(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)
Anno di Fondazione: 1968
Proprietà: Principessa Coralia Pignatelli della Leonessa
Enologo: Federico Staderini
Agronomo: –
Addetto al ricevimento: Ilaria Ceccarelli
Ettari di proprietà e/o affitto: 54 ha
Produzione annuale in bottiglie: 50.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su prenotazione
Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.
Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2011/2012:
88/100 – Chianti Classico 2007 (Cat. C)
Altissimo Ceto
L’annata 2007 ha portato un profilo aromatico del tutto nuovo nel Chianti Classico della Principessa Coralia Pignatelli della Leonessa. Un quadro che non si è mai dimostrato così aperto già dalle prime battute, complice quelle tonalità calde che hanno dato origine ad un frutto più maturo e sfumato. Precisiamo, il vino avrà comunque bisogno di tempo sia nel bicchiere, qualora vogliate goderne oggi, oppure in bottiglia se la vostra decisione è quella di aspettare ancora. Questo per dare maggiore affondo ad una complessità che più chiantigiana non si può, fino a scivolare nelle sfumature ammalianti di tabacco biondo e cuoio, timbro di fabbrica della Castell’in Villa. Bocca robusta e salda, impreziosita da una trama tannica ricamata e ben dosata, preludio di una chiusura in grande stile. Elegante, sinuoso e dal grande appeal.
92/100 – Chianti Classico Riserva 2005 (Cat. F)
Altissimo Ceto
Dopo il viaggio su Marte effettuato in occasione dell’assaggio della Riserva di Castell’in Villa targata 2004, nel nostro viaggio di ritorno ci siamo fermati “solo” sulla Luna. Già, perché se questo vino non possiede il bagaglio olfattivo e la profondità dell’annata precedente, di lui possiamo apprezzarne comunque la grande complessità e l’articolazione, propria del Sangiovese della mitica Principessa. In quest’annata abbiamo notato una maturità del frutto più accentuata, tonalità dalle pennellate più calde, proprie dell’annata di origine e che sfocia in un carattere più speziato rispetto alla 2004. Bocca tuttavia piena, ricca, fresca ed elegante. Scorrevole, anche se il tannino appare un po’ contratto e restio nel trovare la giusta integrazione. Chiusura che tende ad allungarsi per molti secondi con grande raffinatezza, mentre in sottofondo scorrono lentamente i titoli di coda. Da applausi.
GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE
EDIZIONE 2009/2010:
(91/100) – Chianti Classico 1992
Il caso ha voluto che il racconto di questa prima edizione della Guida inerente il Chianti Classico, cominciasse proprio da quì. Tra i campioni inviati, ci siamo trovati il compito (ed il divertimento…) di degustare un 1992, annata che non è di certo di quelle da ricordare, in quanto giudicata (e riscontrata) pessima per il Chianti. In questo caso era una vera e propria “sfida” da parte della Principessa Coralia Pignatelli della Leonessa. Anima, motore, e (quint)essenza dell’azienda Castell’in Villa situata sul “magico” suolo di Castelnuovo Berardenga. Azienda di cui avremo modo di raccontarne ampiamente nel corso di questa recensione, visto che rappresenta un’icona ed un punto di riferimento da parte di molti. Produttori, consumatori e amanti del vino, la vedono come LA figura in grado di interpretare, come pochi altri, il vitigno Sangiovese in terra Chiantigiana. Perdonateci il paragone calcistico, ma questa azienda è come l’Inter di questi tempi, andrebbe iscritta ad un campionato a parte. Poiché in degustazioni comparate, non ha “rivali”, in quanto l’insieme della produzione viaggia su binari, che sono proprie di un altro pianeta. Le sue “cuvée” sono in grado di sfidare il tempo ed i decenni, anche quando a parlare sono annate minori. Premesso che diventa difficile per noi, poter degustare alla cieca con la