(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1973
Proprietà: Francesco Marone Cinzano
Enologo: Maurizio Castelli
Agronomo: Giuliano Dragoni
Addetto al ricevimento: Nicola Giannetti
Ettari di proprietà e/o affitto: 142 ha
Produzione annuale in bottiglie: 800.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: Viticoltura di tipo convenzionale
Utilizzo di lieviti selezionati: SI
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
86/100 – Brunello di Montalcino 2005 (Cat. E)
Poco equilibrio e una tendenza ad una scarsa maturità fenolica sono i freni per quest’edizione, chiaramente e classicamente figlia di un’annata non felice, normali questi riscontri. Granato di buona vivacità, naso ben indirizzato su di un frutto purtroppo tendente al cotto, grafite, fieno e spezie dolci in chiusura. Aggressivo sulle papille gustative, scalpitante nel suo incedere tra una contenuta freschezza e tannini secchi che asciugano il palato, emerge una nota calorica dominante che sale con il passare del tempo. Vino potente di grande impatto gustativo, tanti muscoli non perfettamente distribuiti.
82/100 – Rosso di Montalcino 2008 (Cat. A)
sud di Montalcino, vicino a Sant’Angelo in Colle, per un’altra storica azienda del territorio (esiste dal 1933 ed oggi si sviluppa su 142 ha di vigneto) di proprietà Marone Cinzano. Veste rubino scarico, vivo, acceso nelle tonalità. Quadro olfattivo che esordisce su note dolci come cipria, talco, vaniglia, poi mammola, frutti rossi ed un tocco in chiusura di macchia mediterranea. Generoso, ma non di grande ampiezza. Essenziale e lineare al palato, colpisce al gusto per la prorompente acidità, dominante sul panorama gustativo, unendosi poi a tannini non troppo “precisi”, rendendo il vino spigoloso. Consigliato per palati forti e per gli amanti del rigore e della solidità.
88/100 – Sant’Antimo Nearco 2006 (Cat. E)
Possiede una carica esplosiva, che lo accomuna (in senso positivo…) ad una bomba ad orologeria. Carico, tosto, ricco e naturalmente potente, pronto ad esplodere. Merlot più cabernet e una spruzzata di syrah. Rubino porpora super concentrato, naso deciso che spinge fuori gli aromi di cioccolato, visciole, balsamico, more, ribes e torrefazione in chiusura. Gioca sulla forza e sulla concentrazione anche nell’ingresso al palato mostrando tutta la sua opulenza. Deve ancora assestarsi, ma questo dimostra che questo Nearco sarà vino longevo. Anzi, a dire la verità ci siamo divertiti a degustarlo anche oggi. Ben riuscito e godurioso nel suo perdurare gustativo.
82/100 – Toscana IGT Spezieri 2009 (Cat. A)
Vino facile e senza troppe pretese lo Spezieri. Non ambisce a volumi considerevoli, neanche a muscoli da culturista e tanto meno a lunghezze di gusto e saporosità stile “ponte di Brooklyn”. Buono il carattere e fragrante del frutto, anche se esile. E’ diretto e non pretenzioso. Chiusura che si congeda presto.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
83/100 – Rosso di Montalcino 2007 (Cat. A)
Ecco invece un vino che va “letto” al di là di quanto invece il punteggio possa esprimere. Un Rosso diretto, immediato e che esprime un buon carattere del Sangiovese, nonostante lo faccia in regime di semplicità. Molto lineare, pulito e ben fatto, trova la sua giusta collocazione anche come vino quotidiano.
86/100 – Brunello di Montalcino 2004 (Cat. E)
Come successo nel caso del Rosso, anche per il Brunello d’annata di Col d’Orcia, dovremmo parlarne a prescindere dal punteggio. Un vino che potremmo definirlo il “Brunello per tutti”, per la sua facile interpretazione sia per chi è alle prime armi, sia per i palati già più allenati e vogliono ogni tanto bersi un vino ben fatto, “spensierato”, magari da accompagnare alle classiche serate “bevitorie” con gli amici. Facilmente comprensibile e riconoscibile anche in una degustazione alla cieca, non promette mari e monti o voli pindarici, ma gioca a carte scoperte sin dal primo approccio. Averne…
92/100 – Brunello di Montalcino Riserva Poggio al Vento 2001 (Cat. G)
Altissimo Ceto
Dire che ci saremmo aspettati qualcosa in più da un vino che spunta 92/100 in degustazione, vi potrà sembrare molto strano. Motivo in più se abbiamo davanti ad un vino che ha spuntato anche l’Altissimo Ceto. Soprattutto parlando di un vino che rispecchia in tutto e per tutto, il legame territoriale, il valore di un’annata e quello stile della casa, già raccontato più volte, che trova espressione in un bouquet aperto ed espressivo, centrato sul frutto e in fase di evoluzione, nuance di frutta rossa in confettura, cioccolato e un elegante sentore minerale di grafite. Anche al gusto si conferma in perfetto equilibrio, di bell’armonia ed elegante con tannini rotondi ,completo ed ottimo da degustare in questa fase della sua vita. Crediamo che con un periodo di affinamento in bottiglia ulteriore, possa arrivare alla massima espressione rivelandosi in tutta la sua elegante complessità. Tutte caratteristiche riconducibili alla grandezza di un vino eccezionale, che osando un po’ di più e con un pizzico di personalità in più, avrebbe toccato vette ben più alte.
86/100 – Sant’Antimo Nearco 2005 (Cat. E)
Vino dal forte impatto. Decisamente giocato sulla potenza, sostenuto da uno spessore rilevante e diretto è pure il tenore alcolico. E’ consigliato per palati forti, per chi ricerca una struttura fisica possente. Volutamente racconta l’altra pagina di Montalcino quello che in fondo questa denominazione vuole (dovrebbe) rappresentare.
86/100 – Sant’Antimo Olmaia 2005 (Cat. E)
Attacco decisamente vegetale con un frutto più nascosto. Con questo esemplare si va’ a rappresentare la forza, come un tipo che ha frequentato lezioni di body-building e ha “scolpito” il proprio fisico. Ne sono dimostrazione i tannini decisi che caratterizzano il passo gustativo. E’ un cabernet di questo areale ma, per favore, non chiedetegli di filosofeggiare perchè è uno che arriva dritto al punto.
83/100 – Toscana IGT Spezieri 2008 (Cat. A)
Pecca al naso di eleganza, basandosi già da subito su toni vegetali. Tuttavia, risulta godibilissimo al gusto, facile da bere, lineare, diretto e senza impegno. Ci troviamo di fronte ad un vino base di assoluto rispetto.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Col d’Orcia
Località S. Angelo in Colle
53024 Montalcino (SI)
Tel: +39 0577 80891
Fax: +39 0577 844018
Skype: –
Sito Web: www.coldorcia.it
Indirizzo posta elettronica: info@coldorcia.it
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