(SPAZIO PER LA VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1885
Proprietà: Dott. Gualberto Ricci Curbastro
Enologo: Alberto Musatti e Riccardo Ricci Curbastro
Agronomo: Dott. Marco Francolini
Addetto al ricevimento: Dott. Riccardo Ricci Curbastro
Ettari di proprietà e/o affitto: 26.50 ha
Produzione annuale in bottiglie: ca 240.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: no
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Misura Agroambientale 214, che prevede tecniche di coltivazione e concimazione a basso impatto ambientale
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
85/100 – Franciacorta Brut Rosé n.m. (sbocc. 10/10) (Cat. D)
Un vino che ci sembra perdere qualcosina per strada in fase di equilibrio e spessore, se paragonato ad altre versioni del passato. Anche il dettaglio aromatico appare meno nitido e più sfumato. Palato che riprende vigore, dotato da una distinta sapidità e buona chiusura.
87/100 – Franciacorta Brut Satèn 2007 (Cat. E)
Sembra più slanciato e dinamico rispetto alla precedenti versioni, il Satèn 2007 della prestigiosa casa di Capriolo. Rintocchi agrumati e di frutta gialla, si alternano a sfumature speziate, offrendo un profilo olfattivo di grande interesse. Trama gustativa che coniuga lo spessore dell’insieme e che si lascia bilanciare da una statura sapida e goduriosa. Buona infine la lunghezza.
90/100 – Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2006 (Cat. F)
Franciacorta che esprime sempre una certa garanzia e sicurezza. Finissimo il perlage che fa breccia in una veste giallo paglierina con riflessi dorati. Un po’ insoluta ed enigmatica, in questa fase, la proposta olfattiva che si rivela tuttavia con un grado di maturità ineccepibile. Buonissima la fragranza aromatica resa suadente da tocchi esotici. La struttura è di quelle rilevanti, ben sostenuta da una freschezza degna di nota, che lo dilunga con facilità di beva e semplicità di esecuzione, anche se l’articolazione è di quelle che si faranno ricordare.
87/100 – Franciacorta Extra Brut 2007 (Cat. D)
Sensazioni lievitose che incidono l’apertura e l’intensità al naso, con l’ossigenazione il carattere diviene più deciso e gradevole, con tonalità fruttate esotiche e di floreale fresco. Un vino che tende a posizionarsi su un livello meno determinato al gusto, ma nulla da eccepire sul piano della sostanza. Chiusura che tende a chiudersi in una tendenza piuttosto asciutta.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
88/100 – Franciacorta Brut Satèn 2006 (Cat. E)
Altissimo Ceto
Come nel caso dell’Extra-Brut, dobbiamo registrare lo stacco di crescita nel giudizio complessivo dei 2006 della Ricci Curbastro. Soprattutto quando si ha l’occasione di avere due millesimi in assaggio all’interno della stessa sessione. Grande espressione del Satèn quindi. Impatto floreale e fruttato di notevole charme, con sfumature di pane appena sfornato e di delizie dal sapore esotico. Ingresso fresco, con un taglio dell’acidità quasi brusco e pungente, ma leggero e pimpante nella distensione. Versione da proporre e consigliare sempre per chi ama il carattere vinoso ed il grande impatto delle bollicine, ma che siano di ottima bevibilità e fragrante delicatezza.
86/100 – Franciacorta Brut Rosè n.m. (sbocc. 10/09) (Cat. D)
A proposito di vini “marcati” e “timbrati”… Ecco confermarsi le stesse espressioni anche per la versione rosata dell’azienda di Riccardo & Co.. Pur non sciorinando una prestazione maiuscola nella prestanza e nel punteggio, presenta un colore buccia di cipolla, con un’articolazione che richiama accenni di iris e di rosa bulgara che denotano stile e personalità. Dotata di una statura di bocca che si distingue per linearità e di un indice di freschezza mai fine a se stesso.
85/100 – Franciacorta Brut Satèn 2004 (Cat. E)
Come era prevedibile sulla carta, abbiamo avuto la conferma di preferire di gran lunga la 2006. Questo campione si è contraddistinto per un profilo olfattivo decisamente introverso, più tenue nella varietà se paragonato all’altra versione, ma soprattutto per una trama di assaggio che è apparsa contratta e involuta. Con una piccola appendice e che prende in considerazione la formalità di un assaggio doveroso, più in là con il tempo.
