Borgo del Tiglio

(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)

Anno di Fondazione: 1981
Proprietà: Nicola Manferrari
Enologo: Nicola Manferrari
Agronomo: Nicola Manferrari
Addetto al ricevimento: Nicola Manferrari
Ettari di proprietà e/o affitto: 6 ha di proprietà più 2,5 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: 25.000
Vendita diretta in Cantina: SI
Vendita dei vini On-line: NO
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.

Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.

Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2011/2012:

Vini bianchi

*92/100 – Collio Bianco Ronco della Chiesa 2009 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Definire il Ronco della Chiesa 2009 con il termine “spettacolare”, può apparire a prima vista scontato e prevedibile, ma rende bene l’idea della qualità proposta e riscontrabile nel bicchiere. Finezza ed eleganza al servizio della forza e della potenza, con un grado di appetibilità tra i più alti mai visti in questa regione. Monumentale nell’intreccio olfattivo che parte da una tonalità di frutta matura dal carattere esotico in perfetto connubio con quelle vanigliate e ammandorlate. Bocca generosa, sempre in tensione sul filo dell’acidità e della sapidità che si prolunga in un finale con tanto di fuochi d’artificio. Un altro capolavoro firmato Manferrari.

92/100 – Collio Bianco Studio di Bianco 2009 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Ottenuto da una selezione di uve Friulano (il “nostro” Nicola continua a chiamarlo Tocai…), Sauvignon e Riesling. Lo Studio di Bianco è perfettamente in linea con la buona riuscita dei suoi 2009. Un po’ contratto in apertura, ci vuole tempo prima che l’impatto aromatico dei tre vitigni trovi la giusta combinazione. Dopo alcuni minuti, ecco riscontrare un frutto compatto, deciso e fortemente in tensione per via della vitalità che sprigiona. Un tocco di pietra focaia fa breccia in un quadro esotico, croccante, caldo e succulento. Bocca che non vuole essere opulenta e avvolgente, ma bensì snella, lineare e con un grado di saporosità elevata. Chiusura soave e pacata, con grande allungo. Il Diavolo e l’Acqua Santa in un bicchiere.

91/100 – Collio Chardonnay 2009  (Cat. F)

La nostra curiosità di fronte all’uscita delle nuove annate dei vini di Borgo del Tiglio, è quella di capire a che punto è arrivato l’estro del suo autore Nicola Manferrari. Vini di statura qualitativa impressionante su tutta la linea, capace di consolidarsi e rinnovarsi annualmente con personalità e temperamento. Lo Chardonnay 2009 offre uno spettro olfattivo di grande fattura. Ricco, pieno, piacevolmente giocato sull’equilibrio tra il frutto ed il legno. Possiede una longevità, tale da sfidare qualsiasi innalzamento dell’età pensionabile. Confermato da una bocca piena, decisa, voluttuosa e desiderosa di vivere e di farsi apprezzare. Lunga vita a Borgo del Tiglio. Lunga vita a Nicola Manferrari.

91/100 – Collio Malvasia Selezione 2009 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Altro consolidamento per quello che riteniamo il vino più intrigante e originale, tra quelli proposti da Borgo del Tiglio. Capace di mescolare nello stesso bicchiere caratteri esotici, maturi, vegetali, balsamici e salmastri. Sempre con un indice elevatissimo di eleganza, pulizia e determinazione. Camaleontico nella prova con l’aria, tanto all’esame olfattivo, quanto a quello gustativo, dove mette in gioco la grande freschezza capace di sostenere polpa, spessore e generosità. Immenso.