massima trasparenza e serietà, quando nel bicchiere riscontriamo i sintomi della maturità. Abbiamo deciso quindi, di collocare il punteggio centesimale, tra le parentesi proprio per questo. Colore che fa leggere un’evoluzione ma comunque ancora vivace nelle rifrazioni e nelle sfumature, senza cedimenti alcuni. Naso di grandissima eleganza, con sensazioni nette e scandite in bella successione, ricchezza olfattiva con frutto e mineralità esuberanti e nota di tabacco dolce. Quasi assente la nota vegetale del Sangiovese, che solitamente esce con queste annate e dove la perfetta maturazione delle uve diventa difficile. In bocca entra in punta di piedi, in maniera avvolgente, rotondeggiante. Colpisce e stupisce per la grande freschezza che incarna ancora nel suo DNA. Se riuscirete a mettere le mani sopra ad una di queste bottiglie, non cercategli grandi strutture perchè non potrà regalarvele. Concedetegli piuttosto la profonda attenzione dei vostri sensi, compreso quello dell’udito, che vi aiuterà ad “ascoltare” fino in fondo, tutto quello che ha da dirvi. Comprese le parole sottovoce e più soffuse, perchè saranno proprio quelle che toccheranno le vostre corde emozionali. Ci permettiamo anche di non dare l’Altissimo Ceto, perchè quì siamo oltre. Sì, proprio su un altro pianeta…
87/100 – Chianti Classico 2006 (Cat. C)
In questo caso, non è proprio da considerare un ritorno sul pianeta Terra. Ma è la constatazione di cosa significa, dover degustare un Chianti Classico di Castell’in Villa, con alle spalle così pochi anni. Veste dal colore porpora, vivo e di matrice trasparente. Naso che ha bisogno di molto tempo, prima di aprirsi e prendere confidenza con il mondo esterno e con le attenzioni rivolte dai propri interlocutori. Impianto olfattivo che sprigiona sensazioni di piccoli frutti rossi, petali di rosa ed una straordinaria mineralità. Lievi accenni di speziatura con toni di liquirizia perfettamente integrati. In bocca, incarna tutta l’indole adolescenziale formato “ciccia e brufoli”, bisognoso di molti anni prima di potersi plasmare. Anche con la grandissima freschezza data dall’acidità, ancora da integrare. Il quadro tannico cesella un disegno di grande fittezza e di gran classe, creando giusta contrapposizione alla componente calorica che si manifesta al palato. Un cavallo di razza che non presenta ancora doti da purosangue vincente, ma con la previsione di una maggiore rivalutazione delle sue quotazioni in futuro.
96/100 – Chianti Classico Riserva 2004 (Cat. F)
Altissimo Ceto.
Bentornati sul pianeta Marte! Siamo pronti ad asserire con un pizzico di presunzione, che un vino così, in Chianti Classico, non sia mai stato prodotto. Un vino che è pronto a superare ogni aspettativa e che oggi è frenato nel punteggio, soltanto da quella prosopopea giovanile che è tipica dei vini di quest’azienda degustati in questa fase temporale. Non che dispiaccia berlo in questo momento, altrimenti la principessa Coralia Pignatelli della Leonessa non l’avrebbe mai messa a nostra disposizione, conoscendo la sua indole di fare assaggiare i suoi vini solo quando sono da ritenersi pronti. Con questa 2004 ci è sembrato decisamente un vino che abbia raggiunto il massimo di quanto si possa esprimere su questo territorio, anche se i margini di miglioramento arriveranno ancora, tramite un’adeguata ed ulteriore conservazione in Cantina. Profonda espressione anche di un vitigno, capace di regalare in questa annata, dei vini con una marcia in più, che coniuga l’eleganza legata ad una solida struttura, incisività e dinamismo in tutte le componenti, nonché la poliedricità dell’essere ottimo oggi ma superlativo domani. Riserva dalla veste rubino pieno, colpisce per la luminosità delle rifrazioni e la forte vivacità del colore. Naso suadente, ricco, importante