(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1998
Proprietà: Donatella Cinelli Colombini
Enologo: Dott. Carlo Ferrini
Agronomo: Dott.ssa Gioia Cresti
Addetto al ricevimento: Caterina Bacceschi
Ettari di proprietà e/o affitto: 37 ha vitati.
Produzione annuale in bottiglie: 170.000 ca
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: SI
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.
Utilizzo di lieviti selezionati: Lieviti autoctoni.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
87/100 – Brunello di Montalcino 2005 (Cat. F)
Non facile, è un duro, di quelli scritti nei romanzi di Raymond Chandler dalla cui penna è nato Philip Marlowe, il detective privato interpretato nel 1946 da un certo Humprey Bogart che di sicuro rende bene l’idea. Tratti duri e una certa fisicità oltre ad un accenno di misoginia sono i parametri (fantasiosi) che ci hanno fatto venire in mente il “forzato” paragone. E’ di un granato cupo, naso che fa emergere marasca e pepe nero, tratti vegetali che anticipano un finale di china e rabarbaro, bocca disunita e potente, tosta, ancora in cerca di fusione e dove le durezze spradoneggiano scavando solchi profondi. Ideale per gente altrettanto tosta. Come il nostro Marlowe…
89/100 – Brunello di Montalcino Riserva 2004 (Cat. F)
Vino “tosto” quasi marziale nella sua rigidità. Un tipo scontroso, ma solo se ci si rifiuta di approfondire la conoscenza. Vero che non ci si dovrebbe fermarsi davanti alle apparenze, anche perché si perderebbe una grande occasione. Granato cupo e concentrato, impianto olfattivo che alterna frutto al vegetale come il fieno, ricco di terziari che evidenziano tabacco cuoio e cacao amaro, chiusura su note di bitter e rabarbaro. Palato importante abbondante nella massa sostenuta da buon tenore alcolico, tannini muscolari e vigorosi che spradoneggiano nella trama gustativa, finale caldo e asciutto che fa riemergere un frutto in confettura.
83/100 – Rosso di Montalcino Casato Prime Donne 2006 (Cat. B)
Venti di grandi cambiamenti soffiano sull’azienda della “vulcanica” Donatella. Tutto questo ci fa ben sperare, in quanto sappiamo che i presupposti sono buoni ed andranno ad impreziosire un’azienda che è un pezzo importante nella storia del territorio Ilcinese. Da parte nostra, saremo qui ad aspettarli e a raccoglierne i possibili frutti. Presentato in assaggio il loro Rosso targato 2006, vestito dal colore granato, scuro e concentrato, naso aperto che rilascia sensazioni di tabacco, cuoio, confettura di ciliegie e di more. Palato potente e caldo, con tannini vigorosi e quadrati, avvolgente e con massa abbondante, solo nel finale si avverte un’eccessiva disidratazione della cavità orale.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
83/100 – Rosso di Montalcino Casato Prime Donne 2005 (Cat.B)
Nonostante sia un 2005, è un Rosso in piena evoluzione che deve trovare ancora il suo zenit. Dotato di un naso interessante e abbastanza ricco con sensazioni che spaziano dal frutto incisivo per arrivare al tabacco, cuoio e caffè. In bocca è pieno anche se ancora non armonizzato dato da un tannino un po’ troppo stridulo in chiusura di bocca. Caratteristica che potrebbe essere riconducibile all’annata in questione, ma che ci ha visti nel doverlo rivalutare nel punteggio. Peccato, perchè per il profilo olfattivo avrebbe meritato qualcosina in più.
87/100 – Brunello di Montalcino 2004 (Cat. F)
I vini della capace e simpatica signora Donatella, andrebbero sempre e comunque premiati per il notevole lavoro, i sacrifici e gli sforzi compiuti per la promozione di tutto il territorio ilcinese. Non nascondiamo che per il nostro gusto e per come “vediamo” noi il Brunello, ci piacerebbe trovare maggiore slancio, perchè spiccano dalla nostra degustazione, come vini impostati sulla stoffa e sulla potenza, paragonabili ad una motore di grossa cilindrata con tanti cavalli da scaricare a terra. Vini che tuttavia, risultano essere perfetti per gli estimatori del genere. Dimostrazione che il territorio di Montalcino, oltre a differire tra zona e zona, si differenzia per i diversi stili interpretativi, atti a soddisfare le diverse e motivate differenze di gusto dei singoli consumatori finali.