90/100 – Collio Sauvignon Selezione 2009 (Cat. F)

Esordio per il Sauvignon di Nicola Manferrari, tra le etichette grigie di Borgo del Tiglio. Maturità acquisita con merito, sul campo, con determinazione e caparbietà. Uno di quei generi di Sauvignon che piacciono a noi. Mai troppo vegetale, mai troppo ruffiano. Molto giocato sulla frutta matura, sulle note di pompelmo esotico, un piacevole mix di esotico e frutti della passione. Buona la complessità che prende volume con il passare dei minuti. Anche al palato abbiamo stoffa, ricchezza e verticalità. Finale con il botto e che invita a bere e godere nuovamente di lui.

Vini Rossi

*93/100 – Collio Rosso della Centa 2006 (Cat. G)

Altissimo Ceto

La versione 2006 del Rosso della Centa firmata da Nicola Manferrari è stratosferica. Il vino possiede profondità e complessità tra le migliori mai prodotte. Il colore è di un rubino denso e compatto ma non impenetrabile, mentre il naso rispecchia appieno le caratteristiche che deve possedere un grande Merlot. Il frutto è di estrema maturità che si porta con se un bagaglio di piccoli frutti rossi come more e mirtilli, salvo poi proseguire con note di violetta, terra, spezie dolci e grandi richiami al balsamico. Bellissimo equilibrio tra frutto e legno, così come al palato dove la bellissima verve acido-sapida tiene in pugno la struttura del vino e le sensazioni pseudo-caloriche date dall’alcol. Trama tannica di grande fattura e articolazione post-gustativa di grande eleganza.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2009/2010:

Vini bianchi

91/100 – Collio Chardonnay Selezione 2007 (Cat. F)

Dominique Lafon sta alla Borgogna, come Nicola Manferrari sta al Collio. Potremmo avere anche usato un paragone azzardato, ma credeteci che non siamo poi così distanti. La continua ricerca dell’eccellenza, la ricercatezza del terroir in ogni singolo vino, l’uso importante ma sempre con giudizio delle barriques, le produzioni confidenziali, lo portano a essere un personaggio esclusivo per il Friuli, del quale non potremmo e non vorremmo, farne a meno. Nicola è un vigneron di quelli veri, tanto innamorato della sua terra e del suo lavoro, quanto da rendere quasi inesistente tutto ciò che gli è intorno. A cominciare dal suo “rifiuto” di esposizione mediatica. Difficile trovarlo in giro per manifestazioni o per televisione. Se volete incontrarlo e conoscerlo, se volete stringergli la mano, dovete andare a Brazzano di Cormòns, nelle Sue vigna e nella Sua cantina, dove tutto è fatto a sua immagine e somiglianza. Così come i suoi vini. Non sono vini immediati, ruffiani, li devi attendere, li devi conoscere e soprattutto portargli rispetto prima di stapparne una bottiglia, altrimenti, difficilmente vi racconterà tutto di lui. Ogni anno, Nicola, spedisce lettere ai suoi clienti per raccontare in maniera meticolosa l’andamento climatico dell’annata, le caratteristiche dei vini in funzione del millesimo e le sue personali considerazioni, quasi fosse il suo diario personale che usa come sua valvola di sfogo. Ma la cosa più singolare di questo grande personaggio è che dice sempre, in maniera veritiera, quello che pensa. Quindi, se un’annata è “cattiva”, lo dice e vi consiglia (come nel caso della ‘03), di non “abbandonare” in cantina le bottiglie, oppure vi persuade di fare scorta quando ci sono annate come la ‘04 o la ‘06. Questa lunga premessa, per raccontarvi del suo Chardonnay, ma questo può valere per ogni suo vino raccontato in seguito.
Annata 2007. Annata per certi versi difficile. Annata che si è portata anche via con se’, quei 2-3 punti di valutazione in meno, se volessimo paragonarli ad esempio a quelli superlativi dell’annata precedente. Ma non possiamo e non vogliamo farlo. Ogni annata è diversa. Ed è una “puntata” diversa di quel serial chiamato Borgo del Tiglio, dove, come tutti i serial che si ripsttino, difficilmente vi appisolerete in segno di stanchezza. E così non vi stancherete di certo davanti a questo Chardonnay Selezione che, a discapito dell’annata calda, comunque si regge in piedi ottimamente. Porta a casa un giudizio di tutto rispetto, da grande vino qual’è. Un frutto caldo, maturo, esotico, polposo, intersecato brillantemente con le sensazioni boisè. Una bocca avvolgente e ricca, sostenuta ed integrata dall’acidità, anche se in maniera più (giustamente) flebile rispetto alla ‘06.

