etichette del Marchese Alberto, rappresenta il Barbaresco “classico”, il primo passo da compiere se vogliamo entrare a contatto e cercare quelle note famose di “tabacchino sexy” (cit.) che fa tanto Martinenga. Eleganza e classe, sono le caratteristiche principali di questo vino e sfiora di un soffio la soglia dei 90 punti. Anche al palato scorre via in maniera piacevole e appagante, pur conservando un ricordo di un vino di sostanza.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
88/100 – Barbaresco Martinenga 2007 (Cat. F)
Più scuro e più profondo del classic style di questo domaine, il 2007 del Martinenga. Marasca, more e cassis, prendono posto alle consuete fragoline di bosco, per dare un frutto più variegato e più avvolgente, ma meno preciso e puntiglioso di quanto Alberto ci abbia abituato nel corso della sua storia. Anche al palato sfodera una trama tannica più determinata e meno regolare.
93/100 – Barbaresco Martinenga Camp Gros 2006 (Cat. G)
Vedi sopra. Stesse considerazioni. In questo caso però, il Camp Gros, mostra un’indole un po’ più fredda e meno avvolgente rispetto al Gaiun, con una maggiore propensione al taglio balsamico. Bocca con la medesima tenacia ed eleganza in chiusura.
93,5/100 – Barbaresco Martinenga Gaiun 2006 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Li aspettavamo con trepidazione ed impazienza i cru del Marchese Alberto. La bellissima prova del 2006 del Martinenga “classico” ci aveva lasciato con un po’ di bava alla bocca e l’attesa non poteva essere delusa. Almeno conoscendo la storia di questa cantina. Il risultato è di trovare il Camp Gros ed il Gaiun strappare la pari posizione in volata e ci è voluto il photo-finish per decretare che il Gaiun aveva mezza ruota davanti. Almeno in questo momento. Crediamo che quel suo classico abito con una tonalità più sensuale ed avvolgente rispetto al Camp Gros, già nel breve periodo, gli abbia giovato. Ma i 2006 sono uno spettacolo, con la consueta regia di Marco e Jeffrey, attenti al dettaglio, maniacali, ma con il piglio deciso e graffiante. Timbro della 2006. Si ripercuote anche nella trama tanica energica e vigorosa, ma che non disturbano per nulla la grande chiusura, con comportamento elegante e signorile. Come quello del Marchese Alberto.
83/100 – Langhe Nebbiolo Martinenga 2009 (Cat. A)
Il timbro stilistico del Langhe Nebbiolo di questa prestigiosa casa di Barbaresco, da sempre, vuole mettere a fuoco un carattere interpretativo di questo vitigno, in maniera molto semplice e diretta, non chiedetegli grandi sprazzi emozionali ma ripiegate su di lui, quando invece volete bere un vino che non sia troppo cerebrale, ma che comunichi un vitigno ed un territorio con la consueta eleganza. Di sempre.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
85/100 – Langhe Nebbiolo Martinenga 2008 (Cat. A)
Pulizia, correttezza ed equilibrio sono tre elementi alla base di questo vino. Scarico nel colore, naso delicato ed abbastanza intrigante con un quadro aromatico nitido, contenuto e non di grandissima ampiezza. Al palato si riscontra acidità ed un tannino vivace. Prodotto da una realtà solida in campo enologico, come la Marchesi di Grésy, della quale avremo modo di parlare ampiamente in occasione della descrizione dei suoi Barbaresco, in uno pei prossimi post.
90/100 – Barbaresco Martinenga 2006 (Cat. F)
Vi avevamo promesso nel racconto inerente la degustazione dei Langhe Nebbiolo, che vi avremmo parlato in maniera più ampia di questa Tenuta. E quale migliore occasione che farlo adesso parlando del loro Barbaresco “base”, che tanto “base” non è, visto che è ottenuto da uve provenienti da un singolo vigneto. Per prima cosa, i Barbaresco di Alberto di Grésy non colpiscono di certo per la loro spettacolarizzazione aromatica, tutt’altro. Sono sempre vini sottili che poggiano sul suo ”quadro” molto elegante, snello e slanciato. Il frutto appare sempre croccante con quel suo lato che vira sullo speziato, integrato e rinfrescato sempre da una nota balsamica e minerale. In bocca sono delicati, abbastanza rigidi e contenuti se degustati giovani, ma sempre di grande classe.
89/100 – Barbaresco Martinenga Camp Gros 2005 (Cat. G)
Ci siamo già dilungati a lungo nella descrizione sullo stile della Maison, in occasione del Barbaresco Martinenga 2006. A quanto detto aggiungiamo che, sia il Camp Gros che il Gaiun, di fronte ad annate un po’ difficili come la 2005, appaiono abbastanza “frenati” e bisognosi di più tempo di sosta in bottiglia o nel bicchiere per tirar fuori il carattere sapido/minerale che da sempre li ha contraddistinti.
89/100 – Barbaresco Martinenga Gaiun 2005 (Cat. G)
Vedi sopra. Dalla sua parte, il Gaiun, possiede in questo momento un po’ più di dolcezza e una maggiore stabilità gustativa.
85/100 – Barbera d’Asti Monte Colombo 2005 (Cat. D)
Equilibrio e disciplina sono le parole d’ordine della versione 2005 della Monte Colombo. L’annata non aiuta nella profondità e nel carattere di questo vino, proteso più di altre annate a mettere in evidenza certe durezze. Solo la sapiente mano nella vinificazione della squadra giovane ed attiva in cantina, capitanata dal “nostro” Marchese Alberto, è riuscita a dare un’efficace riuscita ed un’ottimale profondità alla Barbera. Equilibrio anche nel dosaggio del legno. Al palato appare sottile e lineare, diretto nell’approccio e abbastanza crudo in certi tratti dell’impostazione. Anche se c’è molta sostanza.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Strada della Stazione, 21
Località Martinenga 12050
Barbaresco CN
Tel: +39 0173 635222
Fax: +39 0173 635187
Skype: marinella.gresy
Sito Web: www.marchesidigresy.com
Indirizzo posta elettronica: wine@marchesidigresy.com
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