(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1996
Proprietà: Conte Michael Goëss-Enzenberg
Enologo: Helmuth Zozin
Agronomo: Helmuth Zozin e Herbert Ortler
Addetto al ricevimento: Anita Crepaz
Ettari di proprietà e/o affitto: 48 ha
Produzione annuale in bottiglie: 200.000
Vendita diretta in Cantina: Si
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Viticoltura di tipo biodinamica.
Utilizzo di lieviti selezionati: NO
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
86/100 – A.A. Chardonnay Sophie 2009 (Cat. B)
Un vino che avrà sicuramente bisogno di tempo di maturazione in bottiglia, al fine di trovare la perfetta armonia e trovare quella coerenza gustativa che concretizzano un vino espressivo e caratteriale, anche se non possiede il giusto equilibrio. La singolarità e la particolarità stilistica, sono quelle di sempre, così come l’eleganza nobiliare nell’allungo retro-olfattivo che ne fanno un vino da consigliare a chi non è alla ricerca di grassezze e opulenze ma che preferiscano invece l’agilità di beva.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Vini bianchi
87/100 – A.A. Terlano Chardonnay Sophie 2008 (Cat. B)
Vino abbastanza singolare, come del resto è tutta la gamma di questa azienda condotta magistralmente dal Conte Michael Goëss-Enzenberg e che fa della viticoltura biodinamica, il suo portabandiera. Insolito, in quanto rientrano anche delle percentuali di Viognier e Sauvignon, che non incidono in maniera importante, ma sicuramente aiutano nell’originalità del quadro aromatico. Premesso che nessuno si aspetta da questa azienda dei vini che colpiscano per forza e potenza, poiché la linea della filosofia aziendale, segue quelli della linearità ed eleganza nobiliare con quel carattere di grande bevibilità. Un vino di carattere, anche se la storia dice che le migliori espressioni ottenute fino a questo momento da questa Maison, sono più da attribuirsi ai vini rossi. Dedicato alla moglie, la contessa Sophie, questo 2008 ha uno splendido colore paglierino compatto e luminoso, con un tocco boisè a tratti piacevole, che si congeda con una bocca morbida e fruttata. Un vino, di per sé capace di regalare buone sensazioni ed elementi, come anticipato, che attirano la piacevolezza e la serbevolezza. E senza tanti grilli per la testa. Adatto anche per un pubblico più ampio.
Vini Rossi
87/100 – A.A. Pinot Nero Mason 2007 (Cat. D)
Assente nella nostra sessione il Mason di Mason 2007 (peccato…), ci dobbiamo “accontentare” dell’unico Pinot Nero presentato da questa azienda gioiello alto-atesina. Un vino comunque diretto e puntiglioso, offre una mirabile profumazione, ampia e complessa, con uno sviluppo palatale che ha messo in campo un bilanciamento degno ed elegante, con un binomio acido-tannico preciso e puntualmente rinfrancato da un finale di grande eleganza e pepe nero in chiusura.
89/100 – Vigneti delle Dolomiti Castel Campan 2005 (Cat. F)
Continua a grandi falcate il cammino di Manincor, dove la cuvèe Castel Campan, si piazza con la versione 2005 ad un soffio della soglia dei 90 punti. Il profilo olfattivo mette in mostra tutta la classe dei vini di questa azienda gioiello, mentre l’assaggio si profila diretto e lineare, con un ingresso palatale che appare ritmico e fresco da cui deriva un tratto vegetale e speziato, con un tannino che conduce le danze in maniera vigorosa e calibrata, oltre al quale morbidezza e sapidità completano le rifiniture.
Vini Dolci
90/100 – VdT Le Petit de Manincor 2007 (Cat. D – la 0,375)
Ah però! Un gran bel vino questo Le Petit de Manincor, singolare ed originale come pochi perchè ottenuto da uve Petit Manseng, tali da ricordare temi e tratti da Sud de France ed effluvi tipicamente salini e balsamici. Abbiamo già avuto modo di disquisire ampiamente ed in maniera egregia, della gamma dei vini di Manincor con delle menzioni speciali per le cuvèe in rosso. Ma con questa dolce elaborazione in bianco targata 2007, le cose si rimettono nuovamente in gioco. Beninteso non vogliamo far classifiche o preferenze interne ai produttori, ma il vino in questione si è rivelato un prodotto godurioso e soprattutto capace di esibire in maniera significativa la personalità in perfetta simbiosi con l’aristocratica eleganza del suo patron. Al palato, ha mostrato un segno profondo e lineare, con delicate speziature e sentori di frutta candita in evidenza, unite ad un taglio di grande freschezza.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Manincor
Via San Giuseppe al Lago, 4
39052 Caldaro (BZ)
Tel: 0471 960230
Fax: 0471 960204
Skype: –
Sito Web: www.manincor.com
Indirizzo posta elettronica: info@manincor.com
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