Azelia

(SPAZIO PER VALUTAZIONE AZIENDALE)

Anno di Fondazione: 1920
Proprietà: Luigi Scavino
Enologo: il titolare
Agronomo: il titolare
Addetto al ricevimento: Lorella Scavino
Ettari di proprietà e/o affitto: 9 ha di proprietà più 4 ha in affitto
Produzione annuale in bottiglie: 60.000
Vendita diretta in Cantina: n.d.
Vendita dei vini On-line: n.d.
Visite in cantina: SI. Su appuntamento.

Caratteristiche principali di gestione nel vigneto: n.d.

Utilizzo di lieviti selezionati: n.d.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2010/2011:

93/100 – Barolo Bricco Fiasco 2006 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Alla fine abbiamo deciso per un punto in meno ed una menzione speciale in più. Un filo più minuto e snello del San Rocco per il secondo cru più storico per Azelia, ovvero il Bricco Fiasco. Il carattere riconducibile a quella complessità minuta e profonda del grande vigneto di Castiglione Falletto, vola sui binari emotivi di alto livello. Frutta matura caramellata di grande dolcezza, ma non stucchevole e mai banale. Toni caldi e cioccolatosi, di un boisé presente ma integrato. Liquirizia e pepe sul finale. Bocca autorevole e vibrante, con una trama tannica più fitta e con un finale un po’ più asciutto che ha deciso sul punteggio finale. Eleganza e muscoli al servizio del vino.

92/100 – Barolo Margheria 2006 (Cat. F)

L’ultimo nato per Luigi Scavino, non sembra soffrire più di tanto la concorrenza del San Rocco e del Bricco Fiasco. Certo, il cru Margheria è di grande prestigio e ci vorrebbe poco (così si dice…) a renderlo straordinario, ma la mano di Luigi in cantina contribuisce ad esaltarlo al meglio per dargli quella personalità che gli è propria. Centrato, diretto e di facile lettura tra i tre, senza perdere in complessità e profondità. Maturità del frutto più decisa di quelli descritti in precedenza e variabili finali riconducibili al caffé ed al cuoio. Buona la massa in entrata al palato, robusto e non volgare. Sinuoso ed energico. Il portafoglio qualitativo di questa azienda, continua a crescere. Dove arriveranno?

94/100 – Barolo San Rocco 2006 (Cat. F)

Questa volta è il San Rocco a svettare tra i Barolo di Luigi Scavino. Per forza e personalità non scontate. Ha il piglio del campione, tenace e saldo. Come a pugno chiuso. Di grande estrazione e potenza, ma con il pregio qualitativo ed il carattere distintivo del San Rocco. Inoltre possiede grande freschezza e croccantezza del frutto, marasca, mora e prugna. Liquirizia ed eucalipto danno articolazione ad una speziatura piccante e dolce allo stesso tempo. Uso del rovere maniacale. Bocca eccelsa e roboante per setosità e tenacia dei tannini. Altra grande prova per un’azienda che non è più emergente da molti anni, ma che da diversi anni ha scoperto una nuova crescita. Quella personalità citata in precedenza.

GUIDA DELLE ECCELLENZE ENOLOGICHE

EDIZIONE 2009/2010:

86/100 – Langhe Nebbiolo 2007  (Cat. B)

Un vino sempre in linea con lo stile di Luigi Scavino. Un quadro aromatico che gioca su di un frutto dolce, sempre molto floreale e con una speziatura che in apparenza lo rende abbastanza evoluto. Quella stessa “evoluzione” che Luigi spesso ci ha abituato, constatando poi che questo timbro viene portato nel corso di molti anni in bottiglia. Progressi anche sul piano dell’uso dei legni.

93/100 – Barolo Bricco Fiasco 2005 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Siamo davvero contenti di trovare l’azienda condotta da Luigi Scavino nelle primissime posizioni, in quanto conosciamo da tanto tempo la vita professionale di Luigi e ne apprezziamo il valore qualitativo del suo piccolo Domaine. Così come riconosciamo, come in passato si siano fatti anche, lo abbiamo scritto, degli errori (vedi legni che a livello aromatico facevano la loro “bella” mostra…) più riconducibili a dei peccati di esperienza con l’utilizzo delle barriques, che per volontà di seguire le mode del momento. Ecco quindi che la professionalità e la serietà pagano e vengono premiate con una batteria attestante livelli altissimi, mai riaggiunti prima d’ora. Tanto che ci ritroviamo con ben due dei tre vini presentati (per la Riserva dovremo aspettare che vada in commercio la 2004), che si aggiudicano l’Altissimo Ceto. Ma la cosa che ci stupisce maggiormente, e contrariamente a quanto avvenuto in passato, il Bricco Fiasco è eccezzionalmente il più espressivo degli altri. Riconosciuto come il cru di Azelia che ha bisogno di maggior tempo in bottiglia prima di vederlo in piena forma, presenta un tannino meno rigoroso (e quì è il territorio di provenienza a pronunciarsi) ed un pizzico di incisività in più, se paragonato al Margherìa ed al San Rocco.

92/100 – Barolo Margherìa 2005 (Cat. F)

Apertura in ordine alfabetico per il Margheria di Azelia. Ultimo nato tra i cru di casa Scavino, ha subito conquistato un ruolo di primo ordine.  Molto più Serralunghiano del San Rocco, colpisce per il suo frutto articolato, fragrante, con note di marasca sotto spirito, una tonalità più balsamica del secondo. In bocca, mostra un carattere ancora slegato ma di prim’ordine. Da dimenticare in cantina come minimo 5 anni, prima che diventi adulto.

92/100 – Barolo San Rocco 2005 (Cat. F)

Altissimo Ceto

Il San Rocco insieme al Margheria, sono i due cru di Serralunga per questa azienda di Castiglione Falletto, anche se il San Rocco, possiede un carattere decisamente più Castiglionese che Serralunghiano. L’impatto olfattivo, sembra mostrare un carattere più misurato, ma è al palato che il vino prende forma, con maggiore avvolgenza e maggiore distensione.

I prezzi sono indicati per categorie in funzione della variabilità che potete trovare da enoteca ad enoteca:

Categoria A Fino a 14,00
Categoria B Tra Euro 12,00 e 17,00
Categoria C Tra Euro 15,00 e 20,00
Categoria D Tra Euro 18,00 e 25,00
Categoria E Tra Euro 23,00 e 30,00
Categoria F Tra Euro 28,00 e 50,00
Categoria G Tra Euro 45,00 e 70,00
Categoria H Oltre i Euro 70,00

Recapiti:
Azelia
Via Alba-Barolo, 53
12060 Castiglione Falletto (CN)

Tel: +39 0173 62859
Fax: +39 0173 462070
Skype:
Sito Web: www.azelia.it
Indirizzo posta elettronica: l.scavino@azelia.it

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