89/100 – Collio Bianco Ronco Della Chiesa 2007 (Cat. F)

Il Ronco della Chiesa di Nicola Manferrari appare, in questo momento, quello più misurato e posato tra i 2007 da lui presentati. Ed è quello che avrà nei prossimi anni, il lavoro più arduo nella “digestione” dei legni, anche se questi ultimi sono sempre usati in modo egregio. Un frutto polposo e caldo, dove la frutta secca del tocai, pardon… del friulano, fatica a fare capolino. In bocca è avvolgente come gli altri, anche se per slancio e vigorìa, si colloca un gradino sotto la soglia dei 90/100.

90/100 – Collio Malvasia Selezione 2007 (Cat. F)

Altissimo Ceto

La Malvasia di Borgo del Tiglio è, prima di tutto, la Malvasia di Nicola Manferrari. Interpretazione stilistica tutta sua e che scava il vuoto nella nostra sessione, sul resto della produzione regionale. Ora, non parlateci di tipicità, di riconoscibilità ecc. ecc. , ne tantomeno chiedeteci cosa preferiamo. Se la versione grassa, voluminosa e boisè di Nicola, oppure la versione “aromatica” e spesso ruffiana di quella considerata “classica”. La risposta sarebbe troppo scontata. Miele, frutta matura, zenzero, fiori gialli, sono solo alcune delle sensazioni odorose riscontrate. Al gusto è ricco, variegato e non si concede mai con le stesse movenze e caratteristiche. L’acidità quì è sicuramente espressa maggiormente rispetto alle altre versioni, anche se, come in un film già visto, il millesimo lo ha “ridimensionato” un poco, nella valutazione finale.

92/100 – Collio Bianco Studio di Bianco 2007 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Un vino emozionante, capace di tener testa alla grandezza della versione precedente, ottenuto dalla vinificazione e l’affinamento in legno di tre uve completamente diverse tra loro, che solo una mano ed un cervello appartenenti a quel personaggio imprevedibile che si chiama Nicola Manferrari, potevano prendere forma e corpo in perfetto equilibrio e fusione. Stiamo parlando di Tocai, Riesling e Sauvignon. Ognuno di questi vitigni è capace di donare il suo contributo, senza prevalere sul carattere del compagno di viaggio. Troviamo un frutto molto più caldo ed avvolgente. Molto più facile da bere nell’immediato, che non la 2006 e che ci (e vi) consiglia di mettere da parte quest’ultima e stappare prima la 2007. Oggi, semplicemente grande.

Vini Rossi

89/100 – Collio Rosso Riserva 2004 (Cat. F)

Altro elemento che conferma la grande prova dei vini messi in campo quest’anno da Nicola Manferrari. Un rosso che impressiona per la sua apertura aromatica (previa  adeguata ossigenazione). Un frutto scolpito e ben definito, maturo ma non evoluto ed un mix di spezie pungenti e dolci. Bocca ricca di elementi emonionanti, equilibrio e allungo pregevoli. Solo un finale troppo caloroso ne impedisce il grande salto oltre la soglia dei 90 punti.

I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:

Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00

Recapiti:
Borgo del Tiglio
Via San Giorgio, 71
34070 Brazzano di Cormòns (GO)

Tel: +39 0481 62166
Fax: +39 0481 630845
Skype:
Sito Web: www.borgodeltiglio.it
Indirizzo posta elettronica: info@borgodeltiglio.it

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