90/100 – Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2004 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Soglia della super eccellenza, raggiunta anche dal Gualberto di Ricci Curbastro. E proposto finalmente con un odorato di distinta secchezza, tipica da zero, rampante e graffiante, piacevolmente limonato e tagliente. Nella complessità conferisce note di erbe aromatiche come salvia e basilico. La bocca è fresca, affilata e distesa nel suo profilo sempre coerente e stuzzicante. Si diletta per lunghezza e si contempla per mineralità. Ottimo e godurioso.
85/100 – Franciacorta Extra Brut 2003 (Cat. D)
Notevole lo stacco tra i due millesimi, manifestata da una prolungata permanenza sui lieviti in seguito ad un millesimo difficile come lo è stato la 2003, che ne ha frenato l’articolazione e la linearità del vino. Intensa è la colorazione ed è dotato di uno spazio odoroso abbastanza introverso. Un vino largo e più suadente al gusto, anche se meno espresso ed espressivo, ma con un finale che denota comunque il suo piacevole appeal di presa sul pubblico.
89/100 – Franciacorta Extra Brut 2006 (Cat. D)
Bicchiere che somiglia in modo sorprendente alla vendemmia che l’ha preceduto, ma con un filo di energia in più. Cosa senz’altro positiva, giacché spessori e percezioni organolettiche si ripresentano con le sottili differenze, determinate non tanto da un’annata diversa, ma da un profilo aziendale che oggi li vede apparire meno slanciati ma più vigorosi. Forse un po’ meno minerali, ma certamente dotati di ottimo equilibrio. E tutto a vantaggio della facilità di beva.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
90/100 – Franciacorta Extra Brut 2005 (Cat. D)
Se in principio sembrava che lo sviluppo qualitativo di questa azienda, ruotasse tutta intorno al Satèn, oggi possiamo dire che l’attuale gamma dei vini aziendali, si eleva per eleganza e sofficità. Non da meno è questo extra-brut targato 2005, dove la carbonica fa capolino dalla veste giallo dorato e punta su “grandissime” bollicine. Il naso è gioviale e fragrante, ma poi è lo sviluppo di bocca a segnare il passo. Fresco, agrumato, minerale. Spinge e allunga. Molto bello!
86/100 – Franciacorta Extra Brut 2002 (Cat. D)
Se vogliamo parlare di stile e di coerenza produttiva, tali caratteristiche sono da ricercare proprio nel timbro che viene imposto ai suoi vini da questa azienda di Capriolo. Da ricercare sia nel quadro aromatico aperto e immediato, sia nella sua distensione gustativa sottile e delicata, ma senza concedersi a grandi avvolgenze o esplosioni. In più crediamo che quest’ampiezza soffra, e non di poco, la complessità abbastanza limitata data dalle difficoltà dell’ annata.
87/100 – Franciacorta Satèn 2003 (Cat. E)
Se l’entusiasmo ci ha assalito quando abbiamo degustato l’Extra-brut di Ricci Curbastro, lo stesso non è avvenuto nell’approccio per la versione “satinata”. Beninteso nulla di grave, anzi ad averne di calici con un timbro di profumi che si slancia in effusioni vanigliate, di pepe rosa e pesca bianca e che accarezza le papille con soffice sapidità rilanciando una beva fresca e leggera. Pertanto il “peso” gli fa perdere terreno nello slancio, dove sembra soffrire il calore dell’annata.
86/100 – Franciacorta Brut Rosè n.m. (Cat. D)
Si diceva di vini “marcati” e “timbrati” in fase olfattiva dei Franciacorta di Ricci Curbastro e si conferma l’espressione anche per la versione rosata. Tant’è che pur non sciorinando una prestazione maiuscola, presenta un colore buccia di cipolla con un’articolazione aromatica che richiama accenni di iris e di rosa bulgara e una statura di bocca che si distingue per linearità e un indice di freschezza mai fine a se stesso.
87/100 – Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2003 (Cat. F)
Ne abbiamo già parlato in maniera già esauriente dei profili e delle strutture dei vini che caratterizzano questa realtà della Franciacorta. Quindi non vogliamo aggiungere nient’altro (o quasi). Gualberto non dosato 2003 interpreta identità e varietà dello stile Maison, però ci piacerebbe che potesse assumere, compatibilmente con la qualità delle uve (e quindi dell’annata), maggior “carattere” e profondità sensoriale in futuro, visto l’importanza del nome della cuvèe e soprattutto la certezza di poterlo raggiungere.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Gualberto Ricci Curbastro e figli s.s.
Via Adro, 37
25031 Capriolo (BS)
Tel: +39 030 736094
Fax: +39 030 7460558
Skype: –
Sito Web: www.riccicurbastro.it
Indirizzo posta elettronica: info@riccicurbastro.it