Degustazione fatta il 3 luglio 2007.
Tra i numerosi inviti che riceviamo continuamente, ci sono alcuni che hanno maggiore appeal per il sottoscritto ed il Viaggiatore Gourmet. E queste sono le degustazioni di “bollicine”.
L’occasione è veramente ghiotta, di quelle da non perdere e così, in un pomeriggio di luglio, raggiungiamo la bellissima sede del Bulgari Hotel perché chiamati alla presentazione italiana di Champagnes, della linea Diamant, di quella importante casa che risponde al nome di Vranken.
Siamo ospiti della società italiana di importazione di champagnes di élite: La Flûte.
A riceverci c’è Madame Delphine Veissière, titolare de La Flûte, alla quale rivolgo subito due domande:
Enocentrico: “Voi siete conosciuti in Italia per essere importatori di champagnes di piccole realtà. Come mai la scelta è caduta su di una così grande maison produttrice di bollicine francesi?”
Delphine Veissière: “La maison Vranken è in termini quantitativi la seconda in assoluto. Il loro chef de cave Dominique Pichart, ha voluto elaborare una linea di champagnes di altissima qualità, provenienti da uve rigorosamente selezionate ma che fosse di nicchia. Così è nata la linea Diamant. Quindi abbiamo deciso, in comune accordo, di importare solo gli champagnes di questa linea.”
EC: “Come è nata questa unione?”
DV: “Il matrimonio tra i due marchi non poteva che essere scontato. Questo perchè abbiamo in comune l’amore per le cose belle e noi cerchiamo negli champagnes il prestigio e l’unicità di vini che rappresentino al meglio l’unicità di un territorio”.
La seconda persona che incontriamo è Frédéric Baiocco, area export manager di Vranken Pommery Monopole.
Anche per lui alcune domande:
EC: “Come mai la vostra scelta è caduta su La Flûte?”
FB: “Cercavamo il partner migliore per il lancio e la diffusione sul territorio italiano della nostra nuova gamma Haute Couture, la linea Diamant. La Flûte si è imposta con naturalezza perchè crediamo nel loro lavoro ed ci ha convinto in particolare quello svolto da Madame Veissière con le migliori enoteche ed i migliori ristoranti italiani.”
EC: “Che cosa ci presentate oggi?”
FB: “Oggi presentiamo quattro espressioni eccellenti del talento della Maison Vranken, traduzioni per la loro passione per lo Champagne. La freschezza dello Chardonnay e la forza del Pinot Nero sono state sapientemente equilibrate negli assemblaggi di Dominique Pichart. Questi blends tendono a creare una complessità crescente, partendo dal Diamant Brut per finire con il top di gamma Diamant Bleu.
La Maison Vranken ha particolarmente curato l’aspetto delle cuvées, scegliendo bottiglie gioiello per esaltare l’eleganza dei vini creati.”
Infine incontriamo lo chef de cave Dominique Pichart. Persona di classe e talento, che svolge il suo lavoro con grande passione e con una profonda conoscenza del territorio della Champagne.
Qui sotto lo potete vedere all’opera mentre ci spiega con padronanza la natura dei diversi terroirs della Chamapagne.
Bene ed ora all’assaggio!
Si parte!
Diamant Brut
-Tipologia vino: Champagne
-Vitigni utilizzati: 50% Chardonnay e 50% Pinot Nero
-Provenienza uve: circa 40 cru entrano nell’assemblaggio.
-Vinificazione: acciaio.
-Affinamento: 4 anni sui lieviti.
-Zuccheri riduttori: 12 gr./lt.
-Contenuto solfiti: 75 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 49,00 Euro.
Giudizio EC: 16/20.
Alla vista si esprime con un colore giallo paglierino brillante che vira sul dorato, è dotato di un perlage di buona finezza.
Al naso troviamo un perfetto equilibrio tra la delicatezza data dallo Chardonnay e la grinta data invece dal Pinot Nero. Troviamo note aromatiche riconducibili alla frutta a polpa bianca arricchito nella complessità da note di sottobosco e da una nota vegetale. Perfetto anche l’equilibrio con i toni vanigliati riconducibili al soggiorno sui lieviti.
In bocca lo incontriamo molto sottile dove la delicatezza e l’equilibrio sono le sue armi migliori.
Un prodotto molto gradevole ed ideale nel consumo immediato, dove ci saremmo però aspettati, sentendo il resto della linea, maggiore carattere e personalità.
Diamant Blanc 1999
-Tipologia vino: Champagne
-Vitigni utilizzati: 80% Chardonnay e 20% Pinot Nero
-Provenienza uve:
Avize, Cramant, Grauves, Mesnil Sur Oger e Vertus per lo Chardonnay.
Bouzy, Jouy Les Reims, Rilly La Montagne, Verzenay, Villedommange per il Pinot Nero.
-Vinificazione: acciaio.
-Affinamento: 7 anni sui lieviti.
-Zuccheri riduttori: 11 gr./lt.
-Contenuto solfiti: 75 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 74,00 Euro.
Giudizio EC: 16,5/20.
Il nome Blanc dato a questo champagne sta’ ad indicare la maggior prevalenza di uve Chardonnay.
Vestito di un giallo paglierino più intenso e brillante e dotato di un perlage con una grana finissima e molto persistente.
All’approccio olfattivo è di difficile comprensione nell’immediato in quanto gli champagnes millesimati con alla base una forte prevalenza di Chardonnay e vinificati solo in acciaio, richiedono tempo ed ossigenazione prima di “autopulirsi” per poi esprimere tutto il loro potenziale aromatico.