nella complessità senza fine, che sviluppa un quadro aromatico, difficile da sintetizzare in poche righe. Note di lampone e di rosa che dimostra avvolgenza, piacevolezza, lasciano spazio al timbro usuale, solido e costante, dell’estrema mineralità dei vini di Castell’in Villa. In bocca ha il carattere ed il piglio del grande condottiero, di colui che sarà capace di imporsi per una dinastia per molti decenni, pur non mostrando i muscoli, ma facendo forza su quello spessore, in grado di trovare la giusta coesione, con la freschezza ed il quadro tannico da grande vino di terroir. Eleganza infinita che trova il giusto finale per mettere il timbro sul passaporto ed accompagnarlo ad una lunga vita e di dare enormi soddisfazioni a chi riuscirà a stappare uno di questi gioielli dell’enologia. E pronti a giurare che sarà capace, tra qualche anno, di sfondare anche la scala centesimale…
91/100 – Chianti Classico Riserva 2001 (Cat. F)
Grande annata ed altra grande versione la 2001 della Riserva di Castell’in Villa, ma purtroppo deve soccombere alla “concorrenza” di quel gigante…chiamato 2004. Colore rosso rubino è la veste. La solita grande vivacità espressiva della materia colorante e la rifrazione delle tonalità, con una lieve nota aranciata sull’anello. Naso a fondo scala nella complessità del profilo aromatico, con un tenore di ricchezza del frutto che appare più soffuso rispetto a quella degustata in precedenza. L’immancabile timbro minerale si interseca a meraviglia con i profumi eterei e di grande speziatura, sia dolce che piccante. Al palato tiene in maniera coerente con quanto espresso al naso, sfoggiando un carattere più virile di quanto voglia proporre, non solo nella 2004, ma in altre versioni. Deve essere una caratteristica di questa annata, per avere un’acidità più piccante e dei tannini più densi e compatti, che contribuiscono ad aumentare l’impatto e lo spessore al palato. Vivaddio esistono queste differenze, poiché i grandi vini di terroirs, come questi, sono i più attraenti veicoli pubblicitari su come si debba interpretare uno stile, un luogo, un vitigno ed un’annata. Lunga vita al Re, pardon…alla Principessa ed ai suoi vini!
93/100 – Santacroce 2003 (Cat. G)
Altissimo Ceto.
In questo caso parliamo del vino di questa prestigiosa azienda dove il Sangiovese non è l’unico protagonista indiscusso e deve condividere il ruolo con il Cabernet, pur non allontanandosi di un millimetro dalla forte caratterizzazione territoriale data dalla Principessa Coralia Pignatelli della Leonessa. Ne scaturisce un vino importante, strutturato e fortissimamente elegante. Anche se a dettare le regole sono le caratteristiche dell’annata 2003, con un gran frutto nero e polposo, ma senza cedimenti. Rubino omogeneo con una percettibile ombra che diventa granata nei bordi, ricco e luminoso. Olfatto che si sviluppa tra frutti rossi e neri ed un floreale di rosa appassita. Con l’ossigenazione continua tra note di cedro, humus, sottobosco, una vena balsamica ed un finale di tabacco e mineralità dal timbro “ferroso”. Se il naso ci ha convinto, la bocca invece ci stupisce! Dando vita ad un connubio, una fusione, tra le componenti gustative posizionate ad altissimi livelli, con un concetto di equilibrio e di pulizia, ma anche di potenza che tocca le giuste corde. Sì, quelle emozionali. E l’ennesimo Altissimo Ceto convinto e meritato per questa azienda…
I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:
Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00
Recapiti:
Castell’in Villa
Località Castell’in Villa
53019 Castelnuovo Berardenga (SI)
Tel: +39 0577 359074
Fax: +39 0577 359222
Skype: –
Sito Web: www.castellinvilla.com
Indirizzo posta elettronica: info@castellinvilla.com
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