85/100 – Brunello di Montalcino Progetto Prime Donne 2004 (Cat. F)
Ci è piaciuta molto di meno la prova del Prime Donne, rispetto al Brunello d’annata della Signora Donatella. Un vino che definiremmo muscolare, con una trama connettiva in salute, ma che spinge troppo sulla forza, aiutata anche da una sensazione alcolica rilevante. Al naso è di largo raggio con sentori di frutti neri, spezie, marasca e frutta sottospirito, ma secondo noi già fin troppo improntato sull’evoluzione. Al gusto è concentrato, di spessore e stoffa, lungo al gusto, ma pecca sul finale in finezza e serbevolezza. Un vino per palati forti, per cibi impegnativi a lunga cottura. Ci piacerebbe però trovare in futuro maggiore freschezza, maggiore slancio. Ovvero l’immagine di vedere finalmente un Brunello elegante, femminile ed affascinante. Come la Signora Donatella.
86/100 – Brunello di Montalcino Riserva Casato Prime Donne 2003 (Cat. F)
Parlare delle caratteristiche qualitative di un’azienda come la Cinelli-Colombini risulta facile e abbastanza scontato, ma risulta difficile quando di fronte abbiamo un vino che porta i “segni” di un’annata difficile come la 2003. Come tanti altri vini figli di quest’annata, anche la loro Riserva, risulta di non facile approccio. In primis, abbiamo un vino dotato di una struttura importante, quasi imponente, non facilmente supportato da un’adeguata freschezza e che si presenta con un’espressione tannica di difficile governabilità, responsabile secondo noi, dalla conseguenza di una non ottimale maturazione fenolica delle uve, risultando particolarmente asciutto nella beva e che difficilmente assisteremo ad un ridimensionamento degli stessi, mantenedosi su questi standard per tutto il resto della vita del vino.
80/100 – Chianti 2006 (Cat. A)
Vino immediato, piacevole, da bersi con facilità, ci piace il fatto che ha una faccia sola ma la mostra direttamente senza false aspettative o illusioni, semplicità e chiarezza sono gli assi nella manica. Media trasparenza, naso dal frutto pieno, frutta sottospirito, sentori floreali con leggeri toni dolci in chiusura. Al gusto è diretto nell’impatto, con buona freschezza, tannini discreti che risultano (ahinoi) non perfettamente maturi, causando una secchezza sul finale. Comunque piacevole nell’insieme e da consumarsi nell’immediato.
80/100 – Orcia Rosso Cenerentola Fattoria del Colle Trequanda 2004 (Cat. A)
Un vino dimensionato sicuramente nel suo punteggio ma che offre almeno due spunti interessanti. Il primo riguarda l’impiego del vitigno Foglia tonda nell’uvaggio di questo prodotto e poi, il territorio di origine posizionato tra i terroir di Montalcino e Montepulciano. Quindi mica “pizza e fichi”… ma bisognoso di acquisire la propria (e meritata) posizione nel panorama vinicolo toscano. A costo di fare i famosi salti mortali, con sforzi e sacrifici per dargli una propria identità. Il Cenerentola 2004 è un vino di carattere e (troppa) forza che sta cercando il giusto equilibrio con l’eleganza. Siamo convinti che una maggiore linearità ed un alleggerimento sul piano dello spessore, andrebbe a favore del dinamismo. Ma le basi sembrerebbero solide e non ci resta che fare i nostri migliori auguri di buon lavoro a Madame Donatella.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Az. Agr. Donatella Cinelli Colombini
Casato Prime Donne
53024 Montalcino (SI)
Tel: +39 0577 662108
Fax: +39 0577 662202
Skype: Donatellacinellicolombini
Sito Web: www.cinellicolombini.it
Indirizzo posta elettronica: vino@cinellicolombini.it
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