Anche nel caso del Diamant Blanc troviamo espressione di grande dolcezza solo dopo alcuni minuti. Discreto adesso l’equilibrio tra il frutto ed il “bagaglio” vanigliato, che sarà capace di fondersi solo con il passare del tempo.
In bocca lo troverete “cremoso” e con una buona armonia sull’asse struttura-carbonica-acidità che lascia spazio al retro-olfattivo ad un carattere più marcato di quanto rivelato invece all’olfatto.
Diamant Bleu 1999
-Tipologia vino: Champagne
-Vitigni utilizzati: 50% Chardonnay e 50% Pinot Nero
-Provenienza uve: realizzato solo da uve provenienti da parcelle classificate Grand Cru
Avize, Oger, Mesnil Sur Oger per lo Chardonnay.
Ambonnay, Bouzy, Verzenay per il Pinot Nero.
-Vinificazione: acciaio.
-Affinamento: 7 anni sui lieviti.
-Zuccheri riduttori: 10 gr./lt.
-Contenuto solfiti: 75 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 103,00 Euro.
Giudizio EC: 18,5/20. ALTISSIMO CETO
Premetto subito che le mie attuali valutazioni sono viste in prospettiva, in quanto questo Diamant Bleu è in piena evoluzione e con un carattere alle spalle che potrà farsi valere tra qualche anno.
Si presenta con una veste color giallo paglierino compatto di grande tonalità e massa colorante.
Le bollicine sono minute e salgono velocemente formando una soffice schiuma in superficie.
Al naso abbiamo un bouquet di grande ricchezza ma, come preannunciato in apertura, non ancora legato e concorde tra i suoi elementi. Abbiamo una complessità data dal garbo quasi gentile dello chardonnay, l’energia ed il vigore del Pinot Nero ed un carico vanigliato di grande finezza.
Anche in bocca risulta difficile nell’approccio perchè ancora crudo. Ma la chiusura e di grande lunghezza, spessore e di notevole eleganza.
Uno Champagnes di carattere come piace a noi ma da lasciare in cantina per alcuni anni prima di coglierne la sua pienezza…ed ambire ad un punteggio superiore!
Diamant Rosè 1998
-Tipologia vino: Champagne
-Vitigni utilizzati: 40% Chardonnay e 60% Pinot Nero
-Provenienza uve: realizzato solo da uve provenienti da parcelle classificate Grand Cru
Avize, Oger, Mesnil Sur Oger per lo Chardonnay.
Ambonnay, Bouzy, Verzenay per il Pinot Nero.
-Vinificazione: acciaio.
-Affinamento: 8 anni sui lieviti.
-Zuccheri riduttori: 10 gr./lt.
-Contenuto solfiti: 75 mg/lt di totale.
-Prezzo in enoteca: 80,00 Euro.
Giudizio EC: 18/20.
Se dovessimo creare una scala Altissimo Ceto di apprezzamento del colore delle bollicine rosate, beh…questo Rosé occuperebbe le prime posizioni!
Ma questo Diamant qualitativamente non si ferma alla voce colore, ma continua…
le bollicine sono di buona finezza e lo rendono brillante nelle sfumature.
Il naso è vitale nelle sue sfumature di frutto con una fragola in rilevanza e una nota aromatica per la serie: “Chi ha aggiunto la crème de cassis???”
Ma non temete è tutto in regola! Questa forte personalità olfattiva è data da un aggiunta al vino di base di un 15% di Vino Rosso Bouzy Rouge (ricordiamo che in Champagne si può fare…).
Lo stesso carattere però ci sarebbe piaciuto trovarlo anche in bocca. Precisiamo, non che non sia buono, anzi…troviamo uno champagne di peso, ben costruito, dolcezza ed equilibrio supportate da una freschezza che lascia un buon allungo in chiusura, ma non con la stessa matrice e lo stesso cliché avuti in fase olfattiva.
Note positive
-La maestrìa dello chef de cave è la vera forza ed è la nota positiva di rilievo di questa linea.
-La filosofia di base, ovvero quella di creare degli champagnes di carattere e che siano un’espressione del territorio di provenienza, ci è piaciuta. Vorremmo che questo sia rintracciabile anche in tante altre aziende.
Note negative
-Come già detto, ci piacerebbe trovare in tutti i vini, lo stesso carattere che abbiamo trovato in due prodotti e che sono convinto siano nelle basi e nelle potenzialità di questa casa. Forse e solo una questione di tempo?
-Non proprio una nota negativa! Le forme delle bottiglie e le loro sfacettature sono di gran classe ed eleganza. L’Altissimo Ceto team però ama rimanere “sul classico”.
Conclusioni
-Una grande Maison alle spalle è sinonimo di grande sicurezza e può lasciare lo chef de cave lavorare senza grandi pressioni, lasciandolo libero di creare dei vini che siano significato del suo savoir faire.
-Mi piace sottolineare anche il fatto che questi champagnes siano ottimi da bere da soli ma anche degni compagni di viaggio della buona cucina. Oppure del vostro patner…
Nella foto da sinistra: Dominique Pichart, Viaggiatore Gourmet ed EnoCentrico.
Altissimo Ceto! per la linea Diamant della Maison Vranken.
Cin! Cin!
Ivano Antonini alias EnoCentrico.
ivano.antonini@altissimoceto.com
VRANKEN-POMMERY MONOPOLE
5, place du Général Gouraud
Bp 1049
51689 Reims Cedex 2
Tél : 33 (0)3 26 61 62 63
Fax : 33 (0)3 26 61 63 88
Per maggiori informazioni e contatti:
La Flûte s.r.l.
Via Cusani, 8
20121 Milano
Tel: 02 89078943
www.laflute.it