(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1975
Proprietà: Claudio Fiore
Enologo: Vittorio e Claudio Fiore
Agronomo: n.d.
Addetto al ricevimento: Claudio Fiore
Ettari di proprietà: 15 ha
Produzione annuale in bottiglie: 90.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.
Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2010/2011:
Vini Bianchi
78/100 – Forlì IGT Lunaria 2009 (Cat. A)
La nuance giallo paglierino racchiude un corredo aromatico giocato su toni floreali e fruttati dal timbro decisamente “green”, con aromi di cedro, scorza di mandarino verde, pera e mela non ancora mature, ed anche sprazzi vegetali piuttosto importanti, soprattutto di erba appena tagliata L’assaggio svela una freschezza non così guizzante come di aspetteremmo da un 2009.
Vini Rossi
85/100 – Forlì IGT Ronco dei Ciliegi 2006 (Cat. B)
Rosso rubino con sfumature che virano sui toni del granato per uno dei due “ronco” dell’azienda Castelluccio (in questo vigneto, ubicato nella parte aziendale più alta, è piantato un clone di sangiovese con acini più grossi ed un intensissimo colore scuro). I profumi spaziano dalla frutta rossa e nera matura tipo ciliegia, amarena e ribes nero, fino alla speziatura di liquirizia e assaggi di cioccolato. Un vino prestante e di spessore. Tuttavia, la bocca ci ha riservato delle sensazioni che hanno destato però qualche perplessità tra i membri del panel, confermate anche dall’assaggio delle altre bottiglie inviateci, in quanto esse si sono rivelate essere delle esasperazioni di percezioni che in passato avevamo già conosciuto nelle versioni delle altre annate, in maniera più lieve, ma che qui si sono mostrate in una veste eccessiva, sotto forma di sentori ferrosi in chiusura. E che vanno ad asciugare ulteriormente il finale del tannino.
84/100 – Forlì Rosso IGT Massicone 2006 (Cat. C)
Nuance rosso rubino con fulgidi bagliori. Il naso è improntato su confettura di more, prugna e mirtilli, ma subito emerge un’interessante venatura balsamica declinata sui toni della menta piperita, unitamente a folate vegetali e delle distinte striature resinose; sul finale si diffonde uno strato di foglie secche e tabacco da pipa, con un sentore “smaltato” di chiusura alquanto caratteriale. Al palato si delinea un vino permeato da una netta coerenza sensoriale, dalla bella lunghezza e che tende all’equilibrio, riproponendo anche in bocca la discreta articolazione riscontrata al naso.
86/100 – Forlì IGT Ronco delle Ginestre 2006 (Cat. D)
Alla vista si presenta con un manto rosso rubino scuro e severo. Subito il ventaglio aromatico mette in evidenza un frutto anch’esso scuro, come prugna, amarena e ciliegia marasca, frutto che è accompagnato da un floreale con sentori lievemente appassiti di viola, ed a seguire una scia di tabacco da pipa e bacche di ginepro. L’assaggio mette in evidenza una discreta coerenza, con il frutto in primo piano e una sensazione minerale che punteggia il finale di bocca unitamente ad una nota green. Media la lunghezza, grande l’alcolica intensità. Dategli ossigeno però…
79/100 – Sangiovese di Rom. Le More 2009 (Cat. A)
Nuance rubino con dei bagliori porpora. Il naso esordisce con note floreali di viola e rosa canina, per proseguire su sentori di frutti rossi, che cedono poi il passo a dei profumi erbacei tra cui distinguiamo un inconfondibile tratto di finocchio selvatico. Il sorso ripropone queste sensazioni, ma reputiamo che il tannino non brilli per finezza e graffi in maniera eccessiva.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
Vini Bianchi
82/100 – Forlì IGT Ronco del Re 2005 (Cat. D)
Ci è stata inviata la versione 2005 del Ronco del Re di questa splendida realtà di Modigliana. Un’interpretazione del vitigno Sauvignon molto particolare, dove si predilige le tonalità mature ed esotiche del vitigno, anzichè quelle “vegetali” e “verdi” più incisive. Il colore è di un luminoso giallo oro, brillante senza cedimenti, mentre il resto della degustazione è segnato da cenni di evoluzione che marcano tutto il passaggio. Non che questo fattore sia rilevante o disturbante, ma possiamo dire che, qualora ne teniate conservata ancora qualche bottiglia, è arrivato sicuramente il momento di stapparlo. Al naso è caldo, “dolce” con note di crema pasticcera che fanno da preludio ad una sucessione di frutti esotici e frutti della passione. Il carattere del Sauvignon viene messo in risalto da un lieve accenno vegetale che fa capolino e che contribuisce a non stancare troppo il profilo olfattivo. La bocca è carnosa e piena, dove l’evoluzione è più accentuata, poichè la freschezza e la sapidità non riescono a dare risalto alla bevuta, alla ricerca di supportare e bilanciare lo spessore del vino.
Vini Rossi
81/100 – Sangiovese di Romagna Le More 2008 (Cat. A)
Il Le More è un espressione del Sangiovese romagnolo da mordi e fuggi. Colpisce per il suo frutto pieno, polposo, “dolce” ed immediato. Naso essenziale con ciliegia marasca, prugna secca e foglie di thè nero. Anche al palato si concede in maniera fuggitiva, ma corretta e di buoma inpressione. Tannino che si mostra giustamente mordente e di lieve chisura amarognola.
87/100 – Forlì IGT Ronco delle Ginestre 2004 (Cat. D)
Il Ronco delle Ginestre ha scritto pagine importanti nella storia enologica di questa regione, dando spesso prova, in molte versioni che lo hanno preceduto, come si potesse raggiungere dei traguardi inaspettati dal Sangiovose di queste terre. Non ha caso il padre di tutto questo, non si chiama Mago Silvan e non è dotato di arti illusionistiche, ma è un certo Vittorio Fiore che sul piano professionale, potrà avere le stesse doti intuitive ed attrattive da riversare sui propri vigneti, ma combinando con la concretezza e sostanza di una persona che riesce a leggere come pochi, il linguaggio di un determinato terroir, per poi “trasformarlo” in vino. La versione 2004, magari non avrà il piglio dei migliori per un carattere aromatico che vira su delle molto mature e un po’ sfuocate se viste sul piano della definizione della finezza, ma il vino c’è, è presente con il suo carattere e la sua personalità, pronte a soddisfare quei palati che hanno voglia di territorialità. E magari un po’ rustica…
85/100 – Forlì IGT Ronco dei Ciliegi 2005 (Cat. B)
Di altra matrice nel timbro del frutto, è la 2005 del Ronco dei Ciliegi. Più leggiadro e diretto, come suo solito, abbina un profilo aromatico molto giocato sulla croccantezza e la fragranza, del paniere di frutti rossi che vuole esprimere. Un legno, seppur non invadente, ancora alla ricerca della sua migliore integrazione e quindi rividibile e migliorabile nella profondità, in un prossimo futuro. Anche al palato, tende a mostrarsi ancora un po’ slegato, per via della sensazione pseudo calorica in prima battuta che non trova il coinvolgimento di una venatura acido-sapida, tuttavia presente in maniera decisa.
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Castelluccio
Via Tramonto, 15
47015 Modigliana (FC)
Tel: +39 0546 942486
Fax: +39 0546 940383
Skype: –
Sito Web: www.ronchidicastelluccio.it
Indirizzo posta elettronica: info@ronchidicastelluccio